domenica 9 settembre 2012

L'angolo della monomania: Doctor Who - Dinosaurs on A Spaceship

Finalmente!
Lo aspettavo con ansia. Due delle mie personali manie viaggiano su una terza e sono contenute in una quarta. 
Fangherleggiamento carpiato multiplo stile matrioska. YAY!
Ma bando alle ciance.
Innanzitutto, sì, mi sono divertita. L'ho guardato due volte in rapida successione. Sto meditando su una terza (mica perché sono fissata! Dicono due sia un brutto numero...).
Però.
Allora, l'impressione della scribacchina che è in me - dalla quale la fangirl si dissocia - è che l'episodio, come dire, strizzi l'occhio allo spettatore in una maniera un po' ruffiana.
Che lo sceneggiatore abbia riunito elementi in grado di piacere al pubblico più giovane e fare appello al fanciullino che è in quello più cresciuto. Non il fanciullino di Pascoli, no. Il piccolo nerd interiore.
Perché, domanda la scribacchina, c'entrava qualcosa infilarci Nefertiti, a meno che non fosse oltremodo fico vedere aggirarsi in una nave spaziale una bella donna vestita da antica egiziana? Ed è fico, non dico di no. Che dire di Riddell il quale, oltre ad avere il viso del popolare Lestrade di Sherlock, ricorda anche (almeno, a me l'ha ricordato), Allan Quatermain? Infine, i dinosauri. Serve parlare? Morti da milioni di anni e ancora in grado di fare il tutto esaurito, alla faccia dell'asteroide.
E poi, il fatto che il Dottore, di punto in bianco, dica "voglio una gang, non ho mai avuto una gang".
Oltre a non essere vero (ehi, Doc, te li ricordi, o no, The Stolen Earth e Journey's End? E A Good Man Goes To War?) è anche un'affermazione abbastanza infantile che può avere due spiegazioni possibili.
Prima: è un atteggiamento studiato a tavolino. Il Dottore mente, giusto? E siccome, non è una novità né uno spoiler, questa è l'ultima stagione con i Pond, mi domando se non faccia così perché sa qualcosa in merito. Qualcosa che sta cercando di prevenire (time can be rewritten) senza che Amy e Rory lo sappiano. 
Perché magari non c'entra, ma c'è un dettaglio che non mi torna. Quando il Dottore si accorge che c'è un'altra persona, oltre a quelle che ha portato lui (Brian, il padre di Rory), gli si approccia in maniera abbastanza aggressiva: "Chi sei? Chi ti ha mandato?". Rory spiega che è suo padre e che è lì perché lui si è materializzato intorno a loro e il Dottore che fa?
Dice: "Hello Brian, how are you? Nice to meet you!". 
Caro, gentile Dottore, sempre così amichevole... peccato che nessuno gli abbia mai detto il nome del padre di Rory. 
Spero davvero che ci sia qualcosa sotto, perché la seconda spiegazione possibile mi è meno gradita: lo sceneggiatore aveva bisogno di mettere insieme un team di personaggi in grado di affascinare il pubblico. Personalmente, a me fa un po' storcere il naso. Non mi piace quando mi viene il dubbio che qualcuno stia cercando di accalappiarmi.
Considerando questi due episodi, comunque pochi per farsi un'idea precisa, temo ci si stia spostando da un pubblico di riferimento adulto a uno più giovane. Trame più semplici, meno complesse emotivamente e psicologicamente, più azione. E, intendiamoci, io amo l'azione, la amo sul serio. Ma del Dottore mi piaceva altro, non a caso il mio preferito è il Nono.
Comunque, l'episodio è divertente, visivamente merita - Dinosauri! Dinosauri! Dinosauri! - e ci sono modi peggiori di passare tre quarti d'ora la domenica mattina. Ora, il prossimo giro tocca allo spacewestern (A Town Called Mercy).
Vediamo cosa succederà.

3 commenti:

  1. Grazie! Sbrigati a vedere la serie, che dobbiamo fare un'approfondita disamina! XD

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  2. E' dalla quinta serie, ovvero da quando non c'è più Russell Davies, che Doctor who mi sembra orientato verso un pubblico "più giovane" (il dottore stesso è oltremodo infantile), e le trame mi paiono più tirate via, poco curate e con un netto "disprezzo" per ciò che è venuto prima (da quando in qua il dottore spara, guerreggia, distrugge, uccide, cazzeggia senza posa; dov'è finito tutto il dramma psicologico per il genocidio protratto ai danni della sua razza...). Insomma, più queste nuove serie vanno avanti, meno mi piacciono. Devo dire che questa nuova non l'ho ancora vista e per il momento mi tocca aspettare, però non farei troppo affidamento sul fatto che ci sia qualcosa sotto, una bella e complessa trama che giustifichi e spieghi tutto. Non ho più visto qualcosa del genere dalla "morte" di Ten e non ci spero proprio.
    Bell'articolo (anche il precedente). Aspetto con ansia la prossima puntata... ^_^

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    1. Diciamo che la "rottura" con il passato nel post-Davies è palese e non convince molto neanche me, né per quanto riguarda le trame (dei singoli episodi e del major plot), né per le incongruenze nella caratterizzazione e nel comportamento del Dottore.
      Anche a me sembra fin troppo infantile e, cosa che più di tutte me l'ha reso indigesto, pare aver completamente perso la memoria del passato. Tra Nine e Ten c'è una continuità emotiva (pur con le ovvie differenze dovute al cambio di personalità) che fra Ten ed Eleven manca del tutto.

      Insomma, più queste nuove serie vanno avanti, meno mi piacciono.
      Già. Ed è un tale peccato, mi fa una rabbia se ci penso!

      non farei troppo affidamento sul fatto che ci sia qualcosa sotto, una bella e complessa trama che giustifichi e spieghi tutto
      Lo so, ma che posso dirti? La speranza è l'ultima a morire (sì, lo so, chi visse sperando, eccetera) XD

      Non ho più visto qualcosa del genere dalla "morte" di Ten e non ci spero proprio.
      La morte di Ten è stata un trauma, però. L'hanno fatto soffrire fino all'ultimo secondo, povero.

      Bell'articolo (anche il precedente). Aspetto con ansia la prossima puntata... ^_^
      Grazie! ^_^

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