venerdì 23 novembre 2012

Fantascienza verosimile: L'ultimo cosmonauta.

Manco a farlo apposta, già che in questi giorni rimuginavo su fantascienza e verosimiglianza (non c'ho un cacchio da fare, che volete?), mi arriva la mail di DelosBooks e, fra le altre cose, parla di questo libro.
Potevo farmelo scappare? Che domande, certo che no.
Ora, un paio di note veloci veloci: costa quattro euro e novantanove, che cominciano a essere tantini, per quello che mi riguarda. Lo so che il prezzo degli ebook è una delle diatribe del momento, ma non ci voglio entrare più di tanto: se costa troppo non lo compro e fine della storia. Però non ha i DRM e questa è una cosa furba: a me, come penso a ogni lettore del globo terracqueo che abbia familiarità con il digitale, rompono supremamente le scatole. Impedire la pirateria con un sistema che:
  • tratta il pubblico pagante come un potenziale ladro;
  • complica la vita;
  • si leva in quattro rapidi passaggi;
è proprio il modo migliore di invogliare la gente a comprare sì-sì. Perciò, brava la Delos che li ha tolti. Volesse il cielo che anche le altre c.e. arrivassero a fare lo stesso.
Comunque, non divaghiamo (cacchio, io divago sempre! Ma sarà possibile?): il libro.
Domanda secca: mi è piaciuto? Molto. Ho fatto fuori le cento pagine (centodue, per la precisione) in poche ore.
In pratica, è la storia del ritrovamento e dell'esplorazione di un'enorme nave aliena - che i russi hanno soprannominato Matrioska - che è comparsa nel sistema solare. Il racconto è ambientato nel futuro - in un futuro molto prossimo - in cui solo la Russia (e a fatica) sta continuando il programma spaziale. Saranno i tre cosmonauti Dimitri, Galenka e Jacov a cercare di svelare il mistero di questo enorme manufatto. Non voglio anticipare più di tanto la trama, solo incuriosirvi.
La narrazione - in prima persona, ma molto, molto ben gestita - è fatta da Dimitri, l'ultimo cosmonauta, appunto, dell'equipaggio della Tereskova (apro parentesi: adoro questo nome! La prima donna nello spazio: Valentina Tereskova. chiudo parentesi), la nave inviata a prendere contatto con la Matrioska tramite un rover apposito, il Progress. Ovviamente, le cose non sono andate lisce, infatti lui racconta anni dopo la fine della missione, quando riesce a evadere dall'istituto psichiatrico in cui è stato rinchiuso per cercare di trasmettere ciò che sa all'unica astronoma che era riuscita a intuire la vera natura della Matrioska e che, per questo, era stata ostracizzata. (E anche qui non vi dico di più.)
Le scene ambientate sulla Tereskova sono molto ben scritte e - sì - molto verosimili (del resto, Reynolds lavorava per l'ESA, quindi gioca in casa e scusate la quasi-rima). Non è male neanche quello che succede agli astronauti dentro la Matrioska - no che non ve lo dico! - ma è forse la parte con meno originalità. Invece, l'analisi della situazione sociopolitica russa, che si riesce a dedurre dal parlato e dall'ambiente in cui si muovono i personaggi, è la cosa migliore, secondo me. Reynolds non ci rifila pipponi per spiegarci la rava e la fava e lascia che noi lettori ci arrangiamo a capire... e fa bene. Inoltre, ci molla un bel colpo di scena finale e, sì, ci lascia con un po' di domande in sospeso, ma non per un difetto nella costruzione della trama. Solo perché quando si toccano certi paradossi - e qui taccio - è inevitabile porsi degli interrogativi.
Insomma, a me è piaciuto, l'ho trovato interessante, appassionante e ben scritto. I quasi cinque euro li valeva e penso che leggerò ancora qualcosa di questo autore.
La traduzione mi sembra ben fatta - quanto meno, non ci sono frasi palesemente a pera - il che è già qualcosa, visto l'andazzo attuale.
Un'ultima precisazione che non riguarda il libro, ma l'ebook: non so se sia il mio reader o meno, ma alcuni caratteri speciali - presumo la ç o qualche cosa del genere - non vengono visualizzati. Al loro posto c'è un punto interrogativo. Ecco, questo un po' mi dà fastidio.
Ah, l'autore ha un blog, questo. Ho dato solo un'occhiata, ma sembra interessante.


Adesso sto leggendo questo qui e devo dire che mi sta piacendo. Cioè, sono solo al secondo racconto (parla un pilota di cargo spaziali!), ma me lo sto godendo parecchio. E poi è lungo: quattrocento e passa pagine di racconti! Ho di che essere felice per un bel po'. Credo proprio che, se continua a mantere questa qualità, ve ne parlerò!

 

4 commenti:

  1. Scusa la mia ignoranza, ma cosa sarebbero le frasi a pera? :o)

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    1. è il mio modo di dire "senza capo né coda". A volte, le traduzioni fanno davvero schifo!

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  2. Ahahah! Che bello fare Lucignolo e portarti sulla via della perdizione! XD

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  3. Finito -finalmente.
    Anche a me i caratteri speciali non venivano letti.
    Evidentemeont non sono presenti nei nostri lettori.

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