martedì 4 settembre 2012

Cosa resterà degli anni '80 - nostalgico mood

Stamane, mezza rimbambita dal sonno e dall'imperante voglia di fare niente, ero a godermi un lussurioso Caffé al ginseng con panna montata e granella di cioccolata tanto per svegliarmi (e non ingrassare, no-no), quando alla radio sento questo:
Ora, il fatto è che so il testo a memoria e che mi basta sentirla per ripiombare nel pieno degli anni Ottanta.
Se ne sentono dire tante, di quel decennio, ma a me è piaciuto! E parecchio.
Così mi sono chiesta: cosa mi è rimasto, degli anni Ottanta?
Beh, come prima cosa i film.
I Goonies. Lo conosco a memoria, eppure ogni volta che lo riguardo - sì, lo riguardo, ce l'ho pure con il doppio audio - mi diverto sempre. Passano gli anni, ma la visione del veliero di Willy l'Orbo imprigionato nella caverna è sempre splendida.
Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta. Se penso che gli scheletri mi facevano paura da non riuscire a dormire sorrido di me stessa. I sequel - soprattutto il secondo - non sono all'altezza del primo. Che bella la scena finale, con l'infinito deposito di casse nel quale viene nascosta l'arca (tanto bella che compare all'inizio del quarto, eh!).
Piramide di Paura: una tremenda setta egiziana, giovani donne mummificate e fatte fuori con l'acido, tremende illusioni e strani trabiccoli.
E uno Sherlock Holmes adolescente geniale, ancora non così freddo come l'originale letterario, tallonato da un Watson pavido e appassionato estimatore di dolci alla crema. Mi aveva spaventato sul serio, specie le scene nel cimitero. Ero una bambina fifona, e allora?

Poi ce n'è un altro che per me è specialissimo - non che questi non lo siano. Ma è specialissimo perché rappresenta la mia prima - devastante - cotta mediatica.
Labyrinth.
David Bowie nella parte del Re dei Goblin, scusate se è poco. Di questo ho il DVD special Edition - e la colonna sonora e il libro. E una splendida action figure di Jareth che la Socia Ais mi ha regalato e che ha il posto d'onore sulla libreria. Ma, a parte quello, quanto sono belli e ben animati i pupazzi? E gli sfondi e l'ambientazione? Quant'è bella la storia? (La protagonista, invece, andrebbe strozzata.)
Ma vogliamo parlare de La Storia Infinita? Con gli occhi di oggi, gli effetti speciali sono parecchio imbarazzanti, ma chissenefrega!
L'ho visto al cinema, con la scuola. Terza elementare, se non sbaglio.
Ricordo che Atreiu mi era sembrato un bambino davvero interessante (anche Bastian, tutto sommato), ma soprattutto: quanto ci ero rimasta male per la morte di Artax e come mi erano piaciute le sequenze in volo sul Fortunadrago!
E quanto avrei voluto spulciare tutti i libri nel negozio del signor Coriandoli. Perfino la soffitta della scuola mi era piaciuta moltissimo. La mia non ce l'aveva, una soffitta. Invece in quella di Bastiano c'erano così tante cose interessanti...
E ce ne sono anche tanti altri: Wargames, Tremors, D.A.R.Y.L., Top Gun (ma quant'era fico, Tom Cruise?), Navigator, Stand by me, Ladyhawke, Blade Runner...
E poi, la musica. Un esempio? Ma è ovvio! Questa:
Per favore, non ditemi che non tocca corde speciali nel vostro cuore! Non vi fa tornare bambini, almeno un pochino? (Sì, d'accordo, il tipo è concio malissimo e non si può proprio guardare, ma mi bastano tre note per tornare indietro nel tempo e senza nemmeno scomodare il TARDIS).
E come dimenticarci di loro?  Le ragazzine impazzivano per Simon LeBon (un caso di nomen omen?)... Oh, ok, lo ammetto! Piaceva anche a me! La canzone continua a piacermi. E il video pure.
Che poi, a riguardarlo adesso... ma non lo trovate postapocalittico e un po' cyberpunk?
Per me gli anni Ottanta non possono prescindere da lei. Che piaccia o no, ha segnato un'epoca. Non si era mai visto nulla di simile, né come abbigliamento, né musicalmente. Certo, non è un mostro sacro come possono essere i giganti del rock, non mi sogno neanche di pensarlo. Ma nessuno prima di lei aveva proposto un determinato tipo di testo e di tematica, sessualmente esplicita. Per non parlare del nome d'arte e del suo "giocare" con la religione cattolica: il video di Like a Prayer ha fatto gridare allo scandalo il mondo intero.

