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lunedì 9 febbraio 2015

Broadchurch 2 - la vendetta

Un anno e mezzo fa ho scoperto Broadchurch quando ormai la serie era finita, ragion per cui mi sono potuta sparare tutti gli episodi di seguito.
Ne ero rimasta incantata (e ne avevo parlato qui).
Non si erano praticamente ancora spente le telecamere che avevano iniziato a circolare notizie in merito a una seconda stagione (anche perché, a chiusura dell'ultimo episodio, c'era un assai esplicito "Broadchurch will return").
Nonostante questo, si sapeva poco e niente e la cosa sembrava estremamente improbabile, specie dopo che David Tennant aveva categoricamente smentito di essere stato contattato.
Voglio dire, Broadchurch senza il DI Hardy?
In realtà, il dubbio amletico che era venuto a me era il seguente: un crimine come quello messo in scena nella prima serie, che accade in una piccola cittadina di provincia, certo fa scalpore. Ma quante probabilità ci sono - realisticamente - che succeda qualcosa di altrettanto "pesante" da giustificare una seconda serie? Non vorremmo mica cadere in una ambientazione stile Cabot Cove, paesino nel Maine con un tasso di criminalità che Detroit a confronto è il villaggio dei puffi!
Insomma, avevo una bella quantità di riserve e, in fondo, che poi l'avrebbero davvero girata, questa seconda serie, non ci credevo poi tanto.
E invece, quatti quatti, l'hanno fatto. E, da quando è stata data la conferma, mi sono messa ad attendere come un cagnolino fedele, lingua a penzoloni e coda che spazza frenetica il pavimento.
Mi sto gustando un episodio a settimana e, anche se non ho intenzione di farne una disamina puntuale, un paio di cosette mi va di dirle.
Ora, la prima cosa che uno si chiede è: ma di cosa parla, Broadchurch?
I temi, questa volta, sono due.
Il primo, va da sé, è strettamente legato a Danny: erché, inaspettatamente, il reo confesso Joe Miller si è dichiarato non colpevole e quindi, secondo la giustizia inglese, ha diritto a un processo.
Questo riporta sulla scena tutti i protagonisti, soprattutto, quella che - oltre Danny - è l'altra vittima sacrificale della situazione: Ellie, la moglie di Joe. Dopo la scoperta del colpevole, la cittadina le si è rivoltata contro: lei era il detective e non aveva capito che dormiva accanto all'assassino? Nessuno crede alla sua completa innocenza, tutti pensano che non poteva non sapere. Così è finita a fare l'agente di polizia stradale nel Devonshire, portandosi dietro il figlio piccolo. Il figlio grande, Tom, invece non vuole avere nulla a che fare con lei ed è andato a vivere con la zia materna (la mamma con problema di gioco d'azzardo dell'aspirante giornalista Ollie). Sul banco dei testimoni e sulle sedie degli spettatori sfilano quindi tutti i vecchi personaggi, alcuni alle prese con nuovi segreti - tipo Mark Latimer che, di nascosto da tutti, incontra Tom Miller per giocare con lui come avrebbe fatto con suo figlio.
E poi c'è il secondo, che invece ha a che fare con Hardy. Perché, se ci si pensa bene, c'è un gancio piuttosto evidente che è stato inserito nella prima serie. E cioé, gli accenni a Sandbrook, il caso che Hardy non è riuscito a risolvere, quello che gli ha rovinato la vita, la salute, il matrimonio e la carriera.
Nel primo episodio di questa seconda stagione, si scopre infatti che Hardy sta conducendo - da sempre! - una indagine in solitaria e proteggendo quella che lui pensa essere una testimone-chiave: Claire (l'ex-Doctor Who e Torchwood Eve Myles), la moglie di Lee Ashworth (James D'Arcy, il Sixsmith di Cloud Atlas) principale sospettato per gli omicidi della diciannovenne Lisa Newberry e della cuginetta Pippa Gillespie.
Il nascondere Claire è, in realtà, la ragione per la quale lui ha accettato il trasferimento a Broadchurch, soffiando, di fatto, la promozione ad Ellie.
Rincontratisi in occasione del processo, Ellie ed Hardy finiscono - a causa delle precarie condizioni di salute di quest'ultimo - a collaborare nell'indagine su Sandbrook.
Diciamo che, per quanto riguarda la riuscita, forse questa seconda serie risulta un pochino più dispersiva rispetto alla prima. È un'ottima cosa che Chibnall sia riuscito ad evitare la trappola della minestra riscaldata - soprattutto grazie alle new entries relative alla parte processuale sulle quali svetta una Charlotte Rampling immensa nelle vesti della pubblica accusa - e che abbia resistito alla tentazione di scavare alla ricerca di altri segreti dei personaggi (e quanti ne devono avere, poveracci?), concentrandosi invece su un altro crimine e i suoi protagonisti - Claire, Lee e la famiglia Gillespie.
D'altra parte, avendo due direzioni da seguire, ho un po' la sensazione che sei episodi siano pochi e, visto che, se non ho capito male, quello di stasera è l'ultimo, mi domando come farà a concludere tutto senza comprimere troppo. Ha messo molta carne al fuoco, seminato, nel corso degli episodi, dubbi sulla colpevolezza di Ashworth con grande maestria - e James D'Arcy è bravissimo a regalarci un colpevole designato che proprio non si riesce ad odiare - quindi... come farà in modo di quadrare il cerchio?
Non vedo l'ora di scoprirlo!

martedì 29 luglio 2014

Penny Dreadful

Questa mi è piaciuta. Altroché se mi è piaciuta. Un difetto? Sono generosa, ve ne elenco due: primo, è troppo breve. Secondo, lascia aperti più interrogativi di quanti non ne chiuda.
Meno male che è stata già confermata una seconda stagione.
Londra, 1891. La capitale inglese non è certo un bel posto: è sporca, fumosa, violenta.
L'americano Ethan Chandler - Josh Hartnett, che normalmente non mi impressiona, ma qui è proprio bravo - si guadagna da vivere come tiratore in uno spettacolo itinerante a tema Far West quando viene avvicinato dalla misteriosa Miss Ives - Eva Green, davvero inquietante - che gli propone un lavoro per quella stessa notte.
Lui non si fa sfuggire l'occasione... e si ritrova in una tana di vampiri in compagnia di Miss Ives e di Sir Malcolm Murray - guarda chi si rivede, Timothy Dalton - e qui apro una prima parentesi: avete notato il cognome 'Murray'? Questo Sir Murray è un ricco ex-esploratore, alla ricerca della figlia Mina, che è stata fatta prigioniera da una di queste creature.
Vi suona un campanellino in testa? Anche a  me.
La scorribanda notturna frutta ai tre il cadavere di uno di questi vampiri, che deve essere analizzato da una persona competente. Ed è all'obitorio che i tre incontrano uno degli altri protagonisti: un giovane dottore dall'aria lievemente allucinata, che a tutta prima si rifiuta di interrompere il suo lavoro, e che pare ossessionato dalla ricerca. Si chiama Victor. Victor Frankenstein.
Altro campanellino? Eggià. Non sarà l'ultimo.
Perché sulle prime il dottor Frankenstein rifiuta di vedere il cadavere, ma poi si lascia convincere a iniziare l'autopsia e scopre, tanto per cominciare, che la pelle non è una pelle, ma una sorta di involucro chitinoso che, una volta rimosso, rivela dei geroglifici incisi nella carne. Che fare, allora? Semplice, fotografarli e recarsi dall'egittologo Ferdinand Lyle per farli tradurre. Costui anticipa che vengono dal Libro dei Morti, chiede se ce ne sono altri e, alla risposta affermativa (e alla conseguente richiesta di tradurre il resto), impone che Sir Murray e Miss Ives partecipino a una festa a casa sua... alla quale è presente un affascinante galantuomo di nome Dorian Gray.
Ve l'avevo detto che il campanellino non sarebbe stato l'ultimo.
Da qui in avanti non vi racconto altro, non vi ho certo detto tutto (altri campanellini suoneranno!), perché la serie va vista. Mi ha preso sempre più con l'andare degli episodi, in parte per via del dipanarsi dei misteri sul passato dei protagonisti, ciascuno dei quali ha un segreto inconfessabile, in parte per via della caccia alla creatura che tiene Mina prigioniera.
Quanto all'ottavo episodio... sono indecisa se dire che è un capolavoro o una bastardata. Probabilmente entrambe. Anche perché, fra i vari colpi di scena, ce n'è uno che proprio mi ha fatto saltare dalla sedia e che getta una nuova luce sul massacro di mamma e figlia che apre l'episodio uno, sulla scena con i lupi allo zoo dell'episodio tre e su vari altri dettagli molto piccoli ma che, alla luce di quella particolare informazione, assumono un significato ben più sinistro.
In definitiva: bella serie, troppo breve, ma, come da standard internazionali, ben recitata, ben scritta e ben girata. Ambientazione e costumi fantastici.
Se vi è piaciuto La lega dei gentiluomini straordinari (il fumetto, non quella ciofeca di film!) ve la consiglio, ma sappiate che, una volta finita, vorrete il primo episodio della seconda stagione tipo subito.

giovedì 24 luglio 2014

The Musketeers, ovvero...

...i moschettieri non sono mai stati così fighi.
La storia dei tre moschettieri è celeberrima - non è fra le mie preferite di Dumas, il mio cuore è tutto per il Conte di Montecristo - ed è stata narrata e ri-narrata in tutte le salse, almeno per quel che riguarda il primo capitolo (I tre moschettieri). Le altre due parti (Vent'anni dopo e Il visconte di Bragelonne) hanno avuto minor fortuna cinematografica e (forse) meno popolarità anche fra i lettori.
Quanto a me, diciamo che Athos, Porthos, Aramis e D'Artagnan hanno cominciato a far parte della mia vita abbastanza presto, quando ho preso a prestito in biblioteca la versione per ragazzi de I tre moschettieri. Quella, per intendersi, dove Costanza Bonacieux non è la moglie di Bonacieux, ma la figlia... insomma, una roba parecchio castigata (a dirla tutta, quando ho letto la versione integrale per la prima volta, sono rimasta sorpresa dalla scoperta che era, in realtà, la moglie!).
Per quanto riguarda i moschettieri sullo schermo, ne ho viste diverse versioni, da quella animata, a ai due film anni 70, con Micheal York che fa D'Artagnan e Richard Chamberlain - ah, Richard Chamberlain! - in quelli di Aramis. (Ho già detto che ho sempre avuto un debole per Aramis?).
E poi quella Disney, con Kiefer Sutherland nei panni di Athos (ho un debole per costui dai tempi ahimé lontani di Young Guns), ovviamente edulcorata. Non ho visto la versione 2011 - solo dei poster e delle immagini vagamente steampunk - ma devo dire che non mi attira proprio.
E poi la BBC se ne esce con questo The Musketeers.
Che non è, badate bene, la storia raccontata nel libro, ma è basato sui personaggi creati da Dumas. La prima puntata mi era piaciuta ma non così tanto da spingermi verso la visione compulsiva (cosa che è successa, invece, con Da Vinci's Demons). Poi, finite le avventure di Leonardo (e del mio prediletto Riario) e in crisi d'astinenza da serie tv fatte bene, ho rispolverato i moschettieri. E me ne sono innamorata. Ma è stato strano, eh, perché all'inizio quasi non mi piacevano: troppo giovane D'Artagnan, troppo nero Porthos (non è per essere razzista, eh), Athos e soprattutto Aramis, no, loro mi sono andati bene subito. Soprattutto Aramis (Santiago Cabrera... donne! guardate e sbavate!). Ho dato loro fiducia e i moschettieri mi hanno conquistata, tutti quanti. Il mio preferito continua a essere Aramis, ma sono tutti ottimi personaggi.
E poi c'é il Richielieu di Peter Capaldi. Ora, già Richielieu è un personaggione, ma recitato da un fior fior d'attore è veramente uno spettacolo. E, per quanto siano bravi tutti gli altri, Capaldi è una spanna sopra. (Re Luigi, però, sembra Mike Myers, dentoni e battute cretine incluse)
La serie è ben scritta, ben recitata, divertente, ben girata... insomma, il solito prodotto BBC d'eccellenza che ti fa vergognare quando poi inciampi sulle ficscion nostrane.
A quanto pare, ne produrranno una seconda stagione (compatibilmente con gli impegni di Capaldi dodicesimo Dottore) e io già non vedo l'ora.
Insomma, come ho detto, i moschettieri non sono mai stati così fighi. Guardateli, non ve ne pentirete!

lunedì 14 luglio 2014

True Blood. C'est a dire: anche no.

