Vi capita mai, o vi è mai capitato, di ritrovarvi con una storia che è fuori centro?
A me sì. Adesso.
Ripreso in mano il first draft e introdotte le prime modifiche mi sono accorta che il nocciolo della questione non era quello che pensavo fosse. Che era proprio tutt'altro.
Questo "tutt'altro" è più solido, più interessante e molto, molto più difficile.
E ora?
Cerco di aggiustare la cosa? Butto via senza remore un anno di lavoro? Butto via me stessa (mi sa che faccio prima)?
So qual è l'opzione giusta (e no, non è la terza). Anche se non fosse scritta in tutti i manuali che ho letto, è la logica stessa a suggerirla. Se qualcun altro mi ponesse la stessa domanda non avrei esitazioni: non rattoppare, per carità, rifai daccapo.
Quando si tratta degli altri è facile. Ci vuole coraggio, accidenti, a cestinare.
Ma del resto, come dice sempre la mia Socia Ais: the true novelist is the one who doesn't quit. Non mi sento molto una novelist - men che meno true, più che altro, il mio tempo è equamente ripartito fra il sentirmi un geologo e il sentirmi un impiastro - solo... mi secca mollare il pezzo, ecco.
Perciò, meglio entrare nell'ordine di idee e rimboccarmi le maniche. C'è parecchio lavoro da fare prima di ottenere qualcosa di leggibile. E io voglio che sia leggibile. Possibilmente presto.
A me sì. Adesso.
Ripreso in mano il first draft e introdotte le prime modifiche mi sono accorta che il nocciolo della questione non era quello che pensavo fosse. Che era proprio tutt'altro.
Questo "tutt'altro" è più solido, più interessante e molto, molto più difficile.
E ora?
Cerco di aggiustare la cosa? Butto via senza remore un anno di lavoro? Butto via me stessa (mi sa che faccio prima)?
So qual è l'opzione giusta (e no, non è la terza). Anche se non fosse scritta in tutti i manuali che ho letto, è la logica stessa a suggerirla. Se qualcun altro mi ponesse la stessa domanda non avrei esitazioni: non rattoppare, per carità, rifai daccapo.
Quando si tratta degli altri è facile. Ci vuole coraggio, accidenti, a cestinare.
Ma del resto, come dice sempre la mia Socia Ais: the true novelist is the one who doesn't quit. Non mi sento molto una novelist - men che meno true, più che altro, il mio tempo è equamente ripartito fra il sentirmi un geologo e il sentirmi un impiastro - solo... mi secca mollare il pezzo, ecco.
Perciò, meglio entrare nell'ordine di idee e rimboccarmi le maniche. C'è parecchio lavoro da fare prima di ottenere qualcosa di leggibile. E io voglio che sia leggibile. Possibilmente presto.
Be', in realtà lo dice l'illustre John Gardner, io umilmente mi limito ad accogliere il principio... Cestinare e ripartire è scioccante, ma passato lo scoglio diventa liberatorio. Sarà dura, ma è un'opportunità verso una storia migliore. Forza Sforzo!
RispondiEliminaTutte quelle pagine buttate, però! ç_ç
EliminaEh, lo so. Anch'io faccio una fatica bestia, ma quando ci vuole ci vuole.
EliminaTienile da parte. Magari qualcosa ti verrà utile in futuro per altre storie. Magari recupererai delle frasi. Magari diventeranno "contenuti extra" ^___^
Ergh... Condivido il dilemma. Io però sto cercando, contrariamente a ciò che suggerirebbe la logica (e il buonsenso) di salvare il salvabile. Ci riuscirò? Mah.
RispondiEliminaIn bocca al lupo per la tua nuova partenza!
Crepi! (E in bocca al lupo anche a te!)
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