domenica 7 aprile 2013

L'angolo della monomania: Doctor Who 7x07 - The Ring of Akhaten

Eh no, eh no, eh no. 
Avevamo cominciato tanto bene e mi si ammoscia così?
Dunque, sarò breve, lapidaria e quanto più possibile spoiler free.
Questa è la prima avventura del Dottore e di Clara, nel senso che sì, lei ha accettato di andare con lui. 
Prima di andarla a prendere, però, lui si è dato un bel po' da fare e ha ficcato il naso, zompettando nel tempo, proprio nella vita di Clara. Assiste al primo incontro fra i suoi genitori - capisce perché lei ha definito la foglia "page one" del suo libro - e scopre che la mamma di lei è morta quando Clara era una ragazzina (ed ecco spiegato perché si sia offerta di badare ad Artie e Angie). Conclude la cosa con il già visto (nei trailer): "She's not possible".
Ma torniamo al presente Clara - munita di libro e vestita come una bambina delle elementari in procinto di andare in gita (e su questa cosa dei vestiti ci torniamo) - è seduta sulle scale di casa. Dall'esterno, si sente il rumore del TARDIS (che lei non riconosce, non avendolo mai sentito prima), quello della porta che cigola e, finalmente, qualcuno bussa.
Insomma, facciamola breve, lei non ha richieste particolari riguardo a dove (o quando andare), così si limita a un dire che le piacerebbe qualcosa di sbalorditivo e il Dottore, tutto sorridente e ringalluzzito, la porta all'anello di Akhaten, un insieme di sette asteroidi che orbitano intorno a un'enorme stella rossa. Su uno di questi asteroidi c'è una piramide, dove viene venerato un vecchio dio (lo chiamano the Grandfather).
Perché ha scelto proprio quel posto? Perché sta per tenersi un festival. Fra l'altro, lui dice che ci è stato con sua nipote. Che sia un riferimento al primo dottore? Non lo so, non conosco bene la serie classica. Mentre sono lì che girellano assaggiando roba da magnare e osservando di vari alieni di passaggio, il Dottore scompare opportunamente per un attimo e, manco a farlo apposta, una ragazzina, che evidentemente sta scappando, si scontra con Clara. Riassumendo, fanno amicizia: lei è Merry, la Regina degli Anni e ha l'incarico di cantare la canzone per mantenere addormentato il dio. La bambina ha paura di sbagliare e si sente oppressa dalla responsabilità, ma Clara riesce a darle fiducia e insomma, alla fine questa canta. Ma, manco dirlo, il dio si sveglia lo stesso, risucchia la povera Merry nella piramide, e quindi c'è bisogno del Dottore.
Il dio - si scopre - non è l'essere rinchiuso in una teca, per capirci questo qui a sinistra,ma l'intera stella infuocata, che si nutre di emozioni umane, quelle buone e quelle negative, e di ricordi.
Morale della favola, il Dottore e Clara riescono a salvare la ragazzina, poi, mentre Clara torna indietro, il Dottore rimane lì a cercare di rimediare la situazione con la gigastella incazzata e affamata. Ovviamente - ma lì a un certo punto c'erano arrivati pure i sassi - lui offre i suoi ricordi, la sua storia, le sue perdite eccetera eccetera. Solo che non basta. Non basta perché alla fine è Clara a salvare il mondo, offrendo la foglia, il simbolo non solo dei giorni vissuti da sua madre, ma anche di tutti quelli che avrebbe potuto vivere. Questa possibilità è così grande che la stella ingorda ci si ingozza ed esplode. Tutti salvi, tutti felici e contenti. 
Corollario: lei si ricorda di averlo visto sbirciare da dietro un albero al funerale di sua madre, chiede il motivo, lui dice che gli ricorda una persona che è morta, lei che non ce l'ha manco per l'anima di competere con un fantasma, lui dice no, no, tu sei tu e nessun altro e fine.
Perché non mi è piaciuto?
  • Perché sa di già visto: il bazaar di Turn Left e The Beast Below, la stella infuocata di The Impossible Planet, la ragazzina in fuga di The Beast Below, gli scagnozzi adepti del dio incaricati di mantenere l'ordine sempre di The Beast Below (ma questi erano più fighi, lo ammetto).
  • Perché sa di riempitivo, utile a un solo scopo: farci conoscere il passato di Clara. E va bene che siamo curiosi, ma potevamo pure aspettare un altro po'.
  • Perché va bene il cacciavite sonico, ma ormai fa veramente di tutto, pure sollevare porte da millemila tonnellate.
  • Perché Clara mi piace sul serio, ma quando sfodera il complesso di Mary Poppins anche no.
  • Perché tanto casino per via del mostro nella teca, quello sfonda il vetro e poi schiatta senza nemmeno uscire.
  • Perché la stella che fa la facciona incazzata sembra uno smile malnato e fa ridere i polli.
  • Perché il finale "e vissero tutti felici e contenti" mi è sembrato un po' ridicolo.
  • Perché la vena canterina mi è sembrata ridicola pure quella. (Che volete farci, sono una donna cinica).
  • Il corollario è appeso lì con rara malagrazia.
Dal punto di vista visivo, l'episodio è spettacolare - a parte quella specie di corsa in spazio-scooter che non è bellissima a vedersi. La storia, invece è debole e di certo non all'altezza della partenza con il botto che l'ha preceduta. Cioè, più che altro è poco interessante. Come ho detto: già visto.
Il prossimo episodio, Cold War, è quello ambientato sul sottomarino russo. E siccome io adoro Caccia a ottobre rosso (libro e film), ho grandi aspettative. Vedremo...

Ah, la storia dei vestiti! Io non lo so se hanno cambiato costumista o cosa, ma sia Amy che Clara sono vestite malissimo: Rose, Martha e Donna non erano così mortificate dai costumi di scena. Con Amy ogni tanto la azzeccavano - del resto, la Gillan ha due gambe chilometriche, le metti una mini e il più è fatto-, ma il vestitino di Clara in questa puntata era un pugno in un occhio di rara bruttezza. E quella borsa rossa, ma dove l'hanno presa, in regalo nei fustini del detersivo?

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