Facciamo che questa volta sono lapidaria.
True Blood è la cosa più stupida che abbia mai visto.
Stupida al punto di essere imbarazzante.
Stupida al punto di essere avvilente.
Stupida al punto di essere irritante.
Stupida al punto che, vista la prima serie, sto cercando di dimenticare la sua stessa esistenza.
Mi hanno detto che poi migliora. Però mi ha innervosito così tanto che anche no, non la guardo.
Perché mi ha innervosito?
Lo volete proprio sapere?
- perchè la protagonista è, in una parola, insopportabile. Mary Sue fino all'osso, è la classica bella di Siviglia che tutti la vogliono e nessuno la piglia (ma ho idea che, nel prosieguo, la piglieranno in parecchi). Sookie, manco dirlo, è speciale: è una telepate e questo, va da sé, è causa di un profondo travaglio interiore (?!). Giusto perché melius est abundare quam deficere, è orfana, ha un fratello che possiamo solo definire il non plus ultra della stupidità umana, ed è stata pure molestata da uno zio pedofilo quand'era una bambina. Sookie è egoista, insensibile, non capisce un accidente neanche per sbaglio, sceglie i momenti peggiori per dare dimostrazione - nel modo più sbagliato - di essere una donna forte e indipendente, in pratica ficcandosi nei guai e facendosi salvare all'ultimo minuto dallo spasimante di turno. Calpesta i sentimenti altrui, dichiara amore eterno a uno, ma poi non esita a ficcare la lingua in bocca - sì, ve la dico proprio chiara - a un altro senza nemmeno essere certa che l'aMMore suo sia morto. La sventola in faccia a Sam (datore di lavoro - barista - migliore amico - vittima designata della sua marysuaggine), quando sa benissimo che lui le sbava dietro, per il semplice motivo che sa perfettamente di poterselo permettere. Gli preferisce il vampirLo di turno, ma poi, quando Sam si interessa - è un modo per dirlo, in realtà fa ben altro - a Tara, la sua migliore amica, ha il coraggio di incazzarsi. All'inizio è una verginella, ma poi si rifà abbondantemente del tempo perduto. Consegnatela ai lavori forzati. E poi asfaltatela.
- perché il fratello della protagonista è il personaggio più idiota che abbia mai incontrato in trent'anni di libri (e serie tv). Un idiota senza rimedio. Un idiota che non ci si crede. Un idiota che va bene che la realtà supera la fantasia, ma in questo caso particolare anche no, per il bene del genere umano. Imbarcatelo su una sonda per lo spazio profondo e sparatelo via.
- perché la miglior amica della protagonista, la summenzionata Tara, è la personificazione del detto - vi avviso, scusate la volgarità - capire le cose dal culo. Non importa quanto la gente tenti di trattarla con affetto, rispetto e di aiutarla. Lei, in nome del passato traggico e della madre beona, ritiene opportuno trattare tutti a pesci in faccia. Legatele un peso ai piedi e buttatela a mare.
- perché il protagonista maschile, nonché love interest (ma in questo campo mi sa che dura quanto un gatto sull'Aurelia), nonché vampirLo, Bill è, per dirla in breve, un cliché ambulante. Bello, aitante, innaMMorato di Sookie, protettivo e anche, il che non guasta, ricco. Ovviamente si spara tutte le pose che un vampirLo come si deve è tenuto, da contratto, a spararsi. Inguardabile.
- perché la nonna saggia di Sookie è una deliziosa vecchietta evidentemente rincoglionita che, invece di dissuaderla, tenta di accasare la nipote con il vampiro. Forse è un sintomo di demenza senile, ma tanto la fanno fuori, quindi a un certo punto chissenefrega. Serve solo da morta come motivazione per la "trama": potevano farla fuori prima.
- perché Sam, il datore di lavoro, altrimenti detto "la regola dell'amico" è un personaggio senza dignità e senza spina dorsale. Sbava dietro a Sookie e lo sanno tutti tranne la diretta interessata - perché le fa comodo far finta di non saperlo. Ovviamente, di quando in quando, specie nei momenti in cui sembra dirigere le sue attenzioni altrove, Sookie gliela sventolerà in faccia e lui docile e sbavante tornerà al suo posto. Fosse un minimo furbo, scapperebbe a gambe levate, invece rimane a farsi trattare come uno zerbino e dopo ringrazia anche. Povero scemo con estremo bisogno di aumentare la propria autostima.
- perché i vampirLi - ed Eric in particolare - sono una massa di belle statuine che fanno del loro meglio per apparire fighe. Non fanno paura, non sono inquietanti, riescono solo a essere irritanti e, talora, vagamente ridicoli. Sostanza zero. E fascino non pervenuto. Ma sospetto che Sookie amplierà i suoi orizzonti - e parecchio - in quella direzione. Mandateli a ripetizione da Dracula. O da Lestat (ma prima che si rincoglionisse).
- perché la trama, in questa serie, è quella cosa che accade fra una scopata e l'altra. Mi sa che gli sceneggiatori di Game Of Thrones hanno imparato una cosetta o due, guardando questa serie. Per i personaggi, il sesso è la panacea di tutti i mali e, a dispetto di tutto quel che accade, passano un'enormità di tempo a praticarlo/rischiare di praticarlo/venire interrotti mentre lo praticano/pensare di praticarlo. Fateli vedere da uno bravo.
- perché il mistero delle donne uccise - e ohoh, il serial killer - è di una stupidità unica, poteva essere risolto senza tanti casini con il test del DNA, ma si ritiene opportuno, per bieche ragioni di... vorrei dire trama, ma non ne ho il coraggio... portare a casa la pagnotta, ignorare che una possibilità del genere esista. Ovviamente, i rappresentanti della legge di Bon Temps - immaginaria cittadina rurale nella quale si svolge tutta l'azione (in realtà si svolge più che altro nelle camere da letto. E nei boschi. E nei bagni) - sono quanto di più incompetente si possa trovare sulla piazza. Tant'è che il mistero glielo risolve Sookie. Cioé, non so se mi spiego... Imbarazzante.
Ovviamente, non posso non menzionare i libri. Già, perché - o giuoia o gaudio - True Blood è tratto da una serie di tredici - diconsi tredici! - libri. Ho letto il primo, in inglese.
È peggio della serie. Non sto scherzando.
Narrato in prima persona da Sookie herself - con un tono che oscilla fra il saccente, il piagnucoloso e l'autocompiaciuto - è ancora più stupido della serie. Lei è ancora più lamentosa, ignorante, egoista e insopportabile della controparte televisiva. Stiamo parlando di una telepate che si autodefinisce disabile. Penso che ci fossero modi meno squallidi per rendere interessante una protagonista, ma, evidentemente, non sono stati presi in considerazione.
Insomma, in definitiva, via i libri. Quanto alla serie, anche no.
Lo so, mi hanno detto che poi migliora. Mi hanno detto che diventano preponderanti gli elementi fantastici. Non è che non mi fidi. Però, sul serio, non posso guardare una serie la cui protagonista mi scatena istinti omicidi dopo due nanosecondi da quando compare sullo schermo (non serve neanche che apra la ciabatta).
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