Facciamo che questa volta sono lapidaria.
True Blood è la cosa più stupida che abbia mai visto.
Stupida al punto di essere imbarazzante.
Stupida al punto di essere avvilente.
Stupida al punto di essere irritante.
Stupida al punto che, vista la prima serie, sto cercando di dimenticare la sua stessa esistenza.
Mi hanno detto che poi migliora. Però mi ha innervosito così tanto che anche no, non la guardo.
Perché mi ha innervosito?
Lo volete proprio sapere?
  1. perchè la protagonista è, in una parola, insopportabile. Mary Sue fino all'osso, è la classica bella di Siviglia che tutti la vogliono e nessuno la piglia (ma ho idea che, nel prosieguo, la piglieranno in parecchi). Sookie, manco dirlo, è speciale: è una telepate e questo, va da sé, è causa di un profondo travaglio interiore (?!). Giusto perché melius est abundare quam deficere, è orfana, ha un fratello che possiamo solo definire il non plus ultra della stupidità umana, ed è stata pure molestata da uno zio pedofilo quand'era una bambina. Sookie è egoista, insensibile, non capisce un accidente neanche per sbaglio, sceglie i momenti peggiori per dare dimostrazione - nel modo più sbagliato - di essere una donna forte e indipendente, in pratica ficcandosi nei guai e facendosi salvare all'ultimo minuto dallo spasimante di turno. Calpesta i sentimenti altrui, dichiara amore eterno a uno, ma poi non esita a ficcare la lingua in bocca - sì, ve la dico proprio chiara - a un altro senza nemmeno essere certa che l'aMMore suo sia morto. La sventola in faccia a Sam (datore di lavoro - barista - migliore amico - vittima designata della sua marysuaggine), quando sa benissimo che lui le sbava dietro, per il semplice motivo che sa perfettamente di poterselo permettere. Gli preferisce il vampirLo di turno, ma poi, quando Sam si interessa - è un modo per dirlo, in realtà fa ben altro - a Tara, la sua migliore amica, ha il coraggio di incazzarsi. All'inizio è una verginella, ma poi si rifà abbondantemente del tempo perduto. Consegnatela ai lavori forzati. E poi asfaltatela.
  2. perché il fratello della protagonista è il personaggio più idiota che abbia mai incontrato in trent'anni di libri (e serie tv). Un idiota senza rimedio. Un idiota che non ci si crede. Un idiota che va bene che la realtà supera la fantasia, ma in questo caso particolare anche no, per il bene del genere umano. Imbarcatelo su una sonda per lo spazio profondo e sparatelo via.
  3. perché la miglior amica della protagonista, la summenzionata Tara, è la personificazione del detto - vi avviso, scusate la volgarità - capire le cose dal culo. Non importa quanto la gente tenti di trattarla con affetto, rispetto e di aiutarla. Lei, in nome del passato traggico e della madre beona, ritiene opportuno trattare tutti a pesci in faccia. Legatele un peso ai piedi e buttatela a mare.
  4. perché il protagonista maschile, nonché love interest (ma in questo campo mi sa che dura quanto un gatto sull'Aurelia), nonché vampirLo, Bill è, per dirla in breve, un cliché ambulante. Bello, aitante, innaMMorato di Sookie, protettivo e anche, il che non guasta, ricco. Ovviamente si spara tutte le pose che un vampirLo come si deve è tenuto, da contratto, a spararsi. Inguardabile.
  5. perché la nonna saggia di Sookie è una deliziosa vecchietta evidentemente rincoglionita che, invece di dissuaderla, tenta di accasare la nipote con il vampiro. Forse è un sintomo di demenza senile, ma tanto la fanno fuori, quindi a un certo punto chissenefrega. Serve solo da morta come motivazione per la "trama": potevano farla fuori prima.
  6. perché Sam, il datore di lavoro, altrimenti detto "la regola dell'amico" è un personaggio senza dignità e senza spina dorsale. Sbava dietro a Sookie e lo sanno tutti tranne la diretta interessata - perché le fa comodo far finta di non saperlo. Ovviamente, di quando in quando, specie nei momenti in cui sembra dirigere le sue attenzioni altrove, Sookie gliela sventolerà in faccia e lui docile e sbavante tornerà al suo posto. Fosse un minimo furbo, scapperebbe a gambe levate, invece rimane a farsi trattare come uno zerbino e dopo ringrazia anche. Povero scemo con estremo bisogno di aumentare la propria autostima.
  7. perché i vampirLi - ed Eric in particolare - sono una massa di belle statuine che fanno del loro meglio per apparire fighe. Non fanno paura, non sono inquietanti, riescono solo a essere irritanti e, talora, vagamente ridicoli. Sostanza zero. E fascino non pervenuto. Ma sospetto che Sookie amplierà i suoi orizzonti - e parecchio - in quella direzione. Mandateli a ripetizione da Dracula. O da Lestat (ma prima che si rincoglionisse).
  8. perché la trama, in questa serie, è quella cosa che accade fra una scopata e l'altra. Mi sa che gli sceneggiatori di Game Of Thrones hanno imparato una cosetta o due, guardando questa serie. Per i personaggi, il sesso è la panacea di tutti i mali e, a dispetto di tutto quel che accade, passano un'enormità di tempo a praticarlo/rischiare di praticarlo/venire interrotti mentre lo praticano/pensare di praticarlo. Fateli vedere da uno bravo.
  9. perché il mistero delle donne uccise - e ohoh, il serial killer - è di una stupidità unica, poteva essere risolto senza tanti casini con il test del DNA, ma si ritiene opportuno, per bieche ragioni di... vorrei dire trama, ma non ne ho il coraggio... portare a casa la pagnotta, ignorare che una possibilità del genere esista. Ovviamente, i rappresentanti della legge di Bon Temps - immaginaria cittadina rurale nella quale si svolge tutta l'azione (in realtà si svolge più che altro nelle camere da letto. E nei boschi. E nei bagni) - sono quanto di più incompetente si possa trovare sulla piazza. Tant'è che il mistero glielo risolve Sookie. Cioé, non so se mi spiego... Imbarazzante.
Ovviamente, non posso non menzionare i libri. Già, perché - o giuoia o gaudio - True Blood è tratto da una serie di tredici - diconsi tredici! - libri. Ho letto il primo, in inglese.
È peggio della serie. Non sto scherzando.
Narrato in prima persona da Sookie herself - con un tono che oscilla fra il saccente, il piagnucoloso e l'autocompiaciuto - è ancora più stupido della serie. Lei è ancora più lamentosa, ignorante, egoista e insopportabile della controparte televisiva. Stiamo parlando di una telepate che si autodefinisce disabile. Penso che ci fossero modi meno squallidi per rendere interessante una protagonista, ma, evidentemente, non sono stati presi in considerazione.
Insomma, in definitiva, via i libri. Quanto alla serie, anche no.
Lo so, mi hanno detto che poi migliora. Mi hanno detto che diventano preponderanti gli elementi fantastici. Non è che non mi fidi. Però, sul serio, non posso guardare una serie la cui protagonista mi scatena istinti omicidi dopo due nanosecondi da quando compare sullo schermo (non serve neanche che apra la ciabatta).

lunedì 30 giugno 2014

Da Vinci's Demons (e The Musketeers come bonus)

In crisi d'astinenza da serie tv (Criminal Minds è finito, Once Upon A Time mi ha lasciata appesa - come sapevo fin dall'inizio sarebbe successo -, True Detective è fantastico ma dura pochissimo, Black Sails anche, l'ottava serie del Dottore inizia il 23 agosto e ho piantato a mezza via Castle e The Mentalist), ho cercato qualcosa che potesse interessarmi.
Ne ho trovate due.
La prima è Da Vinci's Demons, la seconda The Musketeer, ma di quest'ultima ho visto finora solo due episodi e me la tolgo dai piedi veloce-veloce: sì, m'è piaciuta, sì ci sono i moschettieri proprio quelli di Dumas, sì, il mio preferito è comunque e sempre quel puttaniere di Aramis (anche se Athos in questa serie ha davvero il suo perché) e, sì, va vista per il Richelieu di Peter Capaldi che si mette tutti in tasca e se ne va.
E adesso, veniamo a Leonardo da Vinci.
Dunque, per riassumere... Da Vinci's Demons è un po' un cazzatone, ma di quelli divertenti, ben girati e ben recitati.
Siamo a Firenze, Leonardo ha venticinque anni e lavora - se vogliamo dir così - nella bottega di Verrocchio ed è, beh, un genio. Di quelli che capiscono tutto al volo, che guardano le cose e negli occhi si formano grafici e progetti, insomma, di quei geni tipo il Sherlock di Benedict Cumberbatch. Leonardo è anche un gaudente, un oppiomane, uno spadaccino ambidestro e un noto casinista. È geniale - e lo sa -, irritante - e lo sa -, e vuole fare strada.
Si trascina dietro - in tutte le sue avventure - Nico, il suo apprendista e occasionale cavia (che poi sarebbe Machiavelli, eh) e Zoroastro, faccendiere ebreo che, tanto per dirne una, gli procura i cadaveri per le dissezioni.
A seguito di un incidente occorsogli da bambino e del quale conserva solo frammenti di ricordi, Leonardo finisce invischiato con una setta di sapienti, i figli di Mitra, e si ritrova sulle spalle il compito di ritrovare il Libro delle Lamine, un mitico libro che contiene... non si sa, cosa contiene, ma facciamo conto che contenga tipo tutto il sapere dell'universo. Solo che 1. non è l'unico a volerlo. Il papa stesso (Sisto IV), che non è proprio un tipo raccomandabile, è un figlio di Mitra rinnegato e vorrebbe il libro per sé e gli sguinzaglia dietro Girolamo Riario che si dice suo nipote (e in realtà è suo figlio illegittimo) ed è uno spietato assassino; 2. Leonardo si è fatto strada nella corte dei Medici, proponendosi a Lorenzo il Magnifico come ingegnere di guerra, il che vuol dire rimanere invischiato in trame e sottotrame politiche, soprattutto perché si è invaghito - diciamo così - della bella Lucrezia Donati, già amante di Lorenzo e spia di Roma.
In questa cornice c'è di tutto. Frullate realtà storica e fantasia, metteteci dentro visioni, veleni, Dracula, spie, enigmi, predizioni e profezie, tombe nascoste che nascondono segreti, samurai con la katana, gemelli buoni e gemelli cattivi, sesso droga e rock'n roll (no, vabbé, il rock 'n roll no), le famose invenzioni di Leonardo che, uscite dai suoi schizzi diventano vere e funzionanti (io mi sono beccata - finora - il deltaplano, l'antesignana della mitragliatrice Gatling, lo scafandro da palombaro e il sottomarino), aggiungete che, alla fine della prima serie, il nostro parte nientemeno che per l'America in compagnia di Amerigo Vespucci (e no, vi fosse venuto il dubbio, Colombo non l'ha ancora scoperta).
Ora, mi rendo conto che, descritta così, la serie sembra una sequela di stupidaggini, una dietro l'altra. Per essere chiara: merita la visione. È divertente, è appassionante, i personaggi sono belli e ben approfonditi (il mio preferito è Riario, by the way), se anche c'è in mezzo parecchia fantasia, va bene lo stesso, anzi, meglio. (Quando Leonardo penetra negli archivi segreti del Vaticano, il piccolo Nerd e io facevamo la ola e non vi dico perché.)
Insomma, guardatela! Non ve ne pentirete.

