venerdì 7 settembre 2012

Some People Call Me The Space Cowboy

Disclaimer: per me, Firefly è perfetta. Anzi, no, ha un difetto: è troppo breve. (Accidenti!)
Detto questo.
L'idea di fondere SF e western è geniale. (Sì, sempre quel mio problemino con il "genere".)
Parlando di astronavi, si tende ad immaginare tecnologia superavanzata, droidi, laser, teletrasporto e iperspazio. Scenari asettici, metallo, plastica, tutto lustro e liscio, con un sacco di lucine e cose che fanno bipbip.
Uno non si aspetta villaggi stile vecchio west, bettole malfamate, popolate da mercenari, ruffiani, battone, faccendieri, posti in cui ci si sposta con carri coperti e cavalli.
Emblematica - e io l'adoro - è l'ultima immagine della sigla: la Serenity che sfreccia nel cielo azzurro sopra una mandria di mustang.
Whedon, fai di me ciò che vuoi!
Tu pensi a battaglie spaziali, Firefly ti parla di contrabbando, trasporto mandrie, saccheggio relitti, furti su commissione e rapine (in banca, in ospedale e una, classicissima, al treno).
L'immagine è presa da qui
Ma non è solo una serie d'avventura che non ti permette nemmeno un momento di noia. È anche questo.
Soprattutto, è un prodotto completo, narrativamente molto valido, con trame ben bilanciate, fatto di episodi stand alone e, nello stesso tempo, collegati fra loro, con un'ambientazione molto curata, ricca di influssi e suggestioni occidentali e orientali (mi fa morire che Mal&co imprechino fluentemente in cinese) e personaggi verosimili e ben sfaccettati.
Ma come si fa a non amare una truppa come quella della Serenity?
Mal, con la sua testardaggine e quel legame indissolubile con il passato, che lo spinge a indossare ancora i colori degli indipendentisti e ad andarsi a cercare una bella scazzottata con gli ex-nemici nel giorno dell'anniversario della battaglia di Serenity e, soprattutto, con la sua immensa faccia da... ehm, di bronzo.
Zoe, una spalla perfetta: affidabile, fedele, fredda, controllata. Ma ha un asciuttissimo senso dell'umorismo e quella tenerezza che viene fuori soltanto con Wash, l'unico che è stato in grado di rompere la corazza (personalmente, è lui il mio preferito. Gioca anche coi dinosauri). Trovo che la dinamica di coppia fra Zoe e Wash sia una delle cose più intelligenti della serie: a prima vista, è facile pensare che lui sia una sorta di appendice, un - per dirla con Moore - maschio beta. In realtà, Wash, estroverso, ottimista ed easy going, è ciò che la rende umana.
E che dire di shiny Kaylee all'inseguimento di Simon, così bravo nel suo mestiere, così scarso quando si tratta di rapporti interpersonali?

I call it Vera
E Jayne che riesce a essere, contemporaneamente, il personaggio più negativo e quello più difficile da prendere sul serio? A volte fa e dice delle cose talmente sceme, tipo ostentare fieramente quell'orrendo cappello con i paraorecchie (da bravo mammone), oppure quando offre a Mal la sua arma prediletta in cambio della neo-signora Reynolds, sottolineando, pure, che, oltre a essere fatta e rifinita a mano, ha un immenso valore affettivo e che vale molto di più di quello che ha il capitano. Al logico rifiuto ("What I got? She has a name."), ribatte indignato che anche la sua arma ne ha uno! ("I call it Vera", stra-LOL).
Insomma, quattordici episodi sono una miseria. Non c'è neanche un finale degno di questo nome!
Sull'onda delle pressioni dei fan - o meglio, delle vendite del DVD, che sono assai più convincenti - la Universal ha finanziato Serenity.
Rispetto a Firefly, mi piace meno e non solo per quello che - sigh - succede.
La serie mostra il quotidiano di queste persone - che è pur sempre molto avventuroso. A livello di sceneggiatura hai più spazio di manovra: puoi giocarti meglio gli elementi, fornire indizi e poi, al momento opportuno, cacciare il coniglio dal cilindro. Più tempo per preparare i colpi di scena,
per un film serviva qualcosa di più. Un evento fuori dall'ordinario che portasse conseguenze altrettanto straordinarie. Però questo porta con sé, almeno per come la vedo io, un qual certo sapore di pretesto.
Del resto, tentare di chiudere tutte le linee narrative non era semplice. Ci sono dei buchi, sia in entrata che in uscita.
Ad esempio, non sappiamo come mai il pastore Book e, soprattutto, Inara se ne siano andati. Poco male, però una ci pensa. E non sappiamo cosa succederà dopo: una volta scoppiato il bubbone di Miranda e scoperta la natura dei Reaver, cosa capiterà a Mal e agli altri? Davvero Simon e River verranno lasciati in pace? E, infine, ma qual era mai, la storia del pastore Book? Guardare Serenity è quasi obbligatorio, proprio perché alla serie, come ho detto, manca un finale, ma non è che la conclusione del film plachi la voglia di avere altre avventure della Serenity e del suo equipaggio. 
A questo pensa Serenity Omnibus.
Avete presente come ci si sente quando, dopo una giornata particolarmente faticosa, si arriva a casa, ci si cambia e si sospira di soddisfazione accomodandosi sul divano?
Ecco, alla fine della lettura io stavo esattamente così.
Le storie contenute nell'albo si svolgono in tempi diversi (contemporaneamente alla serie, fra la fine della serie e il film, dopo la conclusione del film). 
Tappano un po' di buchi narrativi, rispondono a qualche domanda e, in un certo senso, ti rappacificano con quegli eventi di Serenity che mi sono piaciuti meno (che non vi spoilero).
A questo punto non mi resta che citare e sottoscrivere un passaggio dell'introduzione al volume scritta da Andrea Ferrari:


"Per chiudere, una guida per i coraggiosi che si imbattono per la prima volta nella nave cargo di classe firefly Serenity: partite con Giorni Felici, scivolate su L'altra metà, rientrate su I dimenticati, guardate il film, riprendete con Il varo, passate a Tempo libero e chiudete con Il racconto del pastore. A questo punto non potrete fare a meno di guardare tutti gli episodi della serie Tv. Poi ripartite, come più vi aggrada, tutte le volte che volete, senza averne mai abbastanza."


A proposito: è noto che i fan non sono gli unici ad avere nostalgia di Firefly. Enjoy this!

8 commenti:

  1. eh... io la stavo affrontando recensendo ogni singolo episodio, oltre al post introduttivo.
    Bellissima.
    Unica.
    Irripetibile.
    Chiusa ingiustamente.

    Magari ricomincio. ^^

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    1. Non "magari"! Ricomincia! Per il resto, quoto in pieno: chiusa ingiustamente. :(

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  2. Maledizione! Okay, è la serie che fa per me. Western (soprattutto western) e fantascienza! Basta così, non posso continuare a sbavare.

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  3. Ciao, saluto tutti e quoto in toto l'articolo. Serie indimenticabile che mi ha affascinato fin dal primo episodio e bellissimo film (a parte la mania di uccidere i protagonisti) che purtroppo, in effetti, non riesce a chiudere tutte le trame e ci lascia dentro un senso di vuoto e quella voglia di un seguito che probabilmente non verrà mai fatto.
    Piccolo appunto: la copertina di Serenity Omnibus è diversa... ^__^

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    1. Ciao! Hai ragione, la copertina è diversa... e dire che ce l'ho anche! XD Quasi quasi correggo...

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