Lo sono sempre stata. Sono anche una fan di LoVe - toglietemi dalla vista quel bambacione di Piz, per favore - e, come tale, non potevo (e dico non potevo) farmi scappare il film.
Perché la prima serie è, oggettivamente, bella, la seconda tiene botta (non era facile, considerato che alla fine della prima si risolve il mistero della morte di Lilly Kane), la terza è - a mio parere - inguardabile e, soprattutto, non ha una chiusura degna di questo nome.
Alla fine dell'ultimo episodio della terza uno rimane lì, con un palmo di naso e si domanda: "E quindi?"
E quindi niente, meno male che c'è Kickstarter e che ci sono i fan. E meno male che Rob Thomas e il cast intero (a cominciare da Kristen Bell) ci hanno creduto e hanno tenuto duro per tutti questi anni.
Perché, come un premio a lungo atteso, ora abbiamo il film. Una chiusura - beh, più o meno. E il miglior finale con un briciolo di senso che potessimo sperare di avere.
E, vi avverto, vi dirò tutto. Ma proprio tutto. Quindi, se per caso non l'aveste ancora visto (cosa aspettate, di grazia?), non andate avanti a leggere!
E così... the bitch is back.
Sono passati dieci anni dalla fine della terza serie. Veronica vive a NY, con Piz, è in trattative per entrare in un prestigioso studio legale e si è lasciata alle spalle Neptune, l'investigazione e, sì, anche Logan. Nove anni senza né vederlo, né sentirlo. Quando lei lo racconta sembra un'ex-alcolista che conta i suoi anni di sobrietà.
Solo che, si sa, i guai seguono Logan come ombre: questa volta è il principale sospetto della morte della sua ex-ragazza, la famosa cantante Bonnie DeVille (al secolo, Carrie Bishop, ex-compagna di liceo). A quanto pare, fra l'altro, il ragazzo ha pure messo la testa a posto, arruolandosi in Marina e diventando un pilota da combattimento. In Afghanistan. Non è terribilmente fico? (Questo è sarcasmo, casomai ve lo steste chiedendo).
Comunque, long story short, lui è nei guai e domanda proprio a Veronica di dargli una mano. Non a trovare il vero assassino, no (anche perché lei mette subito in chiaro che con quella roba ha smesso, altra occasione in cui sembra considerare la sua precedente attività né più né meno come una dipendenza), ma a districarsi fra le orde di legali ansiosi di farsi un nome rappresentandolo e, magari, a sceglierne uno decente.
Può Veronica resistere a una chiamata del genere? Andiamo, non scherzate. Sono dieci anni che sta con Piz. Tranquillo, dolce, affidabile, noioso Piz. È chiaro che salta sul primo aereo a disposizione (anche perché, o così, o niente film).
E, in effetti, comincia proprio ad aiutarlo con gli avvocati. Solo che Veronica è Veronica e non importa con quanto impegno possa raccontarsi che è cambiata. Non importa che ce la metta tutta per provare a disinteressarsi di un mistero: non ci riuscirà mai. E infatti, eccola ritrovarsi immersa fino al collo in una nuova indagine.
Perché? Ma perché per avere una speranza di salvare Logan è necessario trovare una spiegazione alternativa a quella che ha lui nel ruolo dell'ex-fidanzato assassino. Il che implica indagare.
Veronica è brava in quel che fa. Non importa quanto a suo padre questo possa dispiacere: è nata per fare la detective.
Il film serve a dimostrare questo.
Il film serve a dimostrare questo.
Intendiamoci, questo è un film pagato dai fan e fatto per i fan. Ci sono i vecchi personaggi della serie, c'è l'ambientazione, ci sono un sacco di remainder e citazioni... e ci sono Logan e Veronica.
Se volete sapere quel che penso io, beh... Piz non ha mai avuto una speranza, ma nemmeno una, di soppiantare Logan.
Non intendo nel cuore di Veronica, no: va bene che sono fangherl, ma non così fangherl. Intendo come personaggio.
Non intendo nel cuore di Veronica, no: va bene che sono fangherl, ma non così fangherl. Intendo come personaggio.
