mercoledì 29 maggio 2013

Jack Vance

A dodici anni circa ho fregato un libro.
Lo so, non si fa.
Ho uno zio appassionato di fantascienza e quel libro celeste bello grosso, con una specie di dirigibile in copertina e un tipo vestito come Conan il barbaro, mi ispirava proprio.
Il libro era Il ciclo di Durdane e quello è stato il mio primo incontro con Jack Vance.
Il librone azzurro è ancora nella mia libreria. Mi ha seguito in tutti i miei traslochi. Continuerà a seguirmi.
Le avventure di Gastel Etzwane il musico, Durdane e i suoi cantoni, ciascuno estremamente diverso dagli altri, in un caleidoscopio di culture differenti. I chiliti e la loro fobia per la contaminazione femminile, l'Anome e le sue Benevolenze e i torc esplosivi, ciascuno con il proprio codice di colori che identifica il portatore. Il druithino Dystar, Jerd Finnerack, il mio personaggio preferito, e il saggio Mialambre:Octagon. I tremendi Rogushkoi e gli ancor più repellenti Asutra. 
Tutto questo è custodito nella mia memoria.
Dopo, è arrivato il ciclo di Tschai - Cosmo Oro della Nord, preso a prestito infinite volte in biblioteca. Ero innamorata di quel libro. Anche quello è nella mia libreria (ma non l'ho fregato: ne ho comprato una copia su ebay).
L'ho saputo solo stasera, ma Jack Vance se n'è andato tre giorni fa.
E l'unica cosa che mi sento di dire è
grazie per tutte le storie e le avventure.

1 commento:

  1. Chi non ha rubato un libro figo allo zio? ;)
    Appena letta la notizia due minuti fa... però un bel traguardo 97!
    RIP Jack

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