venerdì 14 settembre 2012

E-book REVOLUTION!

L'occasione è troppo ghiotta per non buttarcisi a pesce. Così, come la mia esimia Socia Sammy, ho deciso di divertirmi cinque minuti.
Allora, riassumiamo.
Sono anni che nell'italico paese ci spaccano le palle con la diatriba sugli ebook. Come se non riuscissimo a renderci ridicoli in tanti altri modi (in quello, dimostriamo una creatività superlativa).
Le ragioni addotte contro i libri digitali sono un'inarrivabile raccolta di stupidaggini, roba da farsi quasi venire la sindrome di Stendhal quando le vedi messe tutte insieme.  
La sniffata alla carta sta al primo posto, ma ci sono anche l'accarezzare la copertina, sfiorare le pagine, insomma, il palpeggiamento di volumi ai limiti della denuncia per molestie sessuali.
Poi ci sono altre obiezioni, infinitamente più sganasciose.
La lapalissiana: per leggere il cartaceo non serve il reader (no, ma un cervello funzionante può aiutare).
Quella survivalist-style, ispirata a un'interpretazione della profezia maya presa dritta-dritta da Voyager: voglio vedere in un futuro post apocalittico senza elettricità come lo ricaricate, il reader (voglio vedere se, in un futuro post apocalittico senza elettricità, stai lì a titillare i volumi o li usi come carta da culo).
Quella finta-compassionevole: ma gli anziani come fanno a leggere? (sono vecchi, mica rincoglioniti).
Quella ecologista: gli ebook reader fanno consumare corrente - per ricaricarli - e sono oggetti inquinanti - quando si rompono - perciò sono nocivi per il nostro pianeta. (Invece, abbattere alberi per procurare la carta dove verranno stampate delle immense stronzate, gli fa bene, alla cara vecchia Terra. Ma va',va'!).
I conservatori hanno scambiato i libri per i dinosauri e sono senz'altro i più isterici: noooo, il libro di carta è in via d'estinzione! (Scommetto che, potendo, torneresti alla pressa di Gutenberg, eh, tradizionalista dei miei stivali?).
E poi ci sono i finti furbi, che la buttano sulla matematica: gli ereader costano tantissimo!
Volete fare i conti? Okay, facciamo i conti.
Io sono bibliobulimica: una drogata con media di lettura da cento-centoventi libri l'anno e sono anche una di quelle che preferisce comprarseli, perché ho l'abitudine di andarli a rileggere. Sapete quanto ci ho messo ad ammortizzare i duecento euro del Sony? Sei mesi. Sei. Mesi. E non ho calcolato quanto ho risparmiato finora, ma, se devo giudicare da come il portafoglio ha smesso di darsi alla fuga in prossimità delle librerie, direi un bel po'.
Vogliamo parlare di quello che le case editrici ci offrono? Sfumature più o meno deprimenti e paranormal romance ad alta gradazione di stupidità, libri di ricette della presentatrice di turno e gli exploit letterari di chiunque abbia passato almeno cinque minuti in video. E vi stupite se la gente va in rete, si informa, cerca e compra ebook in lingua originale? (Grazie al cielo, questo rinsalda la mia fiducia nelle capacità intellettive dell'essere umano).
Gli ebook sono:
1. più comodi (prima giravo con almeno due libri in borsa, per non parlare di quanti ne mettevo in valigia, adesso cento grammi di reader e il gioco è fatto),
2. economici (in genere, non qui, dove arriviamo a prezzi scandalosi)
E, soprattutto, c'è più scelta. Fra pubblicazioni e autopubblicazioni c'è un mare di storie e aspetta solo qualcuno che vada a farci surf.
Infine, cari sniffatori, seguite il labiale: una cosa è il contenuto, un'altra il contenitore.
Se vi piace leggere, poco vi importa di farlo su un'edizione brossurata, economica, o digitale: l'importante è la storia. Ma se tirate fuori tutte 'ste mozze (profumo, palpeggiamenti, eccetera) mi viene il dubbio che leggere non vi piaccia poi tanto.
Ma la causa del lentissimo decollo degli ebook nel nostro paese non sono questi neoluddisti. Loro contano come il due di picche quando briscola è denari. Sentite qui:

"Alla scelta di centellinamento dei titoli, assurda se si pensa che ormai ogni testo nasce in formato digitale, si aggiunge una politica di prezzi ben lontana dall'obiettivo del 50% rispetto al cartaceo, che non è solo quello richiesto dai lettori ma quello necessario al mercato per decollare."