Logan e Veronica sono sempre stati i personaggi migliori: lei per via di quel sarcasmo e cinismo che sono le cifre stilistiche della sua voce narrante - e che rappresentano il valore aggiunto della serie. Nulla è al riparo dalla sua lingua tagliente: nemmeno lei stessa. Negli episodi della serie la narrazione è quel che fa la differenza. Togliete quella e vi rimarrà solo un mistery adolescenziale di ambientazione scolastica con una versione teenager della signora Fletcher.
Per certi versi, Logan è simile: eloquente fino al fastidio è, in aggiunta, complicato, imprevedibile, pieno di problemi e con la tendenza a mandare a signorine di bassa morale l'intera sua vita facendo (o dicendo) la cosa sbagliata al momento sbagliato. Con un personaggio così per le mani, un autore può fare tutto e il contrario di tutto. E sa già in partenza, se è un minimo scafato e gioca bene le sue carte, che i fan lo adoreranno, specie se lo inserisci in una storia d'amore travagliata.
Oserei dire che, in quanto co-protagonista, Logan sia addirittura il personaggio riuscito meglio e, vi assicuro, non sono le mie ovaie a parlare.
Veronica è la protagonista: sua è la storia, sue sono le battute migliori. È nata per spiccare. Lode a Rob Thomas per averla creata così, ma, insomma, nel caso della biondina è un po' un 'ti piace vincere facile?'
Al contrario, Logan doveva essere solo una comparsa nell'episodio pilota. L'essere riuscito nell'impresa di fare le scarpe al co-protagonista designato (l'insipido Duncan Kane, evidentemente Veronica prova a stare con i bravi ragazzi, ma non funziona) non è roba da poco. L'attore ha i suoi meriti in questo, ma lo script l'ha messo sulla buona strada.
Per questo dico che Piz proprio non aveva speranze: sì, è bravo, è simpatico, ha un'influenza stabilizzante nella vita di Veronica, ma... ma è un personaggio mediocre. Uno fra tanti. E, quando si parla di personaggi, uno fra tanti non va bene (a meno che, compiuto un viaggio iniziatico, non si ritrovi ad essere speciale). In particolare, non va bene se è messo a fianco di un personaggio esplosivo come Veronica. Non sono bilanciati e questo è pateticamente ovvio agli occhi di chiunque.
Nella vita reale è diverso, ma, quando si racconta una storia, c'è bisogno di tenere un equilibrio: un personaggio come Veronica necessita di una controparte in grado di tenerle testa, di essere autonoma e indipendente agli occhi dei fan. Piz non ha abbastanza personalità, per farlo. Logan sì.
Nella vita reale è diverso, ma, quando si racconta una storia, c'è bisogno di tenere un equilibrio: un personaggio come Veronica necessita di una controparte in grado di tenerle testa, di essere autonoma e indipendente agli occhi dei fan. Piz non ha abbastanza personalità, per farlo. Logan sì.
Anche se devo dire, in realtà, di essere rimasta un tantino non delusa, quello no, ma sorpresa dal Logan del film. Ha messo la testa a posto. Non abbastanza da evitare di essere coinvolto in una rissa (o accusato di omicidio), ma quel tanto che basta a diventare una persona responsabile. Non giova al suo fascino. Non ne causa il tracollo, ma, ecco, prima era più interessante.
La cosa curiosa è che, se dovessi dire chi fra lui e Veronica è il più instabile, beh, direi lei.
Lui ha trovato la sua strada (il che ha, come effetto collaterale, il renderlo adatto a essere, finalmente, un compagno decente, suppongo). Considerato il carattere, mi sento anche di dire che giusto la disciplina militare poteva raddrizzarlo. Di sicuro, non mi aspettavo una carriera del genere, per lui. Però, tutto considerato, ha senso, eccome.
Lei, invece, ha trovato un'alternativa comoda: un buon lavoro, una relazione stabile e senza scosse, una vita a basso profilo. Si è raccontata di essere cresciuta, di essere finalmente la persona che era destinata ad essere se la morte di Lilly non le avesse segnato la vita e l'adolescenza.
