giovedì 24 luglio 2014

The Musketeers, ovvero...

...i moschettieri non sono mai stati così fighi.
La storia dei tre moschettieri è celeberrima - non è fra le mie preferite di Dumas, il mio cuore è tutto per il Conte di Montecristo - ed è stata narrata e ri-narrata in tutte le salse, almeno per quel che riguarda il primo capitolo (I tre moschettieri). Le altre due parti (Vent'anni dopo e Il visconte di Bragelonne) hanno avuto minor fortuna cinematografica e (forse) meno popolarità anche fra i lettori.
Quanto a me, diciamo che Athos, Porthos, Aramis e D'Artagnan hanno cominciato a far parte della mia vita abbastanza presto, quando ho preso a prestito in biblioteca la versione per ragazzi de I tre moschettieri. Quella, per intendersi, dove Costanza Bonacieux non è la moglie di Bonacieux, ma la figlia... insomma, una roba parecchio castigata (a dirla tutta, quando ho letto la versione integrale per la prima volta, sono rimasta sorpresa dalla scoperta che era, in realtà, la moglie!).
Per quanto riguarda i moschettieri sullo schermo, ne ho viste diverse versioni, da quella animata, a ai due film anni 70, con Micheal York che fa D'Artagnan e Richard Chamberlain - ah, Richard Chamberlain! - in quelli di Aramis. (Ho già detto che ho sempre avuto un debole per Aramis?).
E poi quella Disney, con Kiefer Sutherland nei panni di Athos (ho un debole per costui dai tempi ahimé lontani di Young Guns), ovviamente edulcorata. Non ho visto la versione 2011 - solo dei poster e delle immagini vagamente steampunk - ma devo dire che non mi attira proprio.
E poi la BBC se ne esce con questo The Musketeers.
Che non è, badate bene, la storia raccontata nel libro, ma è basato sui personaggi creati da Dumas. La prima puntata mi era piaciuta ma non così tanto da spingermi verso la visione compulsiva (cosa che è successa, invece, con Da Vinci's Demons). Poi, finite le avventure di Leonardo (e del mio prediletto Riario) e in crisi d'astinenza da serie tv fatte bene, ho rispolverato i moschettieri. E me ne sono innamorata. Ma è stato strano, eh, perché all'inizio quasi non mi piacevano: troppo giovane D'Artagnan, troppo nero Porthos (non è per essere razzista, eh), Athos e soprattutto Aramis, no, loro mi sono andati bene subito. Soprattutto Aramis (Santiago Cabrera... donne! guardate e sbavate!). Ho dato loro fiducia e i moschettieri mi hanno conquistata, tutti quanti. Il mio preferito continua a essere Aramis, ma sono tutti ottimi personaggi.
E poi c'é il Richielieu di Peter Capaldi. Ora, già Richielieu è un personaggione, ma recitato da un fior fior d'attore è veramente uno spettacolo. E, per quanto siano bravi tutti gli altri, Capaldi è una spanna sopra. (Re Luigi, però, sembra Mike Myers, dentoni e battute cretine incluse)
La serie è ben scritta, ben recitata, divertente, ben girata... insomma, il solito prodotto BBC d'eccellenza che ti fa vergognare quando poi inciampi sulle ficscion nostrane.
A quanto pare, ne produrranno una seconda stagione (compatibilmente con gli impegni di Capaldi dodicesimo Dottore) e io già non vedo l'ora.
Insomma, come ho detto, i moschettieri non sono mai stati così fighi. Guardateli, non ve ne pentirete!

2 commenti:

  1. Anch'io ho sempre avuto un debole per Aramis (alle elementari facevo sempre la sua parte, visto che nel cartone è una donna travestita). E concordo su Kiefer-Athos e su Santiago-Aramis da SBAV *ç* Adoro la serie nuova per i tre moschettieri, le loro interazioni, e poi... be', Peter Capaldi vogliamo ricordarlo? *___*

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  2. Direi che l'unico che mi disturba è Re Luigi, primo perché è un idiota e poi perché, davvero, sembra preso di peso da Austin Powers! :D
    (Cosa non è Santiago Cabrera... SBAV!)

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