I signori sniffatori, convinti di tutta la marea di stronzate di cui sopra, stanno solo facendo il gioco di qualcun altro. Delle case editrici più grandi. Quelle che sono attaccate allo status quo, quelle che dalla rivoluzione digitale hanno più da perdere. Perché è solo una questione di soldi. Pecunia. Moneta. Volgare denaro.
Ma scusate, se possono vendervi il cartaceo a venti eurozzi, perché vi devono dare la possibilità di acquistare l'ebook a tre? Accà nisciuno è fesso! Così, pochi ebook e a un prezzo criminale (quindici euro? Stiamo scherzando!).
Ora, io mi chiedo: come lo giustifichi, un salasso del genere, tu, grande c.e.? Non certo con le spese di editing, correzione bozze, o lavorazione del testo. L'hai preparato per stamparlo: sono tutte cose già fatte. Né con quelle di conversione del file.
Risposta: non pervenuta.
In Italia siamo bellissimi, gente: "Si preferisce puntare sul modello cosiddetto «agency», in cui le politiche di prezzo, sconto e promozione vengono decise unilateralmente dagli editori, senza spazi di contrattazione per i retailer. Nasce così quel piccolo mostro che è il daily deal: l'offerta, sugli store digitali, di un titolo al giorno, deciso dall'editore, al prezzo civetta di 99 centesimi. Invece di abbassare ragionevolmente i prezzi si fanno i saldi, anzi il saldo, visto che il titolo offerto è quasi sempre unico. Come ha detto Marco Ferrario (Bookrepublic), è «il trionfo dell'acquisto di impulso, l'appiattimento delle motivazioni di acquisto», in base al quale si finisce per acquistare un libro che non interessa e spesso nemmeno si leggerà."

Invece che una politica di prezzi seria, facciamo gli sconti, venghino, venghino, siore e siori: tanto i lettori sono come le galline allevate in batteria, quello che gli diamo noi devono mangiare
E così non passa giorno che non mi ritrovi fra le mail qualche imperdibile offerta sugli ebook... e a volte sono delle solenni cagate. (A volte, però, ti compri Hunger Games a 99 centesimi, lo leggi e ti rendi conto che non valeva nemmeno quelli, figurarsi il prezzo pieno.)
Ma facciamoci una domanda: cosa succede se le galline scappano? Cosa succede se i lettori forti si comprano i libri in digitale e in lingua originale, dimostrando che della minestrina riscaldata delle c.e. non ne vogliono più sapere? Le cose cambiano. Oh, se cambiano.
Vogliamo scommettere? 


Edit: Leggete questo. E incazzatevi.

24 commenti:

  1. Novantadue minuti di applausi in piedi!

    Sono cose che vado ribadendo da anni. Dati, non pareri. Numeri, come il peso del lettore - 100 grammi per 1000 libri contenuti.
    E loro rispondono con scemate neo-romantiche. Il profumo della carta, gli angoli alle pagine...

    Io oramai compro quasi esclusivamente ebook. Non perché odio la carta. Leggendo moltissimo ho bisogno di tagliare i costi, e in casa mia non c'è quasi più spazio per i libri.
    Le osservazioni che fanno i luddisti sono deboli peti confronto a tutto ciò.

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    1. *inchin inchin*
      Io ho gli stessi tuoi problemi (taglio costi, carenza di spazio).
      Per quanto mi riguarda, quelli del Sony sono stati i duecento euro meglio spesi della mia vita.
      Degno di nota, comunque, che siano sempre gli odoratori a tirarsi queste pippe tremende e a gridare al tradimento della carta.
      E mentre questi piagnucolano, i lettori pro-ebook che fanno? Sono troppo impegnati a leggere per dare loro retta!

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  2. voglio vedere in un futuro post apocalittico senza elettricità come lo ricaricate, il reader: questa non l'avevo ancora sentita, ma la tua risposta è fantastica XD
    Insomma, tutte queste ciarle troglodite e i punti fondamentali nemmeno li prendono in considerazione. Così come non si rendono conto di fare il gioco delle C.E. - contro le quali, magari, sputano fuoco e fiamme perché pagano un cartaceo 22 euro e ci trovano pure la plastica intorno. Però, eih! Profuma ed è palpabile e pomiciabile, quindi...
    Brainsssssssssss!

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    1. questa non l'avevo ancora sentita
      L'ho letta da qualche parte. Non ricordo dove, è passato un po' di tempo, ma mi è rimasta impressa perché è follia allo stato puro.

