lunedì 8 luglio 2013

Oggi parlo di me - La sentinella del Golfo

In genere, non parlo di Ultimo Orizzonte, qui. Tantomeno, del suo non voglio dire prequel, sennò qualcuno mi cazzia, ma del racconto che ne condivide l'ambientazione e i protagonisti: La Sentinella del Golfo.
Perché?
Perché mi va e perché è uscita questa recensione che è stata un balsamo sulle mie ferite (il periodo non è felice, no, ma cerco di non indulgere nel pensiero negativo, di cui sono assoluta specialista).
La Sentinella è nata per via della partecipazione a The INCIPIT e, sì, mi ci sono divertita, ma... è stata anche una faticaccia, perché era essenziale rimanere entro un numero stabilito di episodi - il che non era poi tanto un problema - ma soprattutto di battute.
E io sono prolissa, ma aiutatemi a dire prolissa. Con duemila battute faccio fatica anche a dire "ciao, come stai?".
Quindi, per me, la Sentinella è stata una sfida difficile, anche perché Spéza è un posto che ha bisogno di descrizioni. Cioé, più che altro succede che, quando inizio a scriverne, mi vien voglia di esplorarla e finisco per debordare dai limiti imposti.
Il peggio è che mi ci diverto, quindi anche tagliare, condensare, escludere, diventa una mezza tragedia.
Si dice che facendo qualcosa di nuovo si impara. Per una sbrodolatrice come me, quindi, è stato utile avere dei limiti invalicabili?
Sì e no. Sì, nel senso che oh, volere volare ho dovuto per forza limitarmi. E no, nel senso che prolissa sono e prolissa rimango: il dono della sintesi, evidentemente, non è fra i miei superpawa!
Comunque, giusto per non smentirmi, ho divagato e debordato.
Volevo solo ringraziare Marco per le belle parole e la bella recensione!


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