I've grown up, though. That was the old me. Angry me. Vengeful me. New me? People say I'm a marshmallow, dice di se stessa nei primi minuti di film (durante l'obbligatorio recap). Come a dire, non sono stronza e cinica, è che mi disegnano così.
Per dieci anni ha vissuto fra persone che non conoscevano la sua storia e in mezzo alle quali ha veramente potuto ricominciare daccapo, ma il fatto è che, anche volendo escludere l'influenza traumatica della morte di Lilly e dell'ostracismo e delle ingiustizie subite, lei è quel che è: arrabbiata, vendicativa e intelligente. Le circostanze avverse l'hanno solo costretta a tirare fuori quegli aspetti del suo carattere, che, successivamente, ha seppellito e fatto finta non esistessero.
E proprio questo è ciò che l'aspetta alla fine del film: non Logan e la loro storia (c'è anche quella, non temete, se non avessero risolto la questione ci sarebbero state legioni di fan schiumanti di rabbia), né una carriera da detective privato a Neptune (c'è pure quella), ma la consapevolezza, la prova tangibile, che ciascuno è quel che è. E che far finta di niente è straniarsi da se stessi. Meglio, invece, accettare quel che non si può cambiare.
Lei, invece, ha trovato un'alternativa comoda: un buon lavoro, una relazione stabile e senza scosse, una vita a basso profilo. Si è raccontata di essere cresciuta, di essere finalmente la persona che era destinata ad essere se la morte di Lilly non le avesse segnato la vita e l'adolescenza.
I've grown up, though. That was the old me. Angry me. Vengeful me. New me? People say I'm a marshmallow, dice di se stessa nei primi minuti di film (durante l'obbligatorio recap). Come a dire, non sono stronza e cinica, è che mi disegnano così.
Per dieci anni ha vissuto fra persone che non conoscevano la sua storia e in mezzo alle quali ha veramente potuto ricominciare daccapo, ma il fatto è che, anche volendo escludere l'influenza traumatica della morte di Lilly e dell'ostracismo e delle ingiustizie subite, lei è quel che è: arrabbiata, vendicativa e intelligente. Le circostanze avverse l'hanno solo costretta a tirare fuori quegli aspetti del suo carattere, che, successivamente, ha seppellito e fatto finta non esistessero.
E proprio questo è ciò che l'aspetta alla fine del film: non Logan e la loro storia (c'è anche quella, non temete, se non avessero risolto la questione ci sarebbero state legioni di fan schiumanti di rabbia), né una carriera da detective privato a Neptune (c'è pure quella), ma la consapevolezza, la prova tangibile, che ciascuno è quel che è. E che far finta di niente è straniarsi da se stessi. Meglio, invece, accettare quel che non si può cambiare.
Intendiamoci, il film non è un capolavoro della cinematografia. Il mistero - che poi si rivela doppio - della morte di Bonnie è un pretesto e null'altro per portare Veronica dove deve stare: a Neptune. E alcune linee narrative sono state aperte e lasciate cadere - l'attentato a Keith e la corruzione dello sceriffo, Celeste Kane che spara a Weevil e ne causa la 'regressione' da padre e marito a capo di una gang di motociclisti - mi domando se per un consapevole "aggancio" per un nuovo film.
Certo che il mistero della corruzione a Neptune potrebbe essere un motore a ben più alta cilindrata, per una storia, che non il salvare Logan dall'ennesima accusa.
In ogni caso, devo dire che sono soddisfatta: Veronica torna a investigare, lei e Logan tornano insieme (anche se lui deve partire per sei mesi, visto che è in servizio attivo, il che ci salva da un mieloso happy ending) e i colpevoli sono assicurati alla giustizia. Ci sono perfino prospettive per l'elezione di un nuovo sceriffo.
Che si può volere di più?
Facile. Un secondo film!
In ogni caso, devo dire che sono soddisfatta: Veronica torna a investigare, lei e Logan tornano insieme (anche se lui deve partire per sei mesi, visto che è in servizio attivo, il che ci salva da un mieloso happy ending) e i colpevoli sono assicurati alla giustizia. Ci sono perfino prospettive per l'elezione di un nuovo sceriffo.
Che si può volere di più?
Facile. Un secondo film!
Nessun commento:
Posta un commento