Poi arriva il 1987 e in casa mia, per merito di mio fratello, entravano loro (non ne sono più usciti, comunque).

 

Ma sapete cosa mi è rimasto, più che tutto il resto? Videogiochi! No, dico, i videogiochi!
Il Commodore 64. Dev'essere ancora in soffitta dai miei e scommetto che, se provo ad accenderlo, funziona. Che rabbia quando i giochi non caricavano e si doveva regolare il registratore. Se ci penso, risento ancora quel fischio lamentoso.
Ore trascorse a giocare a Mario Bros. Rovesciavo i granchi e le tartarughe (mai andata oltre i primi tre quadri, troppo scarsa), poi non arrivavo a calciarli in tempo, così diventavano rossi e velocissimi ed ero fritta. Oppure, quando giocavamo in doppio, mio fratello li girava e io, con qualche geniale capocciata al momento sbagliato glieli rimettevo dal verso giusto. (Il vero mago di Mario Bros era mio papà, il che rappresentava un problema non da poco, visto che, se faceva tanto di cominciare, poi durava delle ore!)
E Pitfall II? L'ho sempre trovato inquietante: quel povero omino in bassissima risoluzione, perso dentro quelle caverne infinite. Per giocarci ci volevano tempismo e un certo senso del ritmo, che io non ho. Perciò, quando si trattava di saltare scorpioni, pipistrelli e afferrare al volo liane oscillanti, finivo praticamente prima ancora di cominciare, con estremo gaudio di mio fratello, il quale aspettava il suo turno di gioco.
Ma il mio preferito era Bubble Bobble, infinita fonte di litigi con mio fratello. Giocavamo in doppio e la merdaccia mandava me a fare la kamikaze ("tanto sei scarsa e crepi comunque") con l'intento di prendere la porta al centesimo quadro - che, come è noto, compare solo e soltanto se fino a lì non muori mai. In pratica: non faceva niente, si beccava la frutta, i bonus, quelli piccoli e quelli giganti, le lettere e poi, siccome sicuro come l'oro si era preso anche la scarpina ed era più veloce, anche quasi tutti i diamanti. 'Sto sfruttatore!
(C'erano anche i giochi da bar, ma i miei non erano molto per la quale che andassimo a giocarci. Però... e chi resisteva al pensiero di una partita a Golden Axe?)

Ve l'avevo detto, no, che mi sono piaciuti, gli anni Ottanta!



7 commenti:

  1. Io amo gli anni '80 anche per il Brat Pack, da Breakfast Club a Ferris Buller's Day Off. Senza dimenticare film come Morte a 33 Giri. Good times, good times...

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  2. Mi sono dimenticata di citare Grosso Guaio a Chinatown! Come ho potuto! BONK! BONK! BONK!

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  3. Concordo, meno male che ci sono stati. Anche se, questo nel post non l'ho messo, ci vestivamo davvero in maniera terrificante...

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  4. Santi numi! Ma è tutto meraviglioso!

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  5. Risposte
    1. E ghost and goblins?
      E il mago galbusera? Quello sì che era inquietante!

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    2. Ghost and goblins era un altro gioco cui ero... diversamente abile. =_= (il mago Galbusera, invece, l'ho rimosso. Si vede che era troppo inquietante)

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