venerdì 14 dicembre 2012

E se sto male mi compro un Urania.

Le cose non vanno proprio benissimo, qui, e sono - lo confesso - un pochino giù.
Niente di drammatico, in realtà, ma ti toglie la voglia di fare, scrivere, lavorare. E no, non è per il Natale che incombe (amo il Natale!), né per le profezie, maya o meno che siano: il ritorno di un famigerato politico è un'apocalisse sufficiente, per me basta così, grazie.
In ogni caso, quando sono in questo stato, ricorro al potere antidepressivo dello shopping.
C'est a dire, compro dei libri.
Ieri ho trovato questo qui, il che è, credetemi sulla parola, segno di benevolenza divina, perché Spezia è un posto un tantinello difficile per i bibliobulimici.
Ho iniziato a leggerlo - infilandolo nel turn over fra Myron Tany (ne parlerò, un giorno) e Shining (sì, lo sto studiando proprio bene) - e devo dire che mi sta piacendo.
Si tratta di una raccolta di racconti e, come al solito, Di Filippo mostra non solo di saperci fare con le parole (però in un paio d'occasioni m'è venuto il sospetto che gli abbiano un po' toppato la traduzione), ma anche di avere una fantasia notevole.
Il primo racconto - La piratessa - è semplicemente una delizia.
Così, fra un impegno e l'altro, fra un'arrabbiatura e l'altra, allento la pressione leggendo e stringo i denti per andare avanti a testa alta.
Posso dirlo in tutta onestà?
Non vedo l'ora che questo 2012 finisca.

4 commenti:

  1. Non vedo l'ora che questo 2012 finisca.
    Come ti capisco =_=' già verso agosto pensavo se non fosse il caso di ibernarsi fino a marzo, visto l'andazzo di quest'anno di merda.

    Io di libri ancora da leggere ne ho troppi, quindi mi sono regalata la chiavetta USB di Darth Vader. Shopping puccio-nerd: il più potente degli antidepressivi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io spero di riuscire a regalarmi la tazza a forma di Tardis. Spero.

      Elimina