Eccoci qua, altro giro, altra corsa, altro Once Upon A Time.
Se lo scorso episodio era incentrato sul rapporto fra Rumplestiltskin e Belle/Lacey, su ciò che lei rappresenta (o meglio, rappresentava) per lui e sul concetto - se vogliamo - di redenzione, questo è tutto su Regina.
La Evil Queen è uno dei personaggi che reggono la serie (insieme a Rumplestiltskin, chevvelodicoaffà), perché se avessimo dovuto contare su LOLlo&gentil consorte, ma ciao bambini. (Sì, c'è Emma, ma mi si sta ammosciando, rispetto agli inizi prima serie).
Ora, due sono le cose con Regina: la prima è la vendetta. Snow le ha fatto un torto - ok, uno grosso - e lei se l'è legata al dito. Ogni sua azione, fin dall'inizio, è pensata in funzione del compimento di questa vendetta. L'altra è l'amore. Regina è l'unica senza happy ending. Lo è fin dall'inizio e non solo per colpa di Snow: lo è per colpa di quella psicopatica di Cora, in realtà, che le ha sempre negato ciò che un figlio vuole: essere amato. E il bisogno di Regina, quello più vero, è essere amata. Vuole essere amata dagli altri. Vuole nel senso più profondo del termine, lo vuole punto e basta.
Se lo scorso episodio era incentrato sul rapporto fra Rumplestiltskin e Belle/Lacey, su ciò che lei rappresenta (o meglio, rappresentava) per lui e sul concetto - se vogliamo - di redenzione, questo è tutto su Regina.
La Evil Queen è uno dei personaggi che reggono la serie (insieme a Rumplestiltskin, chevvelodicoaffà), perché se avessimo dovuto contare su LOLlo&gentil consorte, ma ciao bambini. (Sì, c'è Emma, ma mi si sta ammosciando, rispetto agli inizi prima serie).
Ora, due sono le cose con Regina: la prima è la vendetta. Snow le ha fatto un torto - ok, uno grosso - e lei se l'è legata al dito. Ogni sua azione, fin dall'inizio, è pensata in funzione del compimento di questa vendetta. L'altra è l'amore. Regina è l'unica senza happy ending. Lo è fin dall'inizio e non solo per colpa di Snow: lo è per colpa di quella psicopatica di Cora, in realtà, che le ha sempre negato ciò che un figlio vuole: essere amato. E il bisogno di Regina, quello più vero, è essere amata. Vuole essere amata dagli altri. Vuole nel senso più profondo del termine, lo vuole punto e basta.
Devono amarla. Perché lo dice lei e non azzardatevi a protestare che vi fa fare una brutta fine. Il fatto è che Regina non vuole accettare il rischio di non essere amata: l'amore, nell'accezione che lei dà al termine, è una forzatura.
Potenzialmente, è un conflitto della madonna. Funziona alla grande.
Cioè, funzionerebbe.
Se solo lei non fosse, con tutta evidenza, completamente scema.
Ha la mentalità di una dodicenne viziata. Mi può stare bene all'inizio - anzi, no, non mi può stare bene perché una persona adulta non ragiona in questo modo.
Ora, parliamone.
Perché i sudditi dovrebbero amarla? Perché lei è la regina. Non importa se combina loro le peggiori cose, se li massacra, se li tratta come pezze. Lei è regina, quindi va amata di default. E già così è una stronzata abissale: non si capisce come faccia questa tizia, abbastanza intelligente da ordire trame e intrighi, a crederci. Ma se poi ci mettiamo pure il "ammazzo Snow e, una volta tolta di mezzo lei, ameranno me" ecco, no.
Semplicemente, no.
E questo per quanto riguarda la Regina nei flashback. La Regina del presente, quella di Storybrooke, è pure peggio: perché ha visto fallire i suoi piani millemila volte, ma continua a provarci. Sempre nello stesso modo. E commette sempre gli stessi errori. Imparare dall'esperienza no, eh?
In sintesi: il flashback è il solito tira e molla fra Regina e Snow che forse-si-capiscono, forse-si-perdonano, poi succede qualcosa e va tutto a carte quarantotto, con Regina che sembra essere sul punto di redimersi e poi diventa cattiva peggio di prima. (Va detto che Rumplestiltskin le dà una bella spinta giù per la china della malvagità).