      Insomma, tutte queste ciarle troglodite e i punti fondamentali nemmeno li prendono in considerazione.
      No, sarebbe troppa grazia!

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  3. Approvo e rubo da condividere su pagina FB senza ritegno :)

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  4. Che poi ti ci addormenti come con un libro vero...

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    1. Infatti! E se il "libro vero" è Il Signore degli Anelli o qualcosa di stazza equivalente, non ti ammacchi il naso se ti abbiocchi mentre leggi a letto.

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    2. Ma come bestemmi quando il reader cade?

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    3. Se ti cade sulla faccia mentre sei a letto poco male, dai. Il signore degli anelli cartaceo come minimo sarà una chilata e mezzo di libro! XD

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    4. Sarebbe l'occasione per rifarsi il nso! :-)

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    5. Certa gente farebbe di tutto per avere la scusa buona! XD

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  5. C'è da dire una cosa: è sempre bello quando una signora di sessanta e qualcosa anni viene da te per dirti che avevi ragione, che sull'e-reader si legge da dio, che risparmia tanto, che i caratteri grossi sono una favola, che non le si stancano gli occhi e che si può portare il libro ovunque senza sfondarsi la spalla; e quando una coetanea cerca di sostenere i sacri pregi della carta e del suo divino profumo, sentire la neo lettrice elettronica dirle che sono solo scemenze e che il suo e-reader è stato il miglior acquisto da anni! U_U Tiè, odoratori impenitenti, tiè! :P

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  6. Senza contare quanto risparmierebbero, le famiglie, se digitalizzassero i libri scolastici. Oltre a prevenire problemi posturali alle nuove generazioni, a causa del carico di carta sulla schiena. Mi da un fastidio sta chiusura mentale.

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    1. Senza contare quanto risparmierebbero, le famiglie, se digitalizzassero i libri scolastici.
      Credo che, in teoria, l'utilizzo di edizioni miste (cartaceo/digitale) sia già previsto dalla legge. Sarebbe un bel risparmio se venisse fatto per bene. Non vorrei sembrare cinica, ma se penso alla rivoluzione digitale scolastica "all'italiana" mi vengono un po' i brividi.

      Mi da un fastidio sta chiusura mentale.
      In generale la chiusura mentale è una delle cose che sopporto meno. In questo caso specifico, mi infastidisce ancora di più perché viene da persone che non sanno di cosa parlano: molti "avversatori di ebook" pensano che il formato standard sia il pdf, che i reader stanchino gli occhi o, peggio, che gli ebook siano fatti per essere letti a video.

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  7. Ho scoperto questo blog solo oggi ma credo che mi ci fermerò per un bel po' di tempo... ^___^
    Ottimo articolo e argomentazioni azzeccatissime (le tue non quelle dei detrattori ovviamente). La situazione è simile quando mi ritrovo a discutere degli stessi temi con alcune persone. Nel mio caso però spreco il mio tempo cercando di convincerle che il reader sarebbe una buona cosa nelle scuole. Se si facessero le cose per bene sai quanti soldi le famiglie risparmierebbero? Quante povere schiene riusciremmo a salvare nel tempo? E invece niente, al solito gli editori se ne approfittano... Ma non ci doveva essere l'obbligo della versione elettronica dei libri di testo?

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    1. Grazie per i complimenti! Credo che, sì, qualcosa in merito all'obbligo di adottare una versione elettronica dei libri di testo sia già previsto dalla legge, ma non so dirti molto di più. Cinicamente, mi aspetterei il solito pastrocchio all'italiana...

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  8. Ciao. Approdo qui da Writer's Dream, abbiamo condiviso la partecipazione alla Bottega. Condivido totalmente quanto scrivi in questo articolo, io ho fatto il "grande salto" da poco ( http://nientedivero.wordpress.com/2012/08/09/e-arrivato-lovetto-kindle/ ) e devo dire che raramente ho speso meglio i miei soldi. Al di là del fatto che adesso spero che la metro passi tardi la mattina, per poter leggere un po' di più.
    Poi è ovvio che nel momento in cui mi chiedono se non sia contento di avere il mio bel Lord of the Rings illustrato da Alan Lee sugli scaffali, brossura rigida etc etc, non posso che dire di sì. Ma non è quello l'amore per la lettura, quello è amore per un bell'oggetto. Che arreda un casino. ;)
    Ema

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    1. Benvenuto, Ema!
      Anche io, come te, apprezzo l'oggetto-libro (e ci mancherebbe altro), ma, appunto: una cosa è l'amore per la lettura un'altra quello per l'arredamento! XD
      Considerato quanto risparmio con gli ebook, digitale tutta la vita!