venerdì 18 aprile 2014

Once Upon A Time S03E15 - Quiet Minds

Ci sono voluti quattro episodi, ma... sì, Rumplestiltskin è ancora vivo.
Non si sa come, non si sa perché, ma è vivo e vegeto. A quanto pare non c'è tutto con la testa (e questo Emma&Co. non lo sanno), ma oh yesss, alive and kicking.
Al contrario di Neal, che nessuno ha ancora visto.
Mentre, da Granny, i nostri eroi si domandano come sia possibile - Hook si dice sicuro che Neal c'entri qualcosa, perché desiderava così disperatamente tornare dalla sua famiglia che può aver fatto carte false per riportare in vita il padre -, Regina mette in chiaro che poco importa chi l'abbia riportato e come: stava nel sotterraneo della strega, quindi la cosa più importante è capire cosa facessero quei due insieme. così, mentre gli altri devono darsi da fare a cercarlo, lei vuol tornare nella fattoria della strega e vedere se riesce a trovare qualche indizio magico.
E a proposito di strega... quella è incazzata nera! Cerca di evocare Rumplestiltskin con il potere del pugnale... e non funziona! L'Oscuro le è scappato e sa parecchie cose. Così, incarica una scimmia alata di trovarlo.
La prima tappa di Emma&Co. è da Belle: le dicono che l'aMMore suo è ancora vivo e di tenere gli occhi aperti perché è probabile che approdi da lei. Sorprendentemente, Hook si offre di rimanere ad aiutarla... e Belle gli dice "Ma che ti sei fumato? Hai tentato di uccidermi" "Sì, vabbé, erano circostanze un po' estreme", fa lui. "Due volte!"
Hook le fa quel sorrisino un po' storto che stende morta buona parte delle fan e le dice di considerarlo il suo modo di far pace.
Detto questo... si torna al passato. Neal e Belle sono tornati al Castello di Rumplestiltskin, in cerca di un modo per resuscitarlo. Per cercare nella biblioteca, accendono le candele su un vecchio candelabro et voilà: le fiamme compongono un viso. Signori e signore, monsieur Lumiere.
Nel presente, intanto, mentre Hook e Belle cercano un qualsiasi indizio che possa spiegare come ha fatto l'Oscuro a sopravvivere, una delle porte del negozio inizia a sbattere violentemente. Belle si precipita, convinta che sia Rumplestiltskin... ma quando la porta si spalanca (ed è la porta del cesso) quel che ne esce fuori è Neal. E non è in gran forma.
Intanto, Emma torna a casa da Henry, gli porta la colazione e lo smolla a pescare con Leroy e sette nani. Questo Henry è parecchio più sveglio di quello pre-maledizione e le dice chiaro e tondo che, sì, a pescare ci va, ma che Emma non pensi di farlo fesso: l'ha capito che non sta lavorando a un caso e che Storybrooke è un posto parecchio strano. In definitiva, sa perfettamente che lei gli nasconde qualcosa.
Giusto in quel punto - dopo che lui le ha detto "o mi dici tutto o me ne torno a NY" e che lei gli ha promesso di farlo, ma non subito, e chiesto di fidarsi di lei - le squilla il cellulare.
E chi sarà mai?!
Considerato che un attimo dopo la vediamo correre al capezzale di Neal in ospedale, facile capire chi fosse. Comunque, Neal viene brevemente messo al corrente che: 1. è passato un anno, 2. suo padre è tornato, 3. Emma si ricorda di lui, ma Henry no.
In realtà, c'è di peggio: Neal ha, sul palmo della mano destra, una bruciatura inquietante, una specie di simbolo, del quale nessuno sa nulla. Ovviamente, Bookworm Belle viene incaricata di fare ricerche e...
...rieccoci nel passato. Belle e Neal sono nella biblioteca e chiedono aiuto a Lumiere. Il quale non è proprio dispostissimo ad assecondarli, visto e considerato che è rinchiuso in quella prigione di cera per via di un certo accordo con Rumplestiltskin. Neal lo prega di aiutarlo a resuscitare l'Oscuro, l'unico in grado di riunirlo con la sua famiglia, Belle lo rassicura che Rumplestiltskin è cambiato e che, di certo, se li aiuterà, lo libererà dalla sua maledizione... e Lumiere acconsente. Li guida a trovare un libro che libro non è: è un contenitore, nel quale c'è una strana chiave. Una chiave decorata con lo stesso disegno che ora è inciso sul palmo di Neal. La chiave che apre il sotterraneo dell'Oscuro. E, guarda la coincidenza, lui può guidarli proprio dove questo fantomatico sotterraneo si trova.
Ma... dopo che Neal e Belle sono usciti dalla stanza, qualcosa di verde emerge dalle ombre. Non avrete mica pensato che tutto fosse così semplice, eh? A quanto pare, Lumiere è d'accordo con la strega e sta guidando i due dritti in una trappola.
Ed ecco, nel presente, Zelena bussare alla porta di Sua Melensaggine. La quale è spaventata perché non sente più muovere il bambino e ha telefonato all'amichetta sua. Invece di andare a fare una stracazzo di ecografia. Quanto può scavare negli abissi della stupidità questa? Quanto ancora?
Comunque, Zelena spiega che i bambini si muovono meno subito prima del parto, che forse lei è più vicina al termine di quanto pensi e le somministra del succo di arancia che s'è portata da casa. Ora, ma solo io trovo allucinante che Sua Melensaggine si fidi cosi? No, ditemelo. E solo io trovo che Zelena sia inquietante da morire? I am not letting you have this baby without me? Seriamente?
Ma Sua Melensaggine nisba, oh. Testa dura...
E veniamo alla mia parte preferita. Quella per la quale vale la pena guardare - e bene! - l'episodio. Anche riguardarlo un paio di volte.
Perché Regina è fuori dalla fattoria della strega quando viene bersagliata con una freccia. Lei la acchiappa al volo (oltre che Evil Queen è pure ninja) e chi ti esce, con una balestra in mano, da dietro la sua macchina?
Robin Hood. E quanta chimica c'è fra 'sti due? A tonnellate. La prima volta che gli sceneggiatori hanno alluso a un possibile legame ho storto il naso, ma... mi devo ricredere. Sono diventati la mia coppia preferita. Comunque, a parte i miei vaneggiamenti da fangherl, i due fanno comunella e si preparano ad esplorare la casa della strega.
Intanto, in ospedale, Hook è stato lasciato a sorvegliare Neal e i due hanno modo di parlare. Neal lo ringrazia per aver riportato Emma, Hook risponde che lui avrebbe fatto lo stesso. Neal domanda come ci si sente, a essere un eroe, dopo essere stato un pirata tanto a lungo. Hook risponde che è un ruolo poco familiare e ribatte chiedendo come ci si sente ad essere un cattivo. Neal dice "e che, mò il cattivo sono io?".
"beh, se hai riportato in vita tuo padre, sospetto che tu abbia usato la più nera delle magie e che tu abbia dovuto pagarne il prezzo".
Neal non risponde, non avendo memoria alcuna di che accidente gli sia successo, ma, dopo che Hook l'ha abbracciato in memoria dei tempi andati, gli permette di fuggire dall'ospedale per unirsi a quelli che cercano Mr.Gold.
Intanto, nel passato, Lumiere guida Neal e Belle verso la famosa cripta dell'Oscuro... e si sa che c'è la fregatura sotto. Una tremenda fregatura.
Zompiamo di nuovo al presente: it's daddy-time. Emma e David van belli belli per la foresta, chiacchierando su quel che Emma intende fare una volta risolta la questione. Soprattutto, con Neal: è chiaro che lui non si rassegnerà tanto facilmente al fatto che Henry non lo ricorda e di lui sa solo che ha mandato in prigione Emma al posto suo e, oltretutto, lei era pure incinta. Inoltre, è chiaro che la parentesi new yorkese di Emma non è finita: a quanto pare, la ragazza è decisa ad andare via da Storybrooke, riportando Henry alla sua vecchia vita.
Mentre i due sono lì che chiacchierano, ecco un urlo. E finalmente... Mr.Gold. Che non pare essere tutto sano ai piani alti. Il nostro cattivo preferito sembra proprio mezzo matto. Dice di sentire delle voci nella testa, a stento riesce a dire che sì, sa chi è la strega. E a quel punto, patapam!, eccoti la scimmia alata. Gold scappa, LOLlo caccia la spada (ma dove l'ha tenuta, finora? non voglio saperlo) e dice che se ne occupa lui e manda Emma all'inseguimento del fuggitivo.
E torniamo alla mia coppia preferita... non c'è niente di utile, nella fattoria. C'è da dire che Regina è insolitamente tollerante nei confronti di Robin: gli permette di parlarle in un modo... che non tollera con gli altri. Lui, manco dirlo, ne è affascinato, al punto tale da offrirle, a scrocco dalla strega, un bicchiere di whisky. Regina accetta, ma, quando lui le porge il bicchiere... ops, guarda lì, il tatuaggio sul polso.
Che fa la nostra Evil Queen? Una cosa che non mi sarei mai aspettata. Se la dà a gambe, lasciando Robin con un palmo di naso e noi fan a sbavare per il prossimo momento che li vedrà insieme.
Nel frattempo, Emma incontra Neal e gli permette di aiutarla a cercare.
Ma torniamo nel passato: Neal e Belle hanno trovato la radura, Lumiere ha spiegato loro come aprirla, ma, quando Neal gli domanda se è sicuro, risponde spazientito che per forza lo è, ha passato almeno duecento anni in quella biblioteca, per l'amor del cielo!
E lì Belle lo sgama. Rumplestiltskin ha costruito quella biblioteca per lei, non tanto prima della maledizione, perciò saranno sì e no trent'anni. Così, Lumiere è costretto a confessare che è tutto vero tranne un particolare: non è stato Rumplestiltskin a ridurlo così. È stata la strega e lei vuole che loro riportino indietro l'Oscuro per poi poterlo controllare con il pugnale. A quel punto, Belle cerca di dissuadere Neal dall'usare la chiave. Gliene dice di ogni: fra l'altro, che Rumplestiltskin non è morto da eroe per venire riportato indietro schiavo del male. Ma niente da fare, Neal deve tornare indietro, costi quel che costi. Belle gli fa notare che il costi quel che costi è anche ciò che aveva pensato Rumplestiltskin nel forgiare la maledizione e che non è che le cose siano andate proprio benissimo. Ma Neal zero. Come aver parlato al muro.
Usa la chiave, il simbolo gli viene marchiato a fuoco sul palmo e oplà, l'Oscuro risorge.
Nel presente, Neal ed Emma cercano di fare un recap del tempo passato: quel che hanno fatto, o non fatto, e lei gli racconta di Walsh, specificando che si è trasformato in una scimmia alata (al che lui risponde che stava per sposare uno scagnozzo malvagio di suo nonno Peter Pan, quindi sa bene come ci si senta).
Proprio mentre lui sta per portare il discorso sui bei tempi andati, ecco che le squilla il cellulare: è Belle che ha trovato qualcosa sulla chiave. E non è qualcosa di bello.
Chiunque la utilizzi per resuscitare l'Oscuro, dà in cambio la sua vita e non c'è modo di scappare. In pratica, Neal dovrebbe essere morto da quel bel po'.
Belle  non ha ancora finito di dirglielo, che Neal si sente male e, per un momento, si trasforma in Rumplestiltskin. Che sta succedendo? Lo sapremo, ma dopo. Perché ora si torna al passato.
Rumple è resuscitato... e Neal cade a terra mezzo morto. Come se non stesse già andando abbastanza male, eccoti Zelena - bella verde - che compare a prendere per il culo il povero Neal, causando l'ira di Rumplestiltskin, che la accusa di aver ingannato suo figlio. Ma lei dice "nooo, chi, io? quando mai? sono innocente come O.J.Simpson! Gli ho solo passato delle informazioni con l'aiuto del mio amichetto, lui ha fatto tutto da sé."
"non gli hai detto il prezzo!", ringhia Rumplestiltskin (come se lui lo facesse, eh, di dire il prezzo!).
E lei "Ops, me ne sono scordata. ma, ripensandoci, era ovvio: una vita per una vita."
Quindi, ecco la fregatura clamorosa. Rumple, per salvare Neal, è costretto a mollare il pugnale. Questa volta, fra il pugnale e suo figlio, ha scelto suo figlio e l'ha, in pratica, inglobato dentro di sé, il che ha portato alla sua pazzia. E mentre Lumiere si ricorda di avere una coscienza e blocca Zelena, Rumplestiltskin impone a Belle di fuggire cosa che lei fai, in lacrime, portandosi via il candelabro.
Torniamo al presente: Neal chiede a Emma di aiutarlo, di separare lui e Rumplestiltskin. Lei non vuole, ovviamente, perché ha ben capito che questa specie di fusione modello Dragon Ball è l'unica cosa che lo tiene in vita, ma Neal insiste.
Ve la faccio breve: lei agisce, Rumplestiltskin compare e torna in possesso di tutte le sue facoltà mentali, sputtana Zelena... e Neal defunge.
Sì, gente. Defunge. Lacrime a profusione, tonnellate di fazzoletti inzuppati e, sì, un bel po' di stupore. L'avevano detto, che avrebbero ammazzato uno dei personaggi principali e, bene, l'hanno fatto.
Ovviamente, LOLlo ed Emma si precipitano da Sua Melensaggine, ma Zelena è già fuggita dalla finestra del cesso.
Nel frattempo, nella foresta, Zelena ha un confronto serrato con Rumplestiltskin, ma c'è poco da fare: lei ha il pugnale e lui deve obbedirla. E, proprio come Inuyasha quando Kagome gridava "Cuccia!", il nostro eroe è costretto a tornarsene in gabbia.
Mentre gli altri piangono la morte di Neal, Emma va a parlare con Henry e gli racconta la verità, quantomeno una parte: gli dice che si è mossa per venire ad aiutare non un cliente, ma suo padre, che era nei guai. Che ha tentato di salvarlo e non ci è riuscita. Che era un brav'uomo e che sarebbe stato un ottimo padre. Quando Henry dice che avrebbe voluto conoscerlo, lei risponde: "l'hai fatto".
E quando lui le chiede che cosa è successo a coloro che l'hanno ucciso, Emma risponde che l'hanno fatta franca. Ma che li troverà.