Altre cose.
Altre cose.
- In grazia del suo super-mozze detector, Emma ha sgamato che Tamara puzza (in senso metaforico) come il pesce di tre giorni. Solo che perfino mammà sua (melensa come non mai) non le vuole credere. Insinua che stia cercando di riprendersi Neal e si rifiuta di dare anche un minimo di credito all'indizio più incriminante: il biglietto delle equivalenze, nel quale stanno scritti i nomi delle persone e a chi corrispondono nel mondo delle fiabe. Henry le crede, però, e i due inaugurano Operation Praying Mantis, una nuova missione. Nel bel mezzo dell'ispezione in camera di Neal e Tamara vengono sgamati proprio da lui, il quale rivela di essere l'autore del famoso biglietto con i nomi.
- Il caro Henry è sotto incantesimo. Regina gli svela i dettagli del suo malvagio piano: uccidere tutti gli altri, cancellando Storybrooke per sempre, e tornare nella foresta incantata solo loro due (perché, veniamo a sapere, la maledizione ha una sorta di bottone di auto-distruzione). Ovviamente, il ragazzino inorridisce al sentire una cosa del genere (come chiunque dotato di un intelletto superiore a quello di un paramecio avrebbe potuto capire. No, Regina, tu no) e la nostra Evil Queen gli cancella la memoria. Perché dirgli tutto? Sono indecisa fra "perché sì", "perché è fantasy", "perché gli spettatori devono sapere e non avevamo voglia di sbatterci a trovare un modo meno scemo di veicolare le informazioni".
- I fagioli magici sono spariti. Com'era chiaro sarebbe successo fin dall'inizio. Vatti a fidare dei mascheramenti di Fata Suorina. Ne è rimasta una pianta sola, indovinate chi ce l'ha.
- Hook è di nuovo in pista, e, a quanto pare, è in combutta con Tamara e Greg: si illudeva di aver scuoiato il coccodrillo e invece ciccia, eccotelo là che si diverte e ridacchia con il troione da sbarc... ehm, Lacey. Fra l'altro, Regina ha tentato di fregarlo, usandolo come distrazione per riuscire a prendere una sorta di diamante - conservato nella bara di Snow - e guardato a vista da Malefica versione zombie autorigenerante. Come faccia Hook a salvarsi non si sa, ma tant'è. Don't ask (Well you should know by now the one thing I excel is surviving e con questo ci ha pagato. E va bene che Hook è fico, ma onestamente questa mi sa un po' di pezza a colori. Poi magari nel prossimo episodio ci diranno come ha fatto, ma per adesso l'impressione è un altro "perché sì" grosso come una casa).
- Greg vuole qualcos'altro oltre trovare suo padre, ma non ci dice che cosa (cattivo!).
Però, quello che mi interessa, ma davvero tanto, è il braccialetto che blocca la magia.
You might be able to get rid of the leather, but inside are the toughest metals and machinery known to man, and right now they're counteracting every magic bone in your body.
Okay, di cosa stiamo parlando? Incursione nella fantascienza? No, perché nel caso io ci sto, eh.
Vedo, prevedo e stravedo anche:
Vedo, prevedo e stravedo anche:
- nel season finale Storybrooke scompare. Alla fine della prima stagione, avevamo il ritorno della magia, con i personaggi delle fiabe, finalmente memori della loro vera identità, imprigionati nel mondo reale. Simmetricamente, alla fine di questa scommetto che li sbatteranno nella Foresta Incantata... o in quel che ne è rimasto. Altrimenti, perché presentarci Mulan, Aurora e Philip per poi lasciarli andare?
- le parentele. Ridendo e scherzando, sono tutti un'unica famiglia felice (vabbé, felice si fa per dire). Siamo proprio sicuri che Regina sia figlia di suo padre e non di Rumplestiltskin e Cora? (Se fanno una cosa del genere, che cambino pure nome in Once Upon A Beautiful... e non contino sulla mia presenza fra gli spettatori).
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