A un certo punto, ti dicono che la magia non esiste.
Niente gnomi, elfi e troll. Né mago Merlino o Gandalf. Succede più o meno quando ti raccontano che no, non è Babbo Natale a mettere i regali sotto l'albero (e non è nemmeno una gran sorpresa, questa, perché i tuoi bravi dubbi ce li avevi, solo che non volevi sentirli).
Da lì in avanti possono succedere due cose.
La prima è che ti metti l'anima in pace e la testa a posto: vivi la tua vita, esci, studi, ti diverti, trovi un/a ragazzo/a, fai sport e diventi grande.
La seconda è che scopri una magia diversa. Non farà scomparire nulla, né evocherà fuoco e fiamme (o cavalli bianchi dalla spuma di un'onda di piena), ma forse forse è meglio.
Perché? Perché questa esiste, diamine!
E non è che devi studiare anni sotto la guida di un qualche severo maestro che ti terrà come apprendista - o schiavo, dipende se hai culo e niente battutacce, please. La cosa migliore è che ce l'abbiamo tutti. È lì, fa parte di noi, per usarla come ci pare e piace.
Cos'è?
La fantasia.
La fantasia è quella che ci fa vivere le avventure contenute in un libro proprio come se fossero le nostre. Ed è quella che ci permette di inventarne di nuove.
La fantasia è ciò che ci fa leggere. E scrivere. (O disegnare, o fare cortometraggi, o giocare di ruolo).
In questo momento - che no, non è tanto facile, né tanto felice - scrivere mi manca. La fantasia sembra essersene andata in ferie, in attesa di tempi migliori.
Senza di lei il mondo è più freddo e un po' troppo grigio.
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