giovedì 17 aprile 2014

Once Upon A Time S03E14 - The Tower

Sono rimasta un po' indietro con i post su Once Upon A Time, quindi è ora di darsi da fare per recuperare... specie perché nelle mie chiavi di ricerca ho trovato un once upon a time parietaria officinalis.
Non si deludono i lettori, no-no. Perciò, ecco qua.
L'episodio 14 si apre niente meno che con un incubo di LOLlo, il quale deve evidentemente aver mangiato pesante perché si sogna Emma vestita da principessa (con strascico d'ordinanza) che, non prima di essersi fatta un balletto con il suo papino, viene risucchiata da un ciclone. Le sue ultime parole? Don't fail the next one.
Lui si sveglia - e capiamo di trovarci nella Foresta Incantata, immediatamente dopo il loro ritorno. Di quale next one si tratti, lo sappiamo già, per cui è solo una conferma quando Sua Melensaggine annuncia allo sposo felice che - oh, giuoia o gaudio! - sono incinti.
E, dopo la scenetta, si torna (un po' disgustati) al presente: riunione di guerra nell'appartamento dei Charming. Presenti: Emma, la coppia felice, Regina e Hook. Henry non pervenuto.
Insomma, il nocciolo della questione è: come la troviamo, questa dannata strega? Perché Regina ce l'ha messa tutta, per trovare qualche residuo magico nel suo ufficio, ma zero, nix, nada de nada. Così Emma in versione CSI (le mancano giusto gli occhialetti di Horatio) dice che magari possono trovare delle prove non-magiche.
Così, Regina si sacrifica (credici), auto-incaricandosi della sorveglianza di Henry e gli altri vanno a caccia di prove (a parte Sua Melensaggine, che pare aver ingoiato un pianeta e ha ovvie difficoltà motorie).
Nel fraddunque, la strega cattiva va nel rifugio anticiclone della sua casa, non vi dico a fare cosa e con chi, dopodiché, con appiccicata la sua migliore faccia di tolla, va a infastidire Belle. Vuole comprare qualcosa da regalare a Sua Melensaggine la quale, in uno sfoggio di inusitata geGnalità, ha visto bene di assumerla come parto-coach (sì, è più scema ogni episodio che passa). Ma torniamo a Belle: già che c'è, Zelena prima la chiama "mrs.Gold" e poi la costringe ad ammettere che Rumplestiltskin è morto. Giusto perché essere cattivi è un'arte da praticare con indefessa disciplina. Poi la trasforma in statua, le ruba una bottiglietta, la fa tornare normale e si comporta come nulla fosse.
Intanto, i CSI team de noantri sono a indagare nell'ufficio di Regina, quando LOLlo riceve la chiamata da Sua Melensaggine: da bravo servo della gleba, molla tutto e va a conoscere la nuova parto-coach, lasciando Emma e Hook da soli.
Zompiamo nel passato. Robin Hood becca LOLlo nelle stalle attaccato a una fiaschetta (cosa che mi ha fatta ridere fino alle lacrime), il che porta a una conversazione sullo stress della genitorialità. Il principe si lamenta che ha paura (mai prima di allora gli era successo!) e Robin gli suggerisce un'alternativa alla bottiglia: la night root, una pianta che ha il potere di far svanire la paura. Non ha nemmeno finito di parlare che LOLlo ha già sellato il cavallo. Robin aggiunge all'ultimo minuto un dettagliuccio inquietante: la parte di foresta nella quale cresce quest'erbetta simpatica sarebbe infestata. Ma il principe più scemo della televisione non se ne dà per inteso e va. Ahò, contento lui...
Nel presente, intanto, Sua Melensaggine sta rincoglionendo Zelena di chiacchiere che vertono sulla sua storia d'aMMore con Charming, quando lui -tadadà! - fa la sua comparsa.
C'è una canzone che si chiama "How deep is your love?". Nel caso di Sua Melensaggine, a questo punto bisognerebbe cantare "How deep is your stupidity?": intanto, quando LOLlo le fa l'unica domanda sensata ("ma chi è questa? dove l'hai trovata?") lei tutta contenta risponde che è un'amica della sua tata ora morta, Johanna. Chi gliel'ha raccontato? Zelena, ovviamente. Ma perché chiedere referenze, quando ci si può tranquillamente mettere in casa una sconosciuta e darle pure in mano il proprio figlio? 
Ora, dimostrarsi scemi una volta può anche essere una coincidenza, ma se lo fai due volte è una conferma, e su Sua Melensaggine, per certe cose, ci si può contare: non contenta di trattare un'emerita sconosciuta come un'amica con la soddisfacente motivazione "perché sì", lascia anche che sia Zelena a preparare il té per tutti loro... e quella approfitta della cosa per propinare a LOLlo la pozione rubata a Belle. Dopodiché, dette quattro stupidaggini, lo lasciano tornare al lavoro.
E lui, da bravo, va ad esplorare i boschi. Con la spada. Perché? Perché sì.
Intanto, Regina si sta godendo la passeggiata con Henry che le racconta di Walsh e della proposta di matrimonio e lei approfitta per dirgli che forse, un giorno, avrà una famiglia così grande che non saprà cosa farsene.
Ed Emma e Hook? Eh, Emma e Hook... soli nella foresta, ne approfittano per parlare. Lei ha capito che lui non le sta dicendo - deliberatamente - quel che gli è successo durante l'anno passato altrove e lui è molto interessato a sapere se lei stava considerando sul serio la proposta di Walsh. E qui c'è LA frase della puntata. Quando Emma si lamenta che, come al solito, Walsh si è rivelato diverso da ciò che pensava e si è ritrovata con il cuore spezzato, Hook le risponde: "Don't take this the wrong way,
but I'm glad to hear that". Ovvio che lei arruffi il pelo: ma come, sei contento che ne sono uscita col cuore a pezzi?!
"If it can be broken... It means it still works."
Detto con quella voce lì e quegli occhi lì e quella faccia lì. In altre parole: ciao.
Ma Emma niente, oh, proprio nisba. Vabbé, non ci se ne capacita. Comunque, continuando a cercare questi trovano una fattoria nel bel mezzo del nulla più gelido (c'è pure la neve). Nel frattempo, LOLlo è sempre a girar per boschi con la spada in resta, ché telefonare e chiedere agli altri dove sono è troppo per le sue facoltà mentali. O meglio, ci pensa, a telefonare, solo quando si accorge di essere braccato da una presenza - ammantellata e incappucciata. Chiama Emma sul cellulare - che, manco dirlo è irraggiungibile - e le dice che si trova alla fine del sentiero nella foresta, che pensa di aver trovato la strega e che si metterà ad inseguirla. Da solo.
Vabbé, non lo commento.
Un anno prima, nella Foresta Incantata, gli era successa la stessa cosa: mentre era alla ricerca della pianterella allegra, si era ritrovato braccato dalla stessa presenza ed era finito ai piedi di una torre diroccata. Scalandola era arrivato in cima e ci aveva trovato Rapunzel.
Volete sapere una cosa? Preferisco mille volte Flynn Rider e l'altra Rapunzel.
Questa spodesta Snow dal podio della Più Melensa del Reame: non solo è lagnosa, è anche una fifona. Ma LOLlo, nonostante lei lo preghi di andare via per non incorrere nell'ira di questo nemico che lo bracca (e che costringe la principessa a vivere nella torre), non si tira indietro.
Io ti posso salvare... e lo farò! (Che tu lo voglia o meno), esclama il nostro eroe, preparandosi a dar battaglia. Che sia la volta che lo gonfiano come una zampogna? Non lo sappiamo, perché torniamo a Hook ed Emma, che stanno per entrare nella fattoria... quando lei nota un rifugio anticiclone. E ci vorrebbe pure entrare dentro (l'intelligenza l'ha presa dal padre, è chiaro), quando Hook la ferma e le dice che forse - forse - sarebbe il caso di attendere rinforzi, visto che la strega ha dalla sua le scimmie alate.
Emma, con un po' di riluttanza, si lascia convincere a chiamare Regina. A quel punto tira fuori il cellulare e trova il messaggio di LOLlo. Così, lei e Hook corrono in suo aiuto.
E ha bisogno di aiuto mister "specchio specchio delle mie brame chi è il più idiota del reame"?
Magari anche sì, visto che la presenza ammantellata gli ha rifilato una pizza tale da stenderlo. Ma il nostro si riprende, eh, e inizia il combattimento... durante il quale riesce a scoprire il volto dell'aggressore.
E chi è che ce l'ha così con lui? Lui stesso. Sì, l'ombra ha la sua faccia.
Due LOLli al prezzo di uno. Non penso di riuscire a reggerli.
In breve - anche perché il combattimento è un mirroring di quanto accaduto con gné gné Rapunzel un anno prima - la night root ti permette di superare le tue paure affrontandole: la cosa che teneva la principessa prigioniera è la materializzazione delle sue paure, così come la cosa che ha stalkerato LOLlo nella foresta è la materializzazione delle paure di lui.
Facciamola breve: lei sconfigge le paure (vi risparmio il "noooo, non ce la faccio" e il "sì che ce la fai") e così fa lui, nel presente, dopo un combattimento allucinante. La cosa strana è che, non appena pugnalato l'altro sé con l'elsa della spada - gli si era spezzata modello Narsil - l'elsa puff! sparisce in una nebbia verde.
LOLlo, ancora tutto stravolto, viene raggiunto da Hook, Emma e Regina, i quali decidono di tornare alla fattoria, convinti che sia della strega.
Nella Foresta Incantata Rapunzel torna dai suoi, LOLlo confessa a Sua Melensaggine che il pensiero di fare il padre lo terrorizza. E così, ci siamo levati di torno 'sta cosa.
Nel presente, però, quando LOLlo racconta del suo combattimento con l'ombra e della spada scomparsa, Regina gli dà tre brutte notizie. Primo, è venuto fuori il suo vero coraggio. Secondo, l'elsa della spada ne é diventato il simbolo. Terzo, il simbolo è stato rubato dalla strega.
E mentre Zelena si accommiata da Sua Melensaggine, prendendola bellamente per il sedere mentre quell'altra non se ne accorge, Regina e company entrano finalmente nel rifugio.
E ci trovano una gabbia. Aperta. Il lucchetto che la chiudeva è spezzato. E sapete cosa c'è dentro? Un arcolaio.
Now, how many people do we know... who can spin straw into gold?

martedì 18 marzo 2014

Once Upon A Time S03e13 - Witch Hunt

AWWWW! E dico solo: AWWWW!
Questa volta la mia recensione sarà breve e non conterrà spoiler, per il semplice motivo che questo episodio va visto.
Va. Visto.
In pratica: nel presente,  Emma è di nuovo a Storybrooke e tenta di dipanare il mistero dell'anno scomparso con l'aiuto di non vi dico chi. Deve gestire anche Henry - divenuto videomaniaco, sta sempre con il giochino elettronico in mano - il quale non ricorda un accidente di quel che ha vissuto.
Veniamo a sapere, però, che la maledizione non ha colpito Hook: lui se n'è andato prima. Perciò, dice a LOLlo e Sua Melensaggine che l'ultima volta che  li ha visti erano in compagnia di Philip e Aurora e che, a un certo punto mentre navigava per i fattacci suoi, un uccello gli si è posato sul timone. Legato alla zampa aveva la richiesta di aiuto e la fialetta di pozione.
Nel passato, si scopre un sacco-sacchissimo di cosucce interessanti che non vi dirò e Regina inizia a interagire con Robin. Come coppia mi piacciono moltissimo, addirittura più di Rumplestiltskin e Belle (che erano diventati un po' troppo pucci).
Diciamo - per non spoilerare - che una delle domande che mi assillavano dall'episodio 11 ha trovato risposta (yesss!) e che la Strega si conferma personaggio malvagissimo.
Sì, sarà un osso davvero duro da rodere.
Per il resto, recitazione ispirata, dialoghi molto brillanti, insomma tutto bello e piacevole. Regina in particolare sta diventando - incredibile a dirsi - il mio personaggio preferito. Tifo per lei, senza se e senza ma.
In definitiva? Ho la scimmia (alata) e non vedo l'ora di vedere il prossimo episodio.

