lunedì 6 maggio 2013

L'alienista

Ve l'avevo detto, no?
Prima di tutto, disclaimer: adoro questo libro.
Potrei pure concluderla qui, non fosse che voglio fargli una pubblicità spudorata.
Quindi:
  • se vi piacciono i thriller intelligenti e complicati al punto giusto;
  • se i serial killer e il profiling vi affascinano;
  • se la NY fine Ottocento vi interessa;
  • se volete rimanere con il fiato sospeso fino all'ultimo;
  • se amate i personaggi, diciamo così, scomodi;
  • se vi fa strippare il mix fra personaggi storici e personaggi di fantasia;
  • se volete un solido lavoro di ricerca, personaggi fantastici e un ottimo stile...
dovete leggerlo.

NY fine Ottocento. La città che non dorme mai è un posto violento, fetido e pericoloso. Mentre gli enormemente ricchi lo diventano ancora di più accumulando fortune che diverranno leggendarie (J.P. Morgan, anyone?), nei bassifondi i poveri, gli immigrati e i reietti cercano di sopravvivere in condizioni disumane, la mala sbriga i suoi affari e tira le fila della corruzione come un burattinaio. Theodore Roosevelt è appena diventato Capo della Polizia e non è tanto ben visto perché ha cominciato un profondo repulisti: via la gente corrotta e dentro persone giovani, donne - in via sperimentale e solo come segretarie - e - udite, udite - anche gli ebrei. In questo clima così teso, viene ritrovato il cadavere mutilato di Giorgio Santorelli, alias Gloria, un ragazzino dedito alla prostituzione. Normalmente - se questo può essere considerato normale - nessuno avrebbe investigato: in una città che pare un formicaio, a chi può importare di un ragazzino in più o in meno. Ma Roosevelt non la pensa così e il fatto che - in mancanza di un medico legale disponibile - ad esaminare il corpo ancora sulla scena del delitto sia stato chiamato il dottor Laszlo Kreizler, di professione alienista, dà alla vicenda una piega inaspettata. Perché Kreizler si accorge che sono stati commessi errori terribili, che quello non è un omicidio perpetrato nell'ambiente della mala, ma qualcosa di molto diverso e più terrificante e, soprattutto, che Giorgio non è la prima vittima.
Attorno alla figura di Kreizler - affascinante, cervellotico e geniale, che difende la sua umanità e non la lascia intravedere quasi mai - si muove una squadra di persone dalla reputazione dubbia quanto quella dell'alienista (tacciato da più parti di ciarlataneria): John Schuyler Moore, la voce narrante, giornalista del Times e conoscitore dei bassifondi ripudiato dalla famiglia, Sara Howard, la segretaria di Roosevelt, il cui sogno è diventare la prima poliziotta di NY, i fratelli Marcus e Lucius Isaacson, l'uno specializzato in criminologia e l'altro in medicina legale, discriminati nella polizia sia per la loro fede nei metodi moderni e nella scienza, sia in quanto ebrei. Insieme a loro ci sono i tre "custodi" di Kreizler: Stevie "Steviepipe" Taggart, anni undici, tabagista, scommettitore ed ex-ragazzo di strada, condannato per aver aggredito - con un tubo, da cui il soprannome - una guardia dell'orfanotrofio in cui era rinchiuso, Cyrus Montrose, un nero gigantesco, ex-pianista da bordello che ha ridotto in fin di vita un poliziotto e Mary Palmer, la cameriera, affetta da afasia sia della parola che della scrittura, la quale, a diciassette anni, ha incatenato il patrigno a letto e l'ha bruciato vivo. Tutti e tre sono, in realtà, delle vittime che Kreizler è riuscito a salvare prendendole con sé... ma che non mancano mai di inquietare John a causa del loro passato.
La squadra di Kreizler, messa insieme in segreto perché il loro coinvolgimento può costare a Roosevelt il posto, è dunque composta da, beh, da reietti, da gente che non viene ritenuta, per un motivo o per l'altro, attendibile. Saranno loro, cercando di applicare non solo le tecniche investigative più moderne per l'epoca - per esempio, le impronte digitali, che non erano ancora ammesse come prova in nessun tribunale, o il sistema Bertillon - ma, soprattutto, una forma rudimentale di profiling a cercare di catturare questo assassino. L'indagine sarà ostacolata da innumerevoli pressioni - sociali e non: la mala, con i suoi interessi, le chiese cattolica ed episcopale per una volta unite, che cercheranno di insabbiare il caso... e scordatevi che io vi spoileri il finale.
Insomma, il libro è splendido: non oso pensare quante ore di ricerca sia costato a Carr, ma ha fatto un lavoro egregio. I personaggi sono fantastici: verosimili, tridimensionali, credibili. La caccia all'uomo non ti lascia un attimo di respiro. E, soprattutto, il killer, che aleggia su tutto, anche se non lo si vede fino all'ultimo, la sua vita e la sua psiche ricostruite passo dopo passo, un frammento alla volta.
Ora, immaginiamo che vi stiate chiedendo... e dove lo trovo? Su internet è il modo più semplice.
Ha anche un seguito (L'angelo delle Tenebre) che è, a mio parere, un po' meno riuscito, ma ha al centro una serial killer donna, il che è interessante a prescindere. Caleb Carr ha scritto anche altre cose, che in Italia ovviamente col cavolo, quindi penso che me le prenderò in inglese (e in digitale, visto che ci sono).
Hey! Ancora qui state, dopo tutta la fatica che ho fatto? Filate a procurarvi L'alienista!

Un'ultima cosa. Visto che viene più volte nominato, nel libro, guardatevi questo:

 

2 commenti:

  1. Direi "Venduto!", non fosse che ce l'ho già in casa - probabilmente l'ha comprato mio padre. E dire che non mi aveva mai ispirata! Lo leggerò u.u

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