Quel che più mi piace del tornare dalle ferie è il sentirsi fisicamente ed emotivamente rigenerati e carichi. E dunque, eccomi qui: fisicamente ed emotivamente rigenerata e carica.
Ho una bella lista di cose da fare e di atteggiamenti da cambiare.
Quindi, dichiarazione pubblica di intenti.
1. in vacanza, mi sa che l'ho detto, non ho scritto una riga. Ma che una riga. Non ho scritto una parola. Solo che, dopo mesi di tira e molla, di impegno concesso a fasi alterne e spesso malvolentieri, ho voglia di ricominciare: ci sono due storie finite che aspettano la revisione-riscrittura, una piantata a metà, il romance a quattro mani da pianificare (sì, non ho ancora rinunciato all'idea) e più un tot di suggestioni nuove che mi sono venute fuori dai luoghi visitati. (Io non so perché, ma quando qualcosa di nuovo si profila all'orizzonte è sempre un luogo, mai un personaggio). In definitiva: finire le riscritture, finire la storia iniziata, portare a casa la prima stesura del romance. E, già che ci sono buttare giù appunti: la mia immaginazione ha visto un posto, c'est a dire che qualcosa bolle in pentola.
2. a differenza degli altri anni, sono partita lasciando alcuni lavori da iniziare: quindi, domani ci saranno telefonate da fare, crediti da recuperare (e quando mai...) e sopralluoghi da organizzare. Finiti la stanchezza e lo scazzo: si deve cominciare a produrre sul serio.
3. la crociera è stata meravigliosa, ma, sotto un certo punto di vista, anche disastrosa: sto parlando della mia forma fisica. Guardiamo in faccia la realtà: ormai ho accumulato (non solo in questi dieci giorni, eh) un sovrappeso di almeno una decina di chili. E, onestamente, non mi piace affatto quel che vedo nello specchio: non mi ci riconosco. Da domani, dieta seria. Tutto pesato. Se non devo andare a vedere un lavoro (lo saprò domattina presto, nel caso), vado in piscina. L'acquagym inizierà a ottobre, ma questo non mi impedisce di andare a nuotare. E voglio ricominciare a correre (anche se i primi tempi sarà un incubo di sudore e affanno). Insomma, ci metterò dei mesi, ma 'sti chili in più devono sloggiare.
4. il blog. Questa povera parietaria è alquanto abbandonata a se stessa. E, anche se è un'erbaccia infestante, non se lo merita, poverina. Perciò: più cura per il blog. (Sembra uno slogan elettorale, lo so).
Mi sono domandata: "Ci riuscirò?"
Subito ho pensato: "Io ci provo."
Poi mi è venuto in mente questo.
Bentornata dalle vacanze, Valentina!
RispondiEliminaGrazie cara!
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