mercoledì 12 marzo 2014

Once Upon a Time S03e12 - New York City Serenade

Ci siamo, ci siamo!
Finalmente è tornata!
Le ultime due puntate prima del mid season finale non le ho recensite, perché, nel complesso, m'avevano fatto un po'... vabbé non mi erano piaciute.
Questo non toglie che la serie nel complesso sia gradevole e che io continui ad avere voglia di scoprire come andrà a finire.
Ma, giusto per dare qualche coordinata, dove eravamo rimasti?
Che Pan, nonostante l'impegno di tutti i nostri eroi uniti contro il male, li ha fregati.
Ha evocato una seconda maledizione e cancellato Storybrooke dalla faccia della Terra: tutti gli abitanti torneranno alla Foresta Incantata. Rumplestiltskin è riuscito a togliere di mezzo Pan sacrificando se stesso, ma questo non bastaa  fermare la maledizione. 
Nel nostro mondo, rimarranno solo Henry ed Emma.
Regina, allora, fa una cosa - una giusta, tanto per cambiare: cancella i loro ricordi e li sostituisce con dei falsi, in modo che possano vivere una vita felice.
L'episodio numero 11 si chiudeva infatti a New York, in un bell'appartamento, con Emma e Henry che fanno colazione insieme: lei non ha mai abbandonato suo figlio e la loro vita, si vede, è molto serena.
Ma, mentre sono lì, suonano alla porta.
E chi sarà mai a quest'ora?
Hook - bello come il sole - che dice ad Emma che i suoi genitori sono in grave pericolo... e poi la bacia per cercare, tramite il vero amore, di risvegliarne i ricordi.
Che non si risvegliano, vabbé.
Ora, questo dodicesimo episodio si divide in due parti distinte, sia nello spazio che nel tempo.
Assistiamo a ciò che è accaduto un anno prima nella Foresta Incantata e a quel che accade un anno dopo nel mondo reale.
In pratica, che succede?
L'episodio si apre con un cavaliere che galoppa. E io ero già lì: eccheppalle, cominciamo con LOLlo? Invece no! È Philip, sì, quello di Aurora e Mulan, che arriva a una sorta di gazebo nel quale è preparato un romantico pic nic con la sua bella (incinta). Mentre sono lì, tuoni e fulmini, nuvolone viola e puff! Ricompaiono tutti i personaggi, esattamente com'erano quando la prima maledizione è stata lanciata: Sua Melensaggine con i capelli lunghi, LOLlo con la camicia macchiata di sangue dove era stato ferito dai Cavalieri Neri della Evil Queen... insomma, reset  completo.
Aurora chiede a Sua Melensaggine: "Bella, soré, e che ci fai qui?"
E lei: "Sono venuta a fare shopping! Ma che ti credi, testa di patata?! Siamo tornati!"
Insieme a loro ci sono i nani e Granny. Archie è tornato a essere un grillo (lo preferivo uomo!) e altri abitanti di Storybrooke stanno arrivando a macchia di leopardo su tutto il territorio.
LOLlo chiede a Philip dei cavalli, perché il castello di Sua Melensaggine, prima castello della Evil Queen, prima ancora castello del padre scemo di Sua Melensaggine, è ancora in piedi! La distruzione della foresta incantata non l'ha toccato. Perché la nostra Evil Queen le protegge, le sue proprietà immobiliari, che vi credete?!
Comunque, tutti decidono di andare là. Anche Regina, che viene convinta da Sua Melensaggine a rimanere con loro. Hook, invece, se ne va per conto suo: vuole trovare il Jolly Roger. LOLlo tenta di trattenerlo, poi se ne esce con la frase sbagliata: "Pensavo che fossi cambiato che non fossi più un pirata!" (LOLlo, e che sei, una sedicenne con la sindrome della crocerossina?!). Hook risponde che lui a essere un eroe ci ha provato e non è andata benissimo. Sua Melensaggine rincara la dose: "E che fai, visto che Emma non c'è più allora torni a essere un pirata?"
"Signora sono sempre stato un pirata" (seee, vabbé, sono un pirata sono un signore professionista dell'amore, Hook, te la perdono solo perché sei fico).
In sintesi, Hook mena le tolle. E arriva Neal, vestito come un pastore della Barbagia, che chiede se è vero quel che Hook ha detto della nave. Perché se oltre loro sono tornati anche i loro possedimenti, forse è il caso di andare a dare un'occhiata al castello di Rumplestiltskin. Sia LOLlo che Sua Melensaggine consolano il figlio orbato con le parole giuste: "Guarda che tuo padre è morto, fattene una ragione".
Il piccolo particolare è che, mentre gli altri se ne stanno andando, Aurora e Philip discutono sottovoce, dicendo che devono avvisare "lei" di quel che è successo. Lui non vuole, ma lei, carrrrina, gli dice "se non le diciamo 'sta cosa, sono volatili per diabetici tutti nostri. perciò, sono fatti loro, senti amme. facciamo che crediamo che sappiano spicciarsela da soli."
E Philip zitto e a cuccia.
Intanto, un anno dopo a NY, Emma entra, tutta infighettata in un ristorante. E uno pensa alla prima puntata della prima serie, quando ha fatto la stessa cosa per catturare un tizio. E invece no! Emma ha un appuntamento. Con Walsh.
E chi è Walsh? Il suo boyfriend. Sì, sì, stupitevi pure, che questo è niente.
Finito di mangiare - onestamente, sarà pure un ristorante stiloso, ma come fai a dire che ti senti piena con quelle porzioni microscopiche?! - Walsh dice che deve assentarsi un momento ed Emma tira subito fuori il cellulare per mandare un messaggio. così non si accorge che la persona che si è appena seduta davanti a lei non è Walsh. È Hook. Che le domanda scusa e le ripete che tutto ciò che crede è sbagliato. Emma la prende benissimo: "You're a madman, o a liar, or both."
Ma Hook non si scompone: "I prefer a dashing rapscallion."
Occhiata di Emma. E lui, guardandola da sotto in su con la sua inimitabile faccia da culo: "Scoundrel?"
Sì, adoro 'sto personaggio. Comunque, lui le dà un biglietto con scritto un indirizzo, le dice che se vuole sapere chi lei sia davvero deve andare, che poi lo troverà a Central Park dall'entrata dello zoo e poi se ne va. E torna Walsh. Con il dolce.
Insomma, insieme al dolce c'è un anello con un brillocco da mezzo chilo. Lui si inginocchia e le chiede di sposarlo!
La reazione di Emma è la stessa che se le avesse chiesto di sottoscrivere l'acquisto di una enciclopedia tascabile in settecentocinquanta volumi, pagabile in diecimila comode rate a un tasso di interesse del 70%.
Un epic fail così epic che "epic" non rende nemmeno l'idea. Lui però incassa con stile - anche il fatto che lei è praticamente scappata dal ristorante senza pagare il conto.
Emma arriva a casa ed ecco Henry attaccato alla Playstation. I due parlano della proposta di matrimonio - Henry sembra decisamente più sveglio e meno male!
In breve, Emma va dove le ha indicato Hook e trova il vecchio appartamento di Neal, quello dove erano andati a cercarlo con Rumplestiltskin... lei capisce che si tratta dell'appartamento di Neal e trova, fra le altre cose, una macchina fotografica con una targhetta con scritto "Henry" sulla tracolla.
E capisce che qualcosa non va.
Così fila dritta da Hook... lui spera che la vista dell'appartamento le abbia restituito la memoria, ma è ovvio che no, non è così. Cerca di dirle la verità, le propone di bere un siero, ma ovviamente lei rifiuta.
E lo fa arrestare. Sì, la signorina gli ha preparato un agguato: non vuole più nessuno che tenti di avvicinarsi a lei e a suo figlio.
Intanto nella Foresta Incantata, c'è una luuunga carovana di gente. Prima spiamo Neal e Belle che parlano di Rumplestiltskin: Belle non è mica convinta che sia morto. In fondo, dice, non abbiamo mai visto il suo pugnale (cara, io spero tu abbia ragione). Poi passiamo a LOLlo e Sua Melensaggine che chiacchierano di quanto sia strano tornare al castello con Regina dalla loro parte, ma arriva Grumpy a dire che non c'è tanto da fidarsi: la Evil Queen è sparita!
E dov'è la Evil Queen? Nel folto della foresta, che seppellisce qualcosa. Sua Melensaggine arriva e sembra partire in quarta con le accuse, quando si accorge di cosa sta seppellendo Regina.
Un cuore. Il suo cuore, che non è del tutto nero, fra l'altro. Così, dopo un dialogo un po' strappalacrime, Sua Melensaggine la convince che non si possono seppellire le proprie pene nel bosco e Regina le dà - incredibilmente - retta. Mentre tornano indietro - noto che Regina dice: "Let's get back to our castle" - vengono attaccate da un'inquietante scimmia alata che cerca di portare via Regina e la graffia. Le due vengono salvate all'ultimo minuto e indovinate da chi?
Da Robin Hood. Che, ricordiamocelo, ha il famoso tatuaggio a forma di leone. Il suo approccio con Regina non è dei migliori, ma devo dirlo: i due hanno chimica. Si vede subito.
Intanto, Emma fa sviluppare le fotografie che ha trovato... e ci sono cose inspiegabili. Per lei, almeno: le foto di Storybrooke, il volo con Henry da Boston.
Insomma, alla fine Emma fa liberare Hook, beve la pozione e recupera i ricordi. E finalmente viene a sapere che sono tornati tutti: che c'è una nuova maledizione e che sono tutti di nuovo a Storybrooke. Lui non sa esattamente cosa sia successo: ha solo ricevuto un messaggio nel quale gli chiedevano aiuto e di trovare Emma.
Intanto, nella Foresta Incantata, mentre Robin si riunisce a Neal - chiedendo lumi sul viaggio a Neverland - e a Belle, la comitiva in gita turistica arriva al castello... solo per trovarlo sotto un incantesimo di protezione. Uno che non è stato lanciato da Regina.
La Evil Queen si incazza come una biscia, fosse per lei darebbe subito battaglia, ma LOLlo e Sua Melensaggine la dissuadono, convincendola a portare al sicuro la gente, prima. A parte che lei sulle prime risponde: "They'll be safe when whoever's in there is dead".
Logica by Regina. 
Vi faccio solo vedere la faccia di Robin quando la sente dire una cosa del genere, perché fa morire dal ridere.
E sono tutti fatti tuoi, ora, Robin
Comunque, alla fine, accettano l'ospitalità di Robin e si dirigono alla foresta di Sherwood. (Ok, l'ammetto: non vedo l'ora di capire come si svilupperà la storia con Regina. Già il fatto che lei non si sia tolta il cuore è positivo).
Ritorniamo al tempo presente e a NY. Emma ha deciso di tornare a Storybrooke con Hook. Fra l'altro, non c'è una pozione anche per Henry, il quale continuerà a non ricordare nulla. L'ultima cosa che Emma ha da fare, prima di partire, è dire addio a Walsh. Henry le aveva combinato un appuntamento a casa loro (prima di vedere le foto lei aveva deciso di sposarlo) e adesso lui sta arrivando.
Così, Emma chiede a Hook di rimanere in casa e porta Walsh sul tetto, nel giardino pensile, per dirgli che la risposta è no.
Il problema è che, quando lo fa Walsh le dice: "I wish you hadn't drank that potion".
E io cooosa?! E bravi sceneggiatori che mi levate dalle scatole subito 'sto tizio. Già due pretendenti per Emma sono troppi (e farei fuori pure Neal, io), ma tre è esagerato!
Insomma, per farla breve: Walsh si trasforma in una di quelle scimmie, ma Emma riesce a sconfiggerlo usando un pezzo di tubo. Non si sa se sia morto o tornato da dove viene, ma tant'è.
Il mattino dopo Emma, Hook e Henry partono per Storybrooke - le prime interazioni fra Henry e Hook, anzi, Killian sono piuttosto divertenti - e alla fine arrivano.
L'episodio si chiude con Emma che va a parlare con LOLlo e Sua Melensaggine.
Le apre lui e lei è convinta che non la ricordi, ma LOLlo ricorda tutto quanto... e le racconta che l'ultimo loro anno è svanito. L'ultima cosa che ricordano è quando le hanno detto addio, prima che tutto scomparisse.
Emma, allora, chiede come fanno a sapere che è passato un anno. E a questo punto compare Sua Melensaggine, che pare - per citare il Dottore - aver ingoiato un pianeta.
Sì, Sua Melensaggine è incinta. Molto incinta.
Così, mentre Emma chiede chi ha potuto far svanire un anno intero, torniamo nella foresta Incantata. Nel castello, per la precisione.
Una di quelle scimmie orribili atterra in quella che era la camera di Regina e una donna, vista di spalle, chiede se ha portato quello che doveva. La risposta è sì: il sangue di Regina, che la donna, dal colorito verde zucchino e con un grosso smeraldo al collo, si affretta a raccogliere e disciogliere in una bottiglietta di vetro.

