sabato 30 marzo 2013

L'angolo della monomania: Doctor Who 7x06: The Bells of St. John

Mesi di attesa. Uno special natalizio che sembrava un appetizer, fatto apposta per stimolare la fame di vedere questa nuova companion in pista.
E un Eleven che così non si era mai visto: ferito un po' come Nine, tenero e protettivo un po' come Ten. E decisamente meno Peter Pan alieno (la cosa che, più di tutte, non me l'ha fatto finora apprezzare).
Alla fine di The Snowmen le mie aspettative erano salite alle stelle.
E oggi, con un ritardo di pochissimo rispetto alla messa in onda, ho visto il primo episodio della seconda parte della Stagione sette: The bells of St.John.
E mi è piaciuto.
Mi è piaciuta Clara, moltissimo. Perché è intelligente, ha carattere, è una bella sfida e una bella controparte per il dottore. Un cambio che ci voleva, e tanto, dopo Amy Pond - io non l'ho mai sopportata, davvero. Clara, invece, ha tutte le carte in regola per entrare fra le mie companion preferite, piazzandosi subito dopo Donna e scalzando Rose dalla seconda posizione. Ho apprezzato il fatto che, alla richiesta del Dottore di viaggiare con lui, lei abbia risposto "chiedimelo di nuovo domani". "perché domani?" "perché domani potrei dirti di sì".
Credo che sia questo - oltre al fatto che il Dottore non sa chi o cosa veramente sia lei - a intrigarlo tanto.
Mi è piaciuto lui. Il Dottore ha dei momenti di una tenerezza infinita verso di lei. Quando le prepara i biscotti sul comodino, il bicchiere d'acqua e i fiori - per poi mettersi a fare la guardia fuori - mi ha colpita. Okay, lo ammetto, mi ha colpita tanto. Nel resto del tempo, le gira intorno come se Clara fosse una sorta di bomba inesplosa, che non ha idea di come maneggiare, anche se è evidentemente felice di averla ritrovata.
In effetti, brutto a dirsi lo so, in coppia con Clara fa tutto un altro effetto rispetto a quando ha intorno River Song - no, non ho mai sopportato nemmeno lei. Sono più credibili, mi dispiace.
L'episodio è, beh, una vera e propria corsa. Ritmo acceleratissimo, ma che si riesce a seguire bene. E anche il difetto che mi sembrava di aver percepito - il fatto non si capisse perché i cattivi di turno uploadassero esseri umani tramite il wi-fi - ha più o meno trovato un senso. C'è dietro the Great Intelligence, la stessa di The Snowmen (con comparsata di Richard E.Grant sul finale). Cioè, un po' mi manca il sapere a cosa mirasse, considerato che poi ovviamente il Dottore fa ciò che deve, ma posso conviverci. Sono fiduciosa che abbiamo appena incontrato il villain di resto stagione, quindi ipotizzo che le spiegazioni arriveranno.
Nel complesso, ho apprezzato la moto antigravità, il salvataggio dell'aeroplano, insomma, anche le cose un po' più caciarone.
E il TARDIS nuovo? 
Allora, diciamo che il mio preferito resta quello di Nine e Ten. 
Il TARDIS di Nine e Ten - un po' frusto, ma bello.
Quando l'hanno demolito ci sono rimasta malissimo e quando quel gran genio di Gaiman l'ha fatto riapparire come copia di backup mi sono quasi sentita a casa.
Il TARDIS di Eight: consolle in legno con inserti in ottone!
Quello di Eight ha un'estetica steampunk che è una delle poche cose che si salvano del film - quello e il Dottore, fondamentalmente, il resto è fuffa.
La consolle ha una struttura metallica sopra che ricorda un'impalcatura e la rende parecchio ingombrante.
In quella versione di TARDIS è anche notevolmente più ampia la cabina, che ricorda un salotto vittoriano con tanto di caminetto.
Il primo TARDIS di Eleven. Con tutto 'sto rame abbaglia
Il primo TARDIS di Eleven non mi piaceva per niente. Anche se era tutto color rame - e io amo le cose di rame lucido, tipo gli elmi da palombaro, tanto per dirne una.
Forse ero soltanto ringhiosa perché mi avevano appena fatto fuori Ten in una maniera che definire ingiusta è dir poco.
Questo nuovo TARDIS ha un design più classico, linee più nette e colori più freddi. Rispetto a come l'abbiamo visto in The Snowmen è illuminato meglio - lì la poca illuminazione era funzionale: serviva a sottolineare lo stato d'animo del Dottore. Adesso che lui ha ritrovato entusiasmo, la luce è chiara, ma dominano sempre i toni del bianco e del grigio.
Il TARDIS nuova versione. Molto astronave, stavolta.
Sembra quel che è: l'interno di un'astronave. 
Non mi dispiace, no. Anche se, come ho detto, preferivo altro. Fra l'altro, per la prima volta - che in realtà non è la prima dal reboot, c'è anche la sbirciata nel guardaroba alla fine di The Christmas Invasion, ma quando guarderete l'episodio capirete cosa intendo - vediamo il Dottore muoversi oltre la cabina di pilotaggio.
Amy Pond. Pure scrittrice, adesso?
In conclusione, la seconda parte della stagione parte con il botto.
Con alcuni dettagli sugosi e con alcune domande prive di risposta che mi fanno ben sperare.
Per esempio, avete notato chi è l'autrice di Summer Falls, il libro che Artie, uno dei ragazzini cui Clara fa da nanny, sta leggendo?
Io, lo ammetto, lì per lì mi sono detta: "Ma perché Amelia Williams mi suona così familiare?"
Solo dopo l'ho ricollegata con l'odiata Amy Pond.
Ma soprattutto... chi sarà mai la donna del negozio di computer, che quando ha scritto a Clara il numero dell'helpline - quello che fa suonare il telefono del TARDIS - le ha specificato che si tratta della migliore helpline dell'universo?
Io punto su River Song. E scommetto anche che verrà fuori nell'episodio del Cinquantenario.
E, nel frattempo che aspetto il prossimo episodio, gongolo come una bestia su questa notizia.

4 commenti:

  1. Io l'ho sempre detto che Smith sarò un grande dottore

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    1. Diciamo che fra Special natalizio e questo episodio con me ha recuperato qualche punto. Ma prima di arrivare a Nine e Ten ne ha ancora, di strada da fare...

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  2. Il Tardis si rifà a quello di non mi ricordo quale dottore.
    Cioè ora fa l'avvocato in Law and Order ma il design è quello.

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  3. Il TARDIS fa l'avvocato in Law And Order?! XD

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