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    2. sto facendo un po' di casino con gli account :)
      Se si riuscisse davvero ad arrivare a eBook che costino non più del 50% dell'edizione cartacea, sarebbe l'ideale. Tuttavia mi spiegavano che non è così facile, perché se svaluti troppo l'eBook rischi un deprezzamento del cartaceo, e nessuno (in Italia) decide di puntare sul serio sul digitale perché si teme la pirateria. Il problema è che il maggior incentivo alla pirateria è proprio la parità di prezzo tra i due supporti... e il cerchio si chiude.
      Epperò, immagino che quello che faccio io lo facciano anche gli altri. Se si ha sufficiente dimestichezza con l'inglese, non si compra più l'edizione italiana ma l'eBook in lingua originale sul mercato estero, a un prezzo decente. E quindi, hai perso del tutto il compratore.

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    3. Tuttavia mi spiegavano che non è così facile, perché se svaluti troppo l'eBook rischi un deprezzamento del cartaceo

      Secondo me cartaceo ed ebook sono due prodotti con mercati diversi, il che rende la spiegazione sopra un tantino pretestuosa. Prova ad andare da un qualsiasi odoratore della carta e digli "ehi, comprati l'ebook a un euro anziché il volume a quindici" e senti cosa ti risponde.
      Ma, a parte questo, mi chiedo: a chi fa poco comodo una diminuzione dei prezzi? Non certo al lettore, che sborsa dai dieci ai venti euro a volume, quando non sono venticinque (tipo l'ultimo di Ken Follett).
      Alle case editrici. Quelle che sui libri ci guadagnano. E non c'è nulla di male nel guadagno... quando è corretto.
      Cosa intendo? Ti faccio un esempio abbastanza fresco (cosa successa circa dieci giorni fa). Leggo una recensione interessante. Decido di comprare il libro (editore Neri Pozza) e di prenderlo in digitale, perché sono una che vuole tutto e subito e per me è troppo bello non dover aspettare i comodi del corriere. Vado su amazon.it. E scopro: prezzo cartaceo: € 15.60. Prezzo ebook: € 13.99. E già lì mi sono sentita presa per il culo. Poi, tanto per farmi male, vado a vedere il prezzo dell'ebook in lingua originale: € 6.58 (che per un libro in digitale, per me, sono sempre tanti.
      Ora, io mi domando: in che modo la c.e. giustifica un prezzo del genere? Più del doppio dell'originale.
      La bozza di volume per la stampa è già in formato digitale: non ci sono spese di preparazione (traduzione, editing, correzione bozze). Ci sarà qualcuno che si occupa della conversione, ma è un costo irrisorio, mica come quello per la stampa vera e propria. Perciò, su quei quattordici euro, qual è percentuale netta di guadagno? Non so di preciso, ma scommetto un bel po' di più rispetto a quella sul prezzo del cartaceo.
      Per tornare alla mia vicenda, eccoti la morale della favola: non ho comprato il libro. E di quell'editore non ne voglio proprio più sapere.

      nessuno (in Italia) decide di puntare sul serio sul digitale perché si teme la pirateria.

      Guarda, secondo me anche questa è una bella scusa. La pirateria, la pirateria... se mettessero gli ebook a prezzi decenti si eviterebbe buona parte del problema.
      Ci sarà sempre chi va a scaricare una cosa anziché comprarla, ma quello non è un potenziale cliente: se non può fare ricorso alla pirateria, non è che si "comporta bene": non acquista.
      E poi ti dico un'altra cosa: il mio libro DRM non ne ha. Perché ho trovato un editore intelligente che ha capito una semplicissima verità: i DRM sono inutili. Si levano con niente e rompono l'anima sai a chi? A chi il file se l'è comprato, perché, magari, è costretto a toglierli per poter leggere sul suo reader qualcosa che gli appartiene. Trattare il cliente come un potenziale ladro non è una mossa furba.

      Se si ha sufficiente dimestichezza con l'inglese, non si compra più l'edizione italiana ma l'eBook in lingua originale sul mercato estero, a un prezzo decente.

      Lo faccio anche io. Oltretutto, a differenza di quello che succede qui, all'estero pubblicano narrativa fantastica degna di questo nome.

      E quindi, hai perso del tutto il compratore.

      Ah, l'italica lungimiranza...

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