martedì 22 gennaio 2013

Battlestar Galactica

Sono quasi alla conclusione della prima stagione e vorrei buttare giù due o tre impressioni a caldo.
Ho fatto fatica - vi dico la verità - ad entrare nel mood di questa serie, infatti l'ho iniziata e ripresa non meno di un paio di volte.
Ora, considerate che a me piacciono le astronavi. In questo senso, Battlestar Galactica è una gioia per gli occhi. Le sequenze di combattimento sono meravigliose e il tunnel di lancio dei Viper mi ricorda tanti cartoni animati della mia infanzia (lo so che si chiamano anime, ma all'epoca erano "i cartoni": lasciatemi essere vintage).
Amo il fatto che il Galactica sia sostanzialmente un pezzo da museo, anche se molto in forma per la sua età: gli ambienti sono scarni, spogli, un po' frusti. Superfici metalliche scure e piene di bozzi - con un po' di ruggine. I portelli con le chiusure a volante che sembrano presi direttamente dai sottomarini odierni. E i Viper tutti frusti e con la vernice scrostata (l'hangar è uno dei miei set preferiti, un po' perché mi ricorda quello dei Ribelli sulla luna di Yavin e un po' perché amo il fatto che venga mostrato un po' di sano lavoro meccanico).
Se gli umani sono costretti ad affidarsi a una tecnologia obsoleta, i Cylon sono invece ipertecnologici. I loro caccia sono, paragonati ai Viper, un vero splendore (credo che siano fra i caccia spaziali più belli concepiti da mente umana. Non arrivo a dire che mi piacciono più degli X-Wing, ma ci vanno vicini). Inoltre, i modelli Cylon robotici sono terrificanti e inesorabili al punto giusto (anche se non ho capito per quale motivo non siano equipaggiati con un rilevatore di calore corporeo: è la maniera più semplice per accorgersi di eventuali umani nascosti, no?).
Per quel che riguarda la trama, devo dire che l'intreccio fra fantascienza e mitologia - intreccio che è stato inizialmente suggerito in maniera sottile e che sta diventando man mano più concreto - non mi dispiace. C'è una profezia in ballo, a quanto ho capito: vediamo dove mi porterà.
I personaggi sono davvero meritevoli di attenzione, tutti: dalla bellissima Numero Sei (il cui splendore diventa ancora più inumano quando la si vede capeggiare uno squadrone di Cylon metallici) al comandante Adamo e alla sua controparte civile, la presidentessa Roslin. Per non parlare del dottor Baltar con il suo fragile equilibrio, o dell'autodistruttivo Tigh (è appena entrata in scena la moglie. Non so se sia una Cylon o no, ma una cosa è certa: è una zoccola da competizione!). Per ora mi soddisfa meno Kara Thrace (la trovo un po' cliché, ma spero che si rifaccia) e Lee Adamo (gran bel figliolo, ma sto ancora aspettando che riveli il suo potenziale). Fra i due c'è una corrente sotterranea di attrazione e aspetto di capire cosa succederà (e, per favore, niente spoiler!).
Devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro di approfondimento psicologico: la loro dimensione interiore si intreccia alla situazione nella quale si trovano in un perfetto equilibrio, senza che l'una o l'altra delle due parti prenda il sopravvento. Poteva diventare una specie di sparatutto con i robot malvagi che inseguono senza tregua i superstiti umani o l'equivalente spaziale di una soap opera, invece è venuta fuori una serie appassionante che in grado di piacere anche a chi cerca qualcosa più di raggi laser e battaglie nello spazio. (E adesso... sotto con la seconda stagione!)

4 commenti:

  1. Battlestar Galactica è bello, molto-molto bello.
    Devo però avvisarti che se le prima due stagioni son scoppiettanti, robanti, rombanti, e succedono in sacco di cose e non farai altro che dire "ellapeppa" a un certo punto -dopo una manciata di episodi davvero superfichi che uno dice "eh ma io sta cosa la facevo con i lego e mi piace un sacco vederla dal "vero" ecco che scatta la soap... poi però si riprende...

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  2. Anche a me è piaciuto molto Battlestar Galactica, tranne (niente spoiler, tranquilla) l'ultima stagione, dove ho fatto proprio fatica. Ma più per i temi trattati che per come lo sono stati, quindi ad altri potrebbe piacere.
    Il Moro

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    1. Concordo... Anche io l'ultima stagione non l'ho digerita del tutto, presumo per gli stessi motivi. In ogni caso l'intera serie è magnifica.

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  3. Oh, a ognuno i suoi gusti, ma Kara Thrace è stata la mia spina nel fianco per tutta la serie. Certo che se la volevano fare odiosa apposta, allora complimenti. Ci son riusciti.

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