Now, now I shall get my revenge.
Of course I will.
The Queen may be evil...
But I'm Wicked. 
And Wicked Always Wins.
E io sono curiosa su due fronti, adesso.
Voglio sapere cosa è successo nell'anno scomparso. Se sono tornati tutti. Dov'è Regina? Dov'è Rumplestiltskin? Chi è questa tizia? No, perché a me pare un osso duro. Molto duro.
Ovviamente, sono curiosa di sapere cosa succederà. In che modo Emma è chiamata a salvare tutti (di nuovo). Insomma... non vedo l'ora che sia lunedì per potermi gustare il nuovo episodio.

martedì 19 novembre 2013

Once Upon A Time S03e08 - Think Lovely Thoughts

Il meno che si possa dire è che si tratta di un episodio denso.
Succedono un sacco di cose, diversi nodi vengono al pettine, eppure, se mi doveste chiedere qual è stata la mia prima impressione alla grande rivelazione - sì, c'è una grande rivelazione, ma sono brava e non ve la spoilero - vi risponderei: "Meh!"
Questo episodio doveva - e dico doveva - fare il botto. Doveva lasciare gli spettatori a bocca aperta di fronte alla genialità degli sceneggiatori e invece... con me non ha funzionato.
Sì, ok, si vengono a sapere un sacco di cose su Rumplestiltskin e suo padre, il che spiega parecchio perché lui è quel che è, eppure... non so. Oh, forse sarà perché ho indovinato cosa bolliva in pentola dopo cinque minuti?
Vabbé, come sia sia.
Pan continua nella sua presa per il culo di Henry, con la complicità di Wendy, che si finge così malata che Mimì "che gelida manina me la lasci riscaldare", a confronto, pare il ritratto della salute.
Pan l'ha capito bene, Henry, e così continua a sventolargli sotto il naso le sofferenze della poverella, ben sapendo che, come da eredità genica del nonno materno, 1. è intrinsecamente cretino 2. non potrà far a meno di fare l'eroe 3. in conseguenza di quanto al punto al punto 1, è facile da far fesso.
Come volevasi dimostrare.
In pratica, il dream team partito da Storybrooke, cui si sono aggiunti Neal e Tinker Bell, si riunisce: Regina e Rumplestiltskin arrivano con il Vaso di Pandora e a quel punto si consuma il primo scontro fra Neal e papino: Neal lo accusa di voler uccidere Henry, di averlo sempre voluto uccidere e, ovviamente, gli altri sono pronti ad andargli dietro. 
Attaccato da più parti nonostante lui professi la sua innocenza, Rumplestiltskin è costretto, per guadagnare un minimo di credibilità, a cedere a Neal il vaso di Pandora e gli tocca pure sentirsi dire dal figliolo che, se fa tanto di alzare il mignolo per usare la magia, finirà a trascorrere l'eternità lì dentro.
Ma, oltre al salvare Henry, Emma ha un altro problemuccio: mammà e papà che hanno deciso di rimanere a Neverland. A lei, che da anaffettiva diventa improvvisamente attaccatissima alla famiglia, 'sta cosa non va bene, quindi cerca di sapere da Hook se c'è un modo per ritornare tutti sani e salvi. E no, gli dice il pirata, non c'è.
E invece un modo ci sarebbe, interviene Rumplestiltskin. Perché è vero che lui c'è quasi rimasto, per il dreamshade (per colpa di un pirata codardo, eh) e che si è salvato rubando la vita di un'altra persona  (cosa che, asserisce Emma, LOLlo non farebbe mai) ma... ha anche avuto occasione di studiare il veleno. Insomma, per farla breve: una volta a Storybrooke può tirare fuori un antidoto.
Gente, mi sa che LOLlo e Sua Melensaggine ce li dobbiamo tenere.
Ovviamente, Emma chiede quale sarà il prezzo e Rumplestiltskin risponde che è davvero un grosso favore e se ne aspetta, in cambio, uno di uguale importanza. E qui interviene Neal che fa il vero uomo: Ah, no. Tu lo salvi perché è la cosa giusta! Niente baratti, niente accordi!
E Rumplestiltskin accetta.
I figli sono una rovina, chi se li fa se li nina!
Come da tradizione in Once Upon a Time, questi si sono fermati a discutere proprio al confine dell'accampamento di Peter Pan. Sono otto episodi che girano per quella dannata isola e adesso fanno quattro passi e sono arrivati. Vabbé. 
Emma assume il ruolo de leader de noantri (We grab Henry. In and out, simple).
Rumplestiltskin, disarmato, ruba la spada a Hook dicendo:" You mind if I, uh... borrow this? You said no magic, I agreed. But I'm not walking in there with nothing but my good looks."
Il pirata commenta ironico: "Now I, on the other hand..."
E LOLlo, tirando fuori un pugnale non si sa bene da dove, glielo porge dicendo: "Here, in case your good looks fail you." 
Inedito! LOLlo che fa una battuta!
Comunque, loro arrivano, Regina addormenta i ragazzi perduti - perché Neal continua a proibire l'uso della magia a Rumplestiltskin -, ma... Henry non c'è. In compenso, sentono chiamare aiuto, perché la formula magica agisce nel raggio di, boh, quattro metri, una roba che se ci fossero state sentinelle un po' meglio distribuite i nostri eroi sarebbero stati belli che fritti.
Complimenti, gente, non avete vinto, ma, proprio perché siete voi, vi tocca il premio di consolazione: Wendy!
Riconoscimento e rincongiungimento con Neal e viene fuori che lei è venuta a Neverland per salvarlo... e, va da sé, non c'è riuscita.
Così, già che ci sono, approfittano per chiederle se ha mica, così per caso, visto Henry e le dicono pure la storia del cuore. Lei fa la gnorri: "nooo, nooo, che c'hai un figlio?"
Ma Rumplestiltskin la sgama in tre secondi netti e così viene fuori la storia dei fratelli: Pan ricatta Wendy mantenendo in vita John e Micheal e ricatta John e Micheal tenendo prigionera Wendy.
Ma che bravo ragazzino, eh!
Solo che, adesso, i suoi fratelli si sono alleati con loro per la sconfitta di Pan, quindi pure lei deve scegliere da che parte stare. Ed ecco svelata la verità: Pan non ha bisogno del cuore di Henry per salvare la magia - né, tanto meno, per salvare lei - ma per se stesso. Sta morendo, ma, se riesce a impossessarsi del cuore di Henry, assorbirà tutta la magia di Neverland e diventerà immortale.
Sua Melensaggine, a 'sto punto, fa la domanda più scema della storia: "Cosa succede a Henry?"
Mah, vedi un po' tu, o muore, o Pan gli paga una vacanza a vita alle Maldive...
Intanto, Pan e Henry stanno remando verso quel coso a forma di teschio che pare tanto uscito dai Goonies (o da Grosso Guaio a Chinatown).
A questo punto, bisogna dividersi di nuovo: LOLlo e Sua Melensaggine - dopo gli addi strappalacrime e un "we're all going back home, together" di Emma che porterà una sfiga tremenda e di sicuro qualcuno ci lascia la ghirba - vanno a prendere l'acqua santa per comporre l'elisir curativo una volta a Storybrooke. Hook e Tinker Bell rimangono a guardia dei ragazzi addormentati, mentre Emma, Regina, Neal e Rumplestiltskin partono all'inseguimento in barca a remi stile Pirati dei Caraibi.
Ve la faccio corta: nel coso a forma di teschio, Pan ha messo una barriera, una barriera che può attraversare solo chi non proietta un'ombra... e Rumplestiltskin si è tagliato via la sua parecchi episodi fa. Così è l'unico a riuscire a entrare e spiega il trucchetto agli altri. Spiega che Pan sa benissimo che lui non ha ombra, quindi non è tanto una questione di tenere loro fuori, quanto di portare lui dentro. Neal realizza allora che Rumplestiltskin intendeva davvero salvare Henry (a me le due cose non sembrano collegate in maniera logica: il fatto che Pan voglia attirare Rumplestiltskin non ha nulla a che fare con i progetti più o meno fatali che quest'ultimo ha sul nipote), comunque, famola corta: gli restituisce il vaso di Pandora. Dopo una minaccia di Regina che sembra tanto un "non azzardarti a crepare", Rumplestiltskin se ne va.
Intanto che aspettano, Emma ha un colpo di genio: le loro ombre esistono perché c'è la luna, quindi basterebbe provocare una eclissi per poter entrare.
Facile, checcevò?
Così,  lei e Regina fanno la magia - non ridete, a me sono cadute le braccia - in barba al fatto che anche quelle torce tanto scenografiche fanno sì che loro proiettino un'ombra. Mentre la luna lentamente si oscura, si consuma lo scontro fra Rumplestiltskin e Pan... sul quale non vi dirò mezza parola.
Fatto sta che, quando finalmente Neal, Regina ed Emma riescono a raggiungere Pan, trovano Henry con il suo stesso cuore  in mano: lo stupido ragazzino - sì, tutto il nonno materno - è lì lì per sacrificarsi nobilmente. Se darà il suo cuore, gli ha detto Pan, non potrà più lasciare Neverland, ma non è un piccolo prezzo per la magia e, come optional, la vita di Wendy?
Gli altri tre tentano di fermarlo, dicendogli che sono tutte balle, che è pericoloso, ma Henry ha proprio tanta voglia di fare l'eroe e cede il cuore a Pan. Dopodiché, lui cade a terra come una pera marcia e l'altro diventa il superboss di fine livello.
E ora sì che sono cavoli!

lunedì 4 novembre 2013

Once Upon A Time s03e06 - Ariel

Ovverossiacioè la puntata dell'aMMore.
No, non mi è piaciuta, se vi fosse venuto il dubbio. A dirla tutta, mi è parsa un po' inutile.
Comunque, ve ne parlo.
Attenzione, mi scapperanno spoiler!
Sul finire dello scorso episodio mi domandavo... ma Hook lo dirà o no, a Emma, che Neal è vivo?
Per essere onesta, ero propensa per il "no". Lui non glielo dice, lei lo scopre, terremoto e traggedia.
Ma gli sceneggiatori hanno deciso diversamente. Mentre Emma fa training di magia sotto la guida di Regina, Hook rientra nella radura dal suo piccolo colloquio con  Pan e dice subito a LOLlo e a Sua Melensaggine che Neal è vivo e che Pan l'ha catturato.
Inizialmente, i tre si accordano per non dirlo a Emma, ma Sua Melensaggine - che non era comunque d'accordo - dice che anche no, apre la ciabatta e via.
La cosa francamente ridicola è che dietro uno degli alberi, giusto vicino a dove sono passati tutti quanti per sette fantastilioni di volte, Sua Melensaggine - calata nella parte di quella che segue le tracce meglio degli indiani - scopre i segni di lotta e trascinamento e, insomma, che qualcuno è stato catturato proprio lì, sotto il loro naso.
Cosa fanno questi? Ovvio: partono per salvare Neal. Con l'eccezione di Regina che, per una volta, la dice giusta: la priorità è salvare Henry, checcacchio ti flashi con Neal? Così li pianta e se ne va per i fatti suoi.
Nel frattempo, Rumplestiltskin ha prima un colloquio con Pan - anche questo inutile perché è un ribadire cose che si sanno già, del tipo "io ti uccido" "ma non puoi perché muori anche tu" eccetera eccetera finché Pan non gli offre una scappatoia: "te ne vai, te ne torni a Storybrooke e ti fai una famiglia con Belle" - e poi vede Belle, la quale cerca di esortarlo a mollare tutto, giusto come ha suggerito Pan. Rumplestiltskin è tentato, soprattutto perché quando dice a Belle che in fondo lei è un parto della sua mente si sente rispondere che no, è reale... sta effettivamente per prendere la mano che Belle gli tende quando arriva Regina.
La quale non si fa mica troppi scrupoli: ammazza Belle che si rivela per quel che è. Quell'inquietantissima ombra di Pan.
Il dialogo che segue salva da solo l'episodio.

What is this? Amateur hour? Did you really believe that  was Belle?, dice Regina. Il sottotitolo è: ma che, ti sei bevuto il cervello?
Why are you here?, domanda Rumplestiltskin, così scosso che ancora non realizza di aver appena fatto una gigantesca figura di cacca.
Well, for starters, it appears I'm saving your ass. You were about to be Pan's lunch., replica Regina che non gliene fa passare mezza.
Oh, what do you care?, replica lui. Ma stavolta il sarcasmo non gli riesce tanto bene.
I care because I've been camping with the Charmings for a week and getting nowhere. If we're gonna get Henry, I need  you. I need Rumplestiltskin. Lo ammetto: il "camping with the Charmings" mi ha fatto ghignare come una bestia.
Well, the problem, dearie is that Rumplestiltskin can only stop Pan by dying., dice Rumplestilskin. He sure has a point, mi viene da aggiungere.
Ma Regina non si fa smontare per così poco: You're not gonna die at anyone's hands but my own. We're the two most powerful practitioners of magic who have ever lived. The Evil Queen and the Dark One joining forces? I'd say we can find another way to handle one smug teenager. She too has a point.
Ma Rumplestiltskin ribadisce il concetto, casomai non fosse stato chiaro alla prima: You've never faced him. I have. And I know what killing him requires. And that is? My life. Come dire, sticazzi.
Well, as much as I want to, maybe we don't have to kill him. If that's the case, then... Maybe we can find another way... something to contain him, some other fate
. Regina ha sempre delle idee grandiose, eh. Nocive, ma grandiose.
E, di sicuro, sa come rigirarsi Rumplestiltskin, che aggiunge, solleticato: A fate worse than death.
Now we're talkin'. There's my malevolent imp. Ecco, bene, appunto. Is there a spell you know? Something we can enact?
A questo punto Rumplestiltskin ci sta pensando sul serio. No. But back in my shop, I might have just the thing.
Well, why didn't you bring it with you in the first place?! A quanto pare Regina in questo episodio è ben decisa a sverniciare il povero Rumplestiltskin.
Because I came here to kill him and die in the process!, replica lui esasperato. Ha una sua logica, non dico di no.
Al che, dopo una risata, lei ribatte: Well, I could've told you that wasn't gonna happen. You forget, dear. I've known you a long time. I know all about your survival instincts.
Lui borbotta qualcosa del tipo: Yeah, well, they...
Ma Regina sa di aver vinto la partita perché taglia corto: Good. So now we just need a change of plans.

Nel frattempo, Pan ha messo Neal nella Caverna degli Echi e il gruppetto dei Cervelli in fuga sta seguendo le sue tracce - sorvoliamo su Emma che confessa a Sua Melensaggine di aver baciato Hook riuscendo a sembrare una sedicenne cretina - e arriviamo alla caverna. Neal è dentro la gabbia, in cima a un pinnacolo di roccia. Gli altri arrivano ma... non c'è modo di attraversare l'abisso che  li separa da Neal. Se non fare quel che la Caverna richiede: confessare il proprio segreto più oscuro, quello che non si vorrebbe dire ad anima viva.
E qui cominciano i dolori. Il primo è Hook che confessa di aver baciato Emma - You did what?, sbotta LOLlo, immediatamente messo a cuccia da Sua Melensaggine. L'interessata rivela, con ben poco tatto, di averlo già detto a Mary Margaret e che, pertanto non è proprio esattamente un segreto e che, in fondo, era solo un bacio ecchessarà mai! Ma il segreto di Hook è ciò che il bacio gli ha rivelato: lui non avrebbe mai pensato di poter superare la perdita del suo primo amore, della sua Milah, e di poter ricominciare a credere di poter trovare qualcun altro. Prima di incontrare Emma, va da sé. (A questo punto, se Emma non fosse la cretina che è, gli sarebbe saltata al collo. Ma siccome è la cretina che è, sta attaccata a Neal.) La seconda è Sua Melensaggine che rivela... di volere un altro figlio, visto che quella che ha è sua coetanea! Così dice a LOLlo, che una volta tornati a Storybrooke si prepari! (La prospettiva di un LOLlo in miniatura è angosciante, lo so). E, a questo punto, lui rivela che... tanti auguri, ma deve trovare qualcun altro perché lui non può più lasciare Neverland! Man mano che i segreti vengono rivelati, un ponte si compone fra loro e Neal ed Emma lo attraversa. Ma rimane ancora la gabbia, che non può essere semplicemente demolita.
Così, Emma sussurra a Neal il suo segreto... e perdonatemi se ancora devo capire la logica. Perché lei lo ama, l'ha sempre amato eccetera eccetera, ma... quando gli hanno detto che forse era ancora vivo, lei non è stata contenta, ha sperato che fosse un trucco di Pan. Perché ha sofferto tanto e non vuole farlo di nuovo e sperava che lui fosse morto per lasciarsi tutto alle spalle. Cioé, non riesce a essere contenta che lui sia ancora vivo. Lo ama, ma gli rifila un due di picche. Ha senso, secondo voi?
Secondo me non tanto, ma pazienza. Però anche Neal ha un segreto e lo confida ad Emma: non smetterà mai di combattere per lei. (Nel frattempo, il momento del ghigno: Sua Melensaggine è incazzata come un cobra con LOLlo perché non le ha detto il dettagliuccio che se lascia Neverland muore).
Ora, voi mi chiederete... e la sirenetta?
La storia della sirenetta, ovviamente in flashback, è una variante che ribalta la versione Disney (la voce di Ariel viene rubata da Regina alla fine della storia e non data in  pegno alla strega dei mari per un paio di gambe, anzi, a quanto pare Ursula è un'entità benevola che minaccia Regina, rea di aver osato spacciarsi per lei), serve solo a fornire a Rumplestiltskin e alla Evil Queen un modo per tornare a Storybrooke e prendere quel misterioso oggetto che ha il potere di garantire a Pan un destino peggiore della morte. Le sirene possono viaggiare fra le dimensioni e Ariel ha tre ottimi motivi per aiutare Regina: riavere la sua voce, ottenere un paio di gambe sotto suo esclusivo controllo e ritrovare, giusto a Storybrooke, il suo unicoveroaMMore Eric. 
Sì, mi ha dato ai nervi. Oltretutto, in questa parte Sua Melensaggine (qui pre-incontro con LOLlo) è più melensa del solito, la storia dell'innamoramento di Ariel ed Eric è la più stupida che abbia mai sentito e l'intera scena del ballo è a dir poco imbarazzante.
Vabbé. Vediamo cosa succederà domenica prossima. Riapparirà Robin Hood? E come si svilupperà il triangolo fra Hook, Emma e Neal? Temo molto per il bel pirata...

lunedì 28 ottobre 2013

Once Upon A Time S03e05 - Good Form

UAO! E dico solo: "UAO!"
L'episodio della scorsa settimana non mi aveva entusiasmato, ma questo... ah, è tutta un'altra storia.
Perché si parla di Hook e Hook è, a parte un figo incredibile, in pratica il mio personaggio preferito di questa stagione.
Quasi quasi batte Rumplestiltskin (che non si è visto per niente!).

Avvertenza: vi dirò tutto - ma proprio tutto - quel che succede. Perciò... ci sono mucchi di spoilerrrr!
Dunque, vediamo un po'... dove eravamo rimasti?
Neal è stato catturato da Pan e viene scaricato - evidentemente fatto come una pigna - in una gabbia di bambù nel bel mezzo del niente. Nel frattempo, all'accampamento dei Lost Boys, un ragazzino con la faccia da scemo provoca Henry, pungolandolo con una lancia. Henry, che, nonostante sia stato cresciuto da una evil queen, è assai beneducato, cerca di non raccogliere la provocazione, ma poi agguanta un bastone per terra e risponde per le rime - grazie alle lezioni di scherma del nonno-buono (cosa potrebbe insegnargli quello cattivo è qualcosa che non mi azzardo a immaginare!). Pan - un manipolatore della madonna, altro che Rumplestiltskin! - se ne esce con "oh, ma sarebbe tanto più divertente con le spade vere!" e, detto fatto, convince Henry (e non gli ci vuole poi tanto) a credere che il bastone sia una spada e quello... diventa una spada! Con la quale Henry ferisce in faccia il ragazzino rompiscatole.
Intanto, nella caverna di Baelfire, Emma nota che le stanghette che lui incideva sulla roccia per contare i giorni si interrompono. Ma non - come ipotizza Sua Melensaggine - perché alla fine è riuscito a scappare: perché ha perso la speranza. E, in breve, il branco di cervelli in fuga realizza che, se non vogliono che Pan l'abbia vinta e faccia perdere a Henry la speranza - facendolo diventare un ragazzo perduto a tutti gli effetti - devono mandargli un messaggio.
E dannazione il cellulare non prende mai quando serve!
A margine, Hook cerca di stabilire un rapporto con Emma, ma lei gli serve un due di picche dritto in faccia (ma perchéééééééé?!).
Fra l'altro, LOLlo non prende benissimo l'evidente interesse di Hook e lo minaccia di ritorsioni violente se non la pianta di molestargli la figliola. In fondo, gli dice, "you're nothing but a pirate".
E qui parte il primo flashback, nel quale vediamo una nave molto, troppo simile al Jolly Roger (ma, ehi, si chiama Jewel of the Realm!) ormeggiata e intenta a caricare... e un giovane Hook in uniforme e con la faccia da bravo ragazzo che, arringando i marinai (il capitano sta arrivando, ha degli ordini assegnati direttamente dal re stesso e, nel frattempo, la nave dovrà essere lucidata dalla cima a fondo) si lascia anche andare a un pippotto - ma piccolo - contro il rum e l'alcolismo, gettando la bottiglia, sequestrata a un marinaio, fuori bordo. Sì, i casi della vita.
Ed ecco che arriva il capitano e... non è uno qualsiasi! È il fratello maggiore di Hook - che all'epoca era ancora Killian Jones (non è un bel nome, Killian? Ok, sto fangherleggiando, la smetto). Insomma, questo sarà il loro ultimo viaggio insieme, e per commemorarlo il fratellone caccia fuori un sestante nuovo di pacca, tutto dorato e luccicoso, con un Pegaso ad ali spiegate e... delle costellazioni che Hook-Killian non ha mai visto! Ma dove porterà mai, questo viaggio? Gli ordini impongono di non rivelarlo se non all'arrivo perciò vi tenete la curiosità. Ma... oh, sarà un viaggio fichissimo, che porterà gloria al regno e ai fratelli Jones.
"Un viaggio da eroe", fa eco Killian con un sorriso ingenuo che non sembra nemmeno lui. Sì, se volevate farlo carino&coccoloso, cari sceneggiatori, ci siete riusciti in pieno.
Ma torniamo nella giungla tenebrosa: Sua Melensaggine s'è spremuta le meningi e, nonostante lo scetticismo di Regina (che è scettica per contratto), preparano una trappola per i ragazzi perduti e, nel frattempo, Hook e LOLlo si trovano soli e litigano di nuovo. Hook prova a dirgli che forse - forse - c'è un modo per annullare gli effetti del Dreamshade, ma LOLlo dice No alla carie, no scusate alla cura, perché ogni cosa che li distrae dal salvare Henry sarebbe egoista e che cosa ne vuoi sapere te che sei un pirata e non sai nemmeno dove sta di casa la famiglia?
A 'sto punto Hook, che ha dimostrato una pazienza da Santo Subito, si risente perché, cavolo, alla fine lui sta rischiando la ghirba per aiutarli e questo continua a trattarlo come una pezza, ma LOLlo no, non molla, che non lo fa mica fesso, tsé, lui lo sa benissimo che Hook lo fa per Emma... e se la può scordare! 
Proprio non lo vuole, no, un pirata per genero (invece uno ladro e truffatore, che gli ha messo incinta la figlia, l'ha fatta mandare al gabbio ed è sparito andava benissimo). 
Apro parentesi: ma perché lo deve trattare sempre come una pezza da piedi con l'unica giustificazione che "è un pirata"? Voglio dire... è un atteggiamento antipatico per lo spettatore. Ma tanto è LOLlo, è cretino, va bene così. Chiudo parentesi.
Comunque, colpo di scena!, LOLlo si sente male. E... ha solo poche ore di vita! Dopo che Hook l'ha fatto riprendere col rum, LOLlo recupera da terra un'insegna militare appartenuta a... sì, al fratello. Coincidenza, eh?
Comunque, Hook rivela che proprio sopra a dove si trovano adesso c'è il Deadman's Peak e lassù è rimasta - evidentemente - la custodia con il sestante, sì, quello dell'inizio, quello che li può aiutare a scappare perché con quello può interpretare la mappa di Neal.
LOLlo ci si butta con tutte le scarpe, anche se Hook gli dice chiaro che, ammesso che arrivi su vivo, non ne ha abbastanza da ridiscendere. Avete mai provato a parlare al muro? Ecco, stesso effetto per Hook che parla a LOLlo.
Altro flashback... la Jewel of the Realm viene inseguita da tre fregate e fugge in un modo tamarissimo - ma anche assai figo - spiegando la vela maestra fatta tessendo le ultime piume delle ali di Pegaso la nave si solleva e vola via...second star to the right straight on till morning (e parte la ola nostalgica).
Torniamo al presente: i due rientrano, avvisano le donne della nuova idea, si sprecano le accuse a Hook (e perché  non l'hai detto prima, e perché dovremmo crederti) e partono, non prima dei saluti di LOLlo a Sua Melensaggine con tanto di ultimo messaggio subliminale della serie ti sto dicendo addio, ma tu non sai che ti sto dicendo addio, e vabbé.
Le donne mettono in pratica la loro trappola e chi ti catturano, potenza delle coincidenze? Il ragazzino scemo che ha litigato con Henry. Prima tentano di allettarlo con la cioccolata e la promessa di riportarlo a casa, ottenendo niente. Beh, a parte l'informazione che lo sfregio in faccia gliel'ha fatto Henry e non Pan come credono loro.
E le tre ci rimangono con un palmo di naso.
Vi risparmio la conversazione fra Hook e LOLlo mentre cercano di arrivare a prendere il sestante a parte quando si arriva al "tu mi racconti i fatti tuoi che io ti racconto i miei" e si viene a sapere - tramite flashback di ordinanza, che:
1. gli ordini del re erano relativi al prendere una pianta dalla quale si ricava la panacea per tutti i mali
2. appena sbarcati i fratelli Jones incocciano Pan - ancora da solo, a quanto pare - che li avvisa che la pianta col cavolo che è una cura: si tratta di un potentissimo veleno.
3. il fratellone non ci crede manco per gnente - a differenza del Jones minore - perché il re è un uomo d'onore e non  li avrebbe mandati a prendere una cosa così tremenda (beata ingenuità).
Nel presente, Hook si arrampica sul picco e l'accordo è che, una volta arrivato su, avrebbe lanciato la corda - quella costruita da loro - e tirato su LOLlo. Ma... colpo di scena! Appare Pan che vuole parlare con lui a quattr'occhi e gli propone un accordo, in seguito al quale, lui lo lascia scappare dall'isola. Hook non ne vuole sapere e Pan allora aumenta l'offerta: potrà portare con sé una persona, Emma. Quando il pirata gli dice che non abbandonerà mai Henry, Pan ribatte che l'ha già fatto una volta e che, in fondo, lui sarà lì a raccogliere i cocci (per essere un ragazzino, ci vede lungo, questo).
Pan lo blandisce dicendo che, in fondo, loro hanno già fatto affari, prima e che, se c'è una cosa di lui che gli piace è che è bravo a sopravvivere. Hook domanda cosa vuole e Pan, bello come il sole gli dice: fai il lavoro sporco per me. E come segno di sincerità gli chiede di uccidere LOLlo (sarà la volta buona che ce lo leviamo dalle scatole?). Hook gli fa notare che è piuttosto inutile, visto che il veleno lo sta uccidendo, ma niente, oh, Pan vuole un LOLlicidio in piena regola. Ma Hook gli chiede di nuovo: "E se ti dico di no?"
Eh, 'sto ragazzino è tosto assai, perché non si scompone: "Ti ricordi cos'è successo l'ultima volta che non mi hai dato retta?" e poi, giusto perché Hook non ha un problema con la bottiglia no-no, gli suggerisce di farsi un goccetto, che aiuta a pensare.
Intanto, LOLlo, che non fai mai come gli si dice, arriva su sfinito e domanda: "Con chi parlavi?"
E Hook: "Con me stesso, sai, è il risultato di tante notti da solo in mare."
Altro flashback.
Vi ricordate che il Jones maggiore si rifiutava di credere che il re l'avesse mandato a prendere una pianta velenosa e che il Jones minore aveva dei dubbi? Ecco, appunto.
I due, su indicazione di Pan, trovano la pianta e, per dimostrare che la ragione è dalla sua, il capitano si ferisce apposta e fa: "sto bene, sto bene, sto una merav" e cade mezzo morto.
Volete sapere che succede? Aspettate, si va a vedere cosa fanno le tre donne: hanno legato il ragazzino a un albero e, con la complicità di Emma, mentre Sua Melensaggine si ribella, Regina gli prende il cuore, gli appioppa un specchietto tascabile incantato - così potranno vedere Henry e non soltanto parlargli - e lo rimanda indietro.
Ma torniamo a Hook e LOLlo. Sono arrivati in cima e surprise surprise! è proprio il posto in cui il fratellone di Hook ha fatto la furbata di ferirsi. E LOLlo tira fuori la spada e la punta alla gola del pirata: "guagliò, accà nisciun è fess, lo so che Pan ti ha proposto un accordo"
Faccia stupita di Hook. "E come fai a saperlo?"
"L'ho sentito."
"Da laggiù in fondo? E che c'hai il superudito?" (no, questo l'ho aggiunto io).
Comunque, mentre il pirata tenta di convincere LOLlo che, in fondo, non ha mica accettato di fare un patto con Pan e che sarà meglio stare calmi che si ti agiti il veleno si diffonde prima, LOLlo lo riporta al punto: prendi 'sto cavolo di sestante!
Solo che... il Jones più grande non ha perso la borsa lì sopra e il sestante non c'è. Hook si è inventato tutto!
La faccia di LOLlo è impagabile. Im-pa-ga-bi-le. E l'insegna?, domanda.
Eh, ce l'ho lasciata io, ho fatto in modo che la trovassi, è la risposta.
A questo punto, LOLlo fa la domanda intelligente (sì, ogni tanto capita anche a lui): "Perché?"
"Perché se ti avessi detto la verità tu quassù non ci saresti venuto, zuccone!"
"Mi hai portato a morire quassù in cima?"
"Ti ho portato qui per salvarti la vita!"
Ma LOLlo non ci crede, aggredisce Hook e si becca il papagno che si meritava da un pezzo, andando giù come un birillo.
Flashback: mentre Killian è lì, disperato e non sa che fare, puff, ecco Pan: "non c'ho tanta voglia di aiutarvi, comunque... c'è un modo di guarire, sai", gli dice. E con la sola imposizione delle mani sposta le fresche frasche velenose e rivela una cascata. "Quest'acqua è ricca di tutta la magia di Neverland: è quella che mantiene tutto così giovane (nota a margine: il che mi fa pensare che mantenga giovane anche Pan) e il suo potere cura ogni male. Devi solo fargliela bere."
Killian lo ringrazia e sta per andare a prenderla, quando Pan lo avvisa con una frase che conosciamo fin troppo bene: "All magic comes with a price and that spring is no exception. Don't leave the island unless you're willing to pay it."
Sì sì come vuoi regazzì c'ho fretta, risponde Killian, che, effettivamente ha altre cose per la testa.
In breve il fratello guarisce, lui si gira per dare a Pan quello che vuole - qualsiasi cosa sia - ma il ragazzo è sparito.
Nel frattempo, Emma, Regina e Sua Melensaggine, riescono a parlare con Henry e a convincerlo che non è un trucchetto quello che sta vedendo, quando lui deve tagliare corto perché Pan sta arrivando. Henry butta a terra lo specchietto magico e ci potete scommettere che presto salterà fuori di nuovo.
Nel passato, intanto, vediamo la Jewel of the Realm che vola via da Neverland: i due fratelli sono a bordo, tutto va a meraviglia. Il fratellone sta bene, il piano è rivelare la codardia del Re, Killian è tutto contento che ha ancora suo fratello e lo seguirebbe fino alla fine della terra, dice lui. Che sia andato liscio qualcosa, tanto per cambiare?
Ma, lo sappiamo già, la risposta è no. Quando - ve la faccio breve - la nave atterra - tecnicamente sull'acqua ma non stiamo a badare al capello - il fratellone si sente male e tira le cuoia.
Nel presente, Hook, lasciato LOLlo svenuto, provvede a disboscare la parete di erbacce e procurarsi l'acqua, poi sveglia il bell'addormentato e gli dice tutto. Proprio tutto, per una volta. Che l'acqua gli salverà la vita, ma che i suoi poteri curativi sono limitati a Neverland: se LOLlo mette una zampa fuori dall'isola, ciaociao bambino.
E il nostro eroe la beve lo stesso perché lui vale, dice.
Insomma, LOLlo guarisce e ci tocca tenercelo un altro po'.
Il gruppo dei cervelli in fuga si riunisce e lì c'è la battuta che vale tutto l'episodio. Quando arrivano, LOLlo si attacca a Sua Melensaggine come una mignatta e Regina commenta: What I wouldn't give
for another sleeping curse.
GRANDE!
LOLlo rivela - anche se in versione riveduta e corretta - che Hook gli ha salvato la vita e tutti brindano alla sua salute con il rum (a parte Regina, schifata: I don't do rum).
Comunque, diciamo che anche Hook ha la sua ricompensa, visto che scambia con Emma un bacio che eclissa quello che lei ha dato a Graham nella stagione 1 - sono un po' preoccupata, però, avete notato che la gente che bacia Emma tende a fare una brutta fine?
In ogni caso, lei mette in chiaro che si tratta di una cosa da non ripetere e se ne va nella foresta chiedendo a lui di non seguirla e di concederle cinque minuti da sola.
E intanto che lei si calma i bollenti spiriti, noi apprendiamo la conclusione naturale della storia di Hook: incazzato con il re per la faccenduola che è costata la vita al fratello, brucia la vela di Pegaso per impedire che qualcun altro possa raggiungere Neverland e si ribella agli ordini del re, dandosi alla pirateria. Anzi, comincia subito, fregando la nave e ribattezzandola Jolly Roger.
Ma torniamo al presente: Hook è lì che rimugina sul bacio con Emma e puff! ti appare Pan.
Ora.
Questo è veramente un bastardo. Perché prima di tutto, quando Hook gli dice che spera che Emma stia iniziando a vederlo per l'uomo che è risponde "A one-handed pirate with a drinking problem?" e poi ci mette su il carico di briscola: Baelfire - o Neal che dir si voglia - l'uomo che Emma ama, è vivo, è a Neverland e lui è sicuro che lei sarebbe davvero contenta di saperlo. Ma, siccome lui non vuole mettersi in mezzo a questa storia d'amore appena sbocciata, lascerà a Hook la scelta se dirglielo o meno: Let's see what kind of man you really are.
Pensate che le sorprese siano finite?
Oh no, ce n'è ancora una. Avete presente la gabbia di bambù, quella con Neal dentro come la sorpresina dell'ovetto Kinder? Ecco, proprio quella.
L'ultima sequenza ci fa vedere i ragazzi perduti che la trasportano nella giungla e Pan che chiede lumi all'onnipresente - e inquietante - Felix sulla salute del loro ospite. È drogato e fuori combattimento per un po'.
Alla domanda di Felix su dove lo vuole, Pan risponde: "Appendetelo vicino a quell'altro".
E ci sono due gabbie appese. In una c'è Neal. E nell'altra?
Io scommetto su Emma, ma... vedremo nel